125 ANNI DI FEDERCACCIA: UNA RICORRENZA DENSA DI SIGNIFICATI.
Ricorre quest’anno il 125esimo anniversario della nascita della Federazione Italiana della Caccia.
Tanto è trascorso infatti da che con la pubblicazione il 1° gennaio 1900 dell’Albo dei soci – una pubblicazione che Federcaccia aveva già riproposto in copia anastatica in occasione del centenario, celebrato nel 2000 – entrava in vigore lo Statuto per costituire a nome degli appassionati di tutta Italia, da poco unita, la Federazione dei Cacciatori Italiani, che poi nel dipanarsi del tempo diventerà quella che è oggi: la Federazione Italiana della Caccia.
In questo periodo – breve sicuramente se confrontato con la millenaria storia della caccia, da sempre intrecciata a quella del genere umano, ma che coincide quasi interamente con la storia del Paese – la Federazione è stata e continua a essere tutt’oggi un punto di riferimento autorevole e rappresentativo per la caccia e per tutti i cacciatori italiani.
Tutela del cacciatore e della caccia, azione propulsiva e propositiva per il suo costante miglioramento e promozione, gestione e difesa di fauna e ambiente, oltre alla promozione di uno spirito unitario fra le diverse Associazioni pur nel rispetto delle reciproche differenze, sono tutti elementi citati in quell’originario Statuto e alla base dell’agire della Federazione ancora oggi.
Molto si è aggiunto a quel primo nucleo di pur fondamentali intenti: ricerca scientifica e giuridica; collaborazioni con Enti, Università e Istituzioni in campo faunistico e ambientale; impegno sociale; volontariato in vari ambiti; rapporti e progetti con Associazioni a livello europeo e internazionali; maggiore apertura alla società e ai giovani…
Ma da quel 1° gennaio 1900 la Federazione non ha mai smesso, neppure per un giorno, di aggiornarsi e rimanere al passo con i tempi: una Associazione moderna che senza dimenticare le proprie radici guarda al futuro per essere sempre meglio e più al servizio della caccia e dei cacciatori. E con loro del Paese, nel cui tessuto sociale è ben radicata, viva e vitale.
Nel corso di questo 2025 la Federazione ha in programma diverse iniziative per celebrare degnamente questa ricorrenza.
Iniziamo con il presentare il logo realizzato dall’agenzia Advisia Consulting e che durante l’anno caratterizzerà tutte le nostre attività comunicative.
Il risultato racchiude tutti gli elementi volti a far individuare immediatamente questa particolare ricorrenza, che parte dalla nostra storia ma che simboleggia anche il nostro ruolo verso una caccia rivolta alla sostenibilità, al futuro, all’apertura verso la società.
Un logo che simboleggia il lungo percorso fatto, di cui siamo giustamente orgogliosi, ma che nello stesso ci ricorda quotidianamente il dovere di essere sempre all’altezza di quella storia. Perché dopo un passato degno di memoria, la caccia e i cacciatori abbiano un oggi e un domani da protagonisti di primo piano.
Federcaccia Sicilia in difesa dei Cacciatori di Biancavilla (CT)
SEZIONE PROVINCIALE DI CATANIA
Mediante un formale atto di invito a firma degli Avvocati Accursio Gagliano ed Accursio Augello, su mandato del Consiglio Regionale di Federcaccia Sicilia, il 30 settembre 2024, con nota protocollo n. 27007, è stato diffidato il Comune di Biancavilla (CT) a revocare in autotutela una Delibera di Giunta che prevedeva il pagamento, illegittimo, di “spese di istruttoria” al fine del rilascio del tesserino venatorio regionale.
Sulla questione che ha avuto origine a far data dal 1 settembre 2024, si era già adoperato il Presidente della Sezione Comunale di Biancavilla, Giuseppe Scandurra, mediante l’invio di una missiva all’Assessorato Regionale All’Agricoltura ed alla Ripartizione Faunistico Venatoria di Catania.
Il Consiglio Regionale di Federcaccia Sicilia con a capo il Presidente Giuseppe La Russa ha intrapreso un’azione legale in difesa dei Cacciatori residenti nel Comune di Biancavilla.
Oggi, a distanza di tempo apprendiamo che il Comune di Biancavilla con Delibera di Giunta n. 32 del 19.03.2025 ha di fatto modificato l’allegato A, già approvato con Delibera G.M. 93/2024, eliminando la voce “rilascio tesserini caccia”.
Auspichiamo che in attuazione a quanto deliberato, il Comune di Biancavilla rimborsi ai Cacciatori, quanto prima, le somme indebitamente percepite.
Come sempre Federcaccia è attenta alla tutela dei diritti di ogni singolo Cacciatore assistendolo sotto ogni aspetto.
Giuseppe Scandurra
Direttore Responsabile Settore Comunicazione
L’ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIA ISTITUISCE 88 NUOVE ZPS SU SITI GIÀ DESIGNATI ZSC.
Con un atto quantomeno discutibile la Regione Sicilia, invece di rivedere i formulari, trasforma i siti ZSC (ex SIC) in ZPS per adeguarsi sbrigativamente alla procedura d’infrazione della Commissione europea.
