da Giuseppe La Russa | Ott 21, 2024 | NEWS
L’Assessore
D.A. n.88/Gab
Oggetto: Integrazione al Calendario Venatorio 2024-2025
Visto lo Statuto della Regione Siciliana;
Vista la legge regionale 16/12/2008, n.19 “Norme per la riorganizzazione dei dipartimenti
regionali. Ordinamento del Governo e dell’Amministrazione della Regione”;
Visto il D.P. Reg. 22 ottobre 2014 n.27 “Regolamento di attuazione de Titolo II della L.R.
n.19/2008 Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui
al decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013 n.6, e successive modifiche
e integrazioni ed attuazione dell’art.34 della l.r. n.9/2013;
Vista la Legge 11 febbraio 1992, n.157, recante “Norme per la protezione della fauna
selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” e in particolare l’art.18, comma 1;
Vista la Legge Regionale 1 settembre 1997, n.33, recante: “Norme per la protezione, la
tutela e l’incremento della fauna selvatica e per la regolamentazione del prelievo
venatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale” e in particolare l’art.2,
comma 5, a mente del quale “L’attività venatoria è consentita per le specie presenti
in Sicilia ed individuate dall’articolo 18 della legge 11 febbraio 1992, n.157 e
successive modifiche e integrazioni.”
Visto il Piano Regionale Faunistico 2013/2018, che costituisce unico strumento di
pianificazione del territorio agro-silvo-pastorale regionale e di ogni intervento per la
tutela della fauna selvatica;
Visto il DPCM 7 maggio 2003 che prevede la possibilità di consentire il prelievo venatorio
della Lepre italica in Sicilia nel periodo compreso dal 15 ottobre al 30 novembre;
Visto il D.A. n.52/GAB del 17/07/2024con il quale è stato emanato il calendario venatorio
2024/2025;
Vista la relazione intermedia sul monitoraggio e proposta di pianificazione del prelievo
venatorio della lepre italica per l’annata 2024-2025, come da progetto “Verso il
prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia:
buone pratiche e azioni di monitoraggio” –ottobre 2024, redatta nell’ambito
dell’Accordo attuativo del 9 agosto 2024, sottoscritto un tra l’Istituto Zootecnico
Sperimentale per la Sicilia, la Federazione Italiana della Caccia – Consiglio
Regionale della Sicilia e la Federazione Italiana della Caccia – Ufficio Studi e
Ricerche Faunistiche ed Agro-Ambientali, assunta al prot. n.95682del
15/10/2024,dalla quale si evince che sono state predisposte tutte leattività e misure
previste dal Calendario Venatorio 2024-2025, e in particolare quella del
monitoraggio su percorsi campione standardizzati, al fine di definire un piano di
prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica in alcuni ATC;
Vista la nota 32011 del 07/06/2024con la quale l’ISPRA non ha evidenziato criticità circa
la previsione del Calendario Venatorio 2024-2025in riferimento a quanto previsto sul
prelievo della Lepre italica;
Visto l’esito dell’attività di monitoraggio effettuata esclusivamente negli Ambiti
Territoriali di CacciaAG1, AG2, CT1,ME1, PA1, PA2 e SR2;
2/4
Considerato che dall’attività di monitoraggio effettuato scaturisce che l’indice di abbondanza
relativa della specie sul territorio è tale da consentire il prelievo sperimentale
programmato e commisurato nei seguenti Ambiti Territoriali di Caccia e distretti
comunali:
AG1:
comuni di Montallegro e Ribera;
AG2:
comuni di Racalmuto e Licata;
CT1:
comuni di Castel di Iudica, Ramacca e Mineo;
ME1:
comuni di Militello Rosmarino, Sant’Agata di Militello, Castel di Lucio,
Cesarò, Militello Rosmarino, Mistretta, Motta d’Affermo, Pettineo, San
Fratello, San Teodoro, Sant’ Agata di Militello, Tusa, Capizzi, Cesarò e
San Teodoro;
PA1:
comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato e Monreale con limite Sud
posto sulla SP 20;
PA2:
comuni di Pollina, S. Mauro Castelverde, Castelbuono e Termini Imerese
(delimitato a nord dalla A29 e a est dal Fiume Torto);
SR2:
comuni di Rosolini e Noto, limitatamente al settore posto a Nord
dell’Autostrada A18 “Siracusa-Gela”;
Vista la proposta di piano di prelievo sperimentale contenuta nella predetta relazione
intermedia 2024 ed in particolare:
ATC AG1 – n.45 lepri italiche;
ATC AG2 – n.51 lepri italiche;
ATC CT1 – n.81 lepri italiche;
ATC ME1 – n.40 lepri italiche;
ATC PA1 – n.24 lepri italiche;
ATC PA2 – n.70 lepri italiche;
ATC SR2 – n.54 lepri italiche;
Considerato che il prelievo sperimentale complessivo di n.365individui di Lepre italica, pari al
3,8 – 5% (in media il 4,4%) a seconda della consistenza minima stimata negli ATC