Con nostra enorme sorpresa abbiamo appreso, casualmente, di un nuovo D.D.G., precisamente il n.1289 del 07 Novembre 2024, con il quale il Dirigente Generale del Dipartimento dell’Ambiente ha istituito 88 nuove ZPS (Zone di Protezione Speciale) su altrettanti siti ZSC (Zone Speciali di Conservazione), senza alcun procedimento concertativo con le associazioni, in particolare quelle venatorie.
Considerato che lo stesso Assessorato invia regolarmente alle Associazioni Venatorie per la necessaria consultazione atti in preparazione riguardanti ad esempio il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Palermo, il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, ci appare piuttosto sorprendente che invece non ci sia stata alcuna consultazione su un atto pianificatorio che incide direttamente sulla conservazione e la gestione della fauna selvatica e modifica in modo sostanziale le attività umane nei siti della rete Natura 2000 siciliana.
La vicenda nasce da una procedura d’infrazione inviata all’Italia (2015/2163) in cui la Commissione chiede anche la revisione delle Misure di conservazione previste nei siti Natura 2000, evidenziando diverse parti insufficienti o addirittura mancanti. Tra questi appunti della Commissione all’Italia vi è anche il riferimento alla presenza di uccelli nei formulari dei SIC (oggi ZSC), quando non dovevano essere presenti, poiché i SIC-ZSC sono istituiti ai sensi della direttiva Habitat 92/43 CEE, che tutela gli habitat naturali e alcune specie animali diverse dagli uccelli.
La Regione Sicilia ha istituito in passato ben 245 siti Natura 2000 di cui ben 204 ZSC, 16 ZSC/ZPS, 16 ZPS, 9 SIC. Oggi con la DDG 1289, l’Assessorato Ambiente dimostra di “essersi sbagliato” su ben 88 ZSC, che non dovevano contenere gli uccelli nei formulari. Per superare la procedura d’infrazione, invece di adeguare i formulari togliendo gli uccelli, l’Assessorato ha fatto prima designando le 88 ZSC anche come ZPS, nonostante fino a qualche anno fa non ne avessero evidentemente le caratteristiche. Il numero così elevato, ben 88 ZPS su siti prima designati ZSC, non convince sul fatto che possano essere cambiate le caratteristiche dei luoghi rispetto alle precedenti classificazioni.
In buona sostanza il Dipartimento dell’Ambiente, senza particolari condizionamenti da parte del Ministero dell’Ambiente, non aveva alcun obbligo di individuare altre ZPS, ma solo di adeguare i formulari, mentre nei fatti ha invece sommato le due tipologie di Sito (ZPS e ZSC).
Tale azione di pianificazione territoriale è stata inoltre emanata attraverso un semplice decreto del Dirigente Generale, senza alcuna concertazione con i portatori d’interesse, configurando un’assenza di trasparenza nel processo, che doveva quantomeno coinvolgere la Giunta Regionale.
In vista della procedura VAS-VINCA sul nuovo Piano Faunistico Venatorio questo atto preoccupa, poiché le aspettative del mondo venatorio siciliano sono di risolvere finalmente l’anomalia, inaccettabile, che solo in Sicilia vieta la caccia nei siti Natura 2000, salvo alcune eccezioni e con limitazioni ingiustificate. Il DDG 1289 appare, invece, guidato dalla volontà di mantenere regole fortemente limitative nei siti per la caccia agli uccelli in Sicilia.
Per questo motivo abbiamo scritto all’Assessorato Territorio e Ambiente chiedendo chiarimenti sulla procedura seguita, e manterremo alta l’attenzione sul processo di Valutazione d’Incidenza, che attraverso il Piano faunistico venatorio regolamenterà la caccia nei siti Natura 2000.
Il Presidente Il Presidente Il Presidente
Michele Pizzuto Giuseppe La Russa Calogero La Porta
CALENDARIO VENATORIO 2024/2025 – TAR SICILIA RESPINGE DEFINITIVAMENTE IL RICORSO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE.
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA
A seguito dell’udienza celebratasi il 04 Dicembre, con Sentenza n. 39 del 07/01/2025, il TAR Sicilia – Palermo, Sez. III, ha respinto definitivamente il ricorso delle Associazioni Ambientaliste dichiarandolo in parte improcedibile, e respingendo la restante parte.
Il Collegio, con le motivazioni poste a supporto della summenzionata Sentenza, ha ribadito il principio secondo cui il Parere reso dall’ISPRA è “obbligatorio ma non vincolante”, precisando che “le determinazioni assunte difformemente dal parere ISPRA, pertanto, potranno ritenersi legittime qualora siano supportate da studi scientifici dal valore obiettivo”.
In merito a tale specifica circostanza la F.I.D.C – Sicilia vuole evidenziare il fondamentale ruolo dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistico e Agro-ambientali di Federcaccia che grazie ad un Team di esperti ha fornito agli uffici Regionale un determinate supporto tecnico per controbattere alle argomentazioni oramai “obsolete” con le quali si pretende di contrastare l’attività venatoria.
Grande soddisfazione è stata manifestata dai legali della F.I.D.C., gli Avv.ti Accursio Gagliano e Accursio Augello, in merito alla decisione adottata dal TAR Sicilia-Palermo in relazione al C.V. 2024/2025.
Atteso che quanto disposto in merito al calendario venatorio relativo al corrente anno lascia ben sperare in un regolare svolgimento delle successive annate venatorie, anche alla luce delle novità legislative.
Il Presidente
Giuseppe La Russa