considerati, sarà effettuato esclusivamente dai cacciatori appositamente selezionati,
formati e abilitati, regolarmente ammessi a cacciare negli ATC sopraindicati e dotati,
in via sperimentale, della APP XCaccia “tesserino digitale” (aggiuntivo a quello
cartaceo) per la comunicazione in tempo reale dei singoli prelievi, nonché della
“Scheda di abbattimento e rilevamento dati Lepre italica”;
Ritenuto di dovere autorizzare il prelievo venatorio della Lepre Italica nel periodo compreso
tra il 23 ottobre 2024e il 30 novembre 2024 e comunque fino al raggiungimento del
piano di prelievo massimo di n.365 individui di Lepre italica, con il limite di carniere
giornaliero per cacciatore abilitato di n.1 capo e con la seguente quota stagionale
individuale:
ATC AG1: n.3 lepri italiche;
ATC AG2: n.1 lepre italica;
ATC CT1: n.3 lepri italiche;
ATC ME1, n.2 lepri italiche;
ATC PA1, n.1 lepre italica;
ATC PA2, n.5 lepri italiche;
ATC SR2, n.2 lepri italiche;
Ritenuto pertanto, di dovere integrare le disposizioni contenute nel C.V. 2024-2025 sulla base
dei dati del monitoraggio effettuato per la specie Lepre italica;
Considerata la necessità di dovere assolvere l’obbligo di pubblicazione previsto dalla
l.r.12/08/2014 n.21 art.68;
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D E C R E T A
ART.1
Le premesse fanno parte integrante del presente dispositivo.
ART.2
Ad integrazione delle disposizioni contenute nel C.V. 2024-2025, il prelievo venatorio sostenibile
della Lepre italica, per la stagione venatoria 2024-2025, è consentito dal 23 ottobre 2024 al30
novembre 2024.
ART.3
Il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica sarà attuato esclusivamente dai cacciatori
formati, abilitati e autorizzati i cui nominativi sono presenti nell’Allegato A che fa parte
integrante del presente decreto. Per esercitare il prelievo venatorio sperimentale della Lepre italica i
cacciatori autorizzati dovranno essere in regola con tutti i documenti e i versamenti necessari per
esercitare la caccia nei singoli ATC di riferimento (Allegato A), del cui possesso e regolarità essi si
rendono responsabili a norma delle leggi vigenti.
ART.4
Ogni cacciatore di cui al precedente art.3, nel periodo compreso dal 23 ottobre 2024al 30 novembre
2024, potrà effettuare il prelievo venatorio stagionale di:
n. 3 lepri italiche per i cacciatori autorizzati nell‘ATC AG1;
n. 1 lepre italica per i cacciatori autorizzati nell‘ATC AG2;
n. 3 lepri italiche per i cacciatori autorizzati nell‘ATC CT1;
n. 2 lepri italiche per i cacciatori autorizzati nell‘ATC ME1;
n. 1 lepre italica per i cacciatori autorizzati nell‘ATC PA1;
n. 5 lepri italiche per i cacciatori autorizzati nell‘ATC PA2;
n. 2 lepri italiche per i cacciatori autorizzati nell‘ATC SR2,
fermo restando il carniere giornaliero di 1 capo,provvedendo anche alla raccolta dei campioni
biologici, secondo la metodologia descritta in fase di formazione, e compilando la “Scheda di
abbattimento e rilevamento dati Lepre italica”, Allegato A secondo la metodologia descritta in fase
di formazione, e compilando la “Scheda di abbattimento e rilevamento dati e rilevamento dati
Lepre italica”, allegata al presente decreto (Allegato B), nel limite massimo complessivo di n.365
capi ed esclusivamente nei seguenti comuni e con le limitazioni numeriche complessive distinte per
ATC come segue:
ATC AG1: n.45 lepri italiche, nei comuni di Montallegro e Ribera;
ATC AG2: n.51 lepri italiche, nei comuni di Racalmuto e Licata;
ATC CT1: n.81 lepri italiche, nei comuni di Castel di Iudica, Ramacca e Mineo;
ATC ME1: n.40 lepri italiche, nei comuni di Militello Rosmarino, Sant’Agata di Militello,
Castel di Lucio, Cesarò, Militello Rosmarino, Mistretta, Motta d’Affermo,
Pettineo, San Fratello, San Teodoro, Sant’Agata di Militello, Tusa, Capizzi,
Cesarò e San Teodoro;
ATC PA1: n.24 lepri italiche, nei comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato e Monreale con
limite sud posto sulla SP 20;
ATC PA2: n.70 lepri italiche, nei comuni di Pollina, S. Mauro Castelverde, Castelbuono e
Termini Imerese (delimitato a nord dalla A29 e a est dal Fiume Torto);
ATC SR2: n.54 lepri italiche, nei comuni di Rosolini e Noto, limitatamente al settore posto a
nord dell’Autostrada A18 “Siracusa-Gela”;
ART.5
L’attività di prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica si intenderà automaticamente
conclusa, anche anticipatamente rispetto alla data fissata del 30novembre 2024, con il
raggiungimento del limite numerico di capi di cui al precedente art.4.
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Il presente decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e sul sito web
dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea ai
sensi dell’art.68 della l.r.12/08/2014 n.21 e ss.mm.ii..
Palermo, 21 ottobre 2024
L’Assessore
Salvatore Barbagallo
da Giuseppe La Russa | Set 27, 2024 | NEWS
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA
Calendario Venatorio 2024/25: il TAR respinge l’istanza cautelare formulata dalle Associazioni Ambientaliste volta ad ottenere la totale sospensione dell’attività venatoria
Con ordinanza cautelare resa all’esito dell’udienza celebratasi Mercoledì 25 settembre u.s., il TAR Sicilia – Palermo, Sezione III, con ordinanza n.522/2024, ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalle Associazioni Ambientaliste.
La netta bocciatura delle argomentazioni delle Associazioni Ambientaliste giunge a pochi giorni di distanza dall’adozione del decreto presidenziale con cui il Presidente della terza sezione ha rigettato la richiesta di misura cautelare Monocratica, con la quale era stata chiesta l’immediata sospensione dell’attività venatoria.
Grande soddisfazione per i legali della F.I.D.C., Avv.ti Accursio Gagliano e Accursio Augello, per la decisione adottata dal Collegio, che ha condiviso le eccezioni sollevate dai due legali circa l’infondatezza della richiesta cautelare formulata dalle Associazioni Ambientaliste.
I legali della F.I.D.C. sono stati affiancati dallo staff di esperti dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistico e Agro-Ambientali di Federcaccia, che hanno fornito validi strumenti tecnici per controbattere alle argomentazioni “pretestuose” poste a fondamento della richiesta di sospensiva formulata dalle Associazioni Ambientaliste.
Si auspica il rigetto anche nel merito del ricorso proposto dalle Associazioni Ambientaliste la cui udienza pubblica è stata fissata per il giorno 4 dicembre 2024.
Racalmuto, 27 Settembre 2024
Il Presidente
Giuseppe La Russa
da Giuseppe La Russa | Set 11, 2024 | NEWS
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA
Il TAR Palermo in data 10.09.24 ha emesso Decreto in merito all’impugnativa proposta da parte delle associazioni ambientaliste che avevano chiesto la sospensione dell’attività venatoria.
Il presidente della terza sezione del TAR Palermo, condividendo le eccezioni sollevate dalla nostra associazione, ha ritenuto legittima l’apertura al 15 settembre ed ha fissato l’udienza camerale per il giorno 25 settembre 2024.
Un ringraziamento va fatto ai nostri due legali Accursio Gagliano ed Accursio Augello, al sempre disponibile Presidente Nazionale Massimo Buconi ed allo staff di esperti dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro-Ambientali che rilevante aiuto hanno dato con il loro certosino lavoro dettato ormai da tanta esperienza acquisita nel tempo.
Racalmuto,11/09/2024
Il Presidente
Giuseppe La Russa
da Giuseppe La Russa | Set 8, 2024 | NEWS
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA
Le associazioni ambientaliste con ricorso depositato in data 06/09/24, innanzi al TAR Sicilia Palermo, RG 1203/24, hanno impugnato il calendario venatorio relativo al corrente anno, lamentando, ancora una volta, una asserita violazione del principio di precauzione.
In particolare, le associazioni ambientaliste ritengono illegittimo il C.V. nella misura in cui ha previsto la possibilità di esercitare l’attività venatoria, nonostante la crisi determinata dal periodo di siccità che ha colpito alcune aree della Regione, anche in alcune giornate in preapertura.
Il Consiglio Regionale della Federazione Italiana della Caccia ha già conferito mandato ai legali Accursio Gagliano e Accursio Augello, i quali saranno coadiuvati dal nostro staff di esperti dell’Ufficio Nazionale Avifauna, affinché predispongano le dovute difese a tutela dei cacciatori siciliani.
Auspichiamo l’adozione da parte del TAR Sicilia – Palermo – di un provvedimento di rigetto delle richieste formulate dalle associazioni ambientaliste perché infondate e pretestuose.
Vi terremo aggiornati sullo svolgimento del giudizio.
Racalmuto,08/09/2024
Il Presidente
Giuseppe La Russa
da Giuseppe La Russa | Lug 17, 2024 | NEWS
Organizzato dalla Federazione Italiana della Caccia della Sicilia, promotrice del progetto, insieme a Regione Siciliana e al Laboratorio di Zoologia applicata dell’Università di Palermo, lo scorso 12 luglio si è tenuto presso i locali dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura di Palermo il convegno di presentazione del progetto e del volume “Verso il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia: buone pratiche e azioni di monitoraggio”, che raccoglie ben sette anni di notevoli risultati sulla lepre italica raccolte a seguito di monitoraggio e prelievo sperimentale, attualmente il primo e unico lavoro ad oggi che mette a disposizione dati, spesso inediti, sul selvatico in oggetto.
La mattinata di lavoro si è aperta con i saluti introduttivi della dott.ssa Roberta Paci del Dipartimento Sviluppo Rurale e Territorio della Regione Siciliana, che ringraziando per l’organizzazione di un momento così importante di studio e confronto, ha sottolineato l’importanza dei cacciatori per la loro conoscenza e presenza sul territorio, elementi fondamentali anche per le Amministrazioni pubbliche.
A seguire, sono intervenuti il Presidente regionale di Federcaccia Sicilia Giuseppe La Russa – che integrando l’intervento della dottoressa Paci ha in via preliminare ripercorso le tappe dei sette anni trascorsi, sottolineando in particolare i corsi effettuati che hanno abilitato ben 152 cacciatori siciliani alle operazioni di monitoraggio in 15 A.T.C., utili anche per l’acquisizione di dati di abbondanza del coniglio e delle volpi – e il Dottor Francesco Riga, Tecnologo Dirigente ISPRA.
Davanti a una sala affollata, interessata e attenta, si è aperta poi la sessione tecnica moderata dal Dottor Michele Sorrenti, Coordinatore scientifico dell’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia Nazionale, che ha ben introdotto l’argomento e le motivazioni che hanno spinto Federcaccia a voler intraprendere in Sicilia questo Progetto di studio sulla lepre italica, specie d’interesse conservazionistico e venatorio.
Nei loro interventi, il Professor Mario Lo Valvo dell’Università di Palermo e il tecnico faunistico Valter Trocchi dell’Ufficio Studi e Ricerche Federcaccia hanno esposto in modo puntuale tutta la parte scientifica riassunta anche nel volume conclusivo, soffermandosi sull’importanza di aver acquisito grazie al Progetto una serie di informazioni prima sconosciute e sottolineando come lo studio – pur richiedendo ulteriori periodi di lavoro e ricerca – ha dimostrato una presenza migliorata di lepri rispetto al passato, con una popolazione che in atto può essere considerata stabile.
I lavori sono proseguiti con gli interventi dell’Ing. Giuseppe Giannini di XValue srl e del Dott. Tramontana sull’utilizzo del supporto informatico per il monitoraggio e il prelievo controllato, utilizzato a sostegno degli studi.
Sul “valore aggiunto” del Progetto, ovvero il monitoraggio sanitario e la raccolta di nuovi dati, hanno portato il loro contributo la Dott.ssa Tiziana Trogu e la Dott.ssa Elisa Rossini, entrambe di IZSLER – Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia, trattando rispettivamente della sifilide dei Lagomorfi e della Mixomatosi nella lepre italica; il Dott. Antonio Lavazza, che ha inquadrato in generale l’importanza dell’aspetto sanitario nel monitoraggio della fauna selvatica; il Prof. Fabio Macchioni dell’Università di Pisa, e la Dott.ssa Giorgia Romeo della Regione Toscana, in merito allo studio parassitologico della lepre italica.
Durante il Convegno ha portato i suoi saluti e quelli del Sottosegretario, l’Avv. Ettore De Conciliis, capo segreteria del Sottosegretario di Stato Sen. Claudio Barbaro del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. De Conciliis ha espresso in particolare stima per il progetto realizzato e apprezzamento per l’impegno e la collaborazione dei cacciatori, affermando che il risultato della ricerca deve diventare patrimonio delle Pubbliche amministrazioni. Ha inoltre espresso un ringraziamento particolare a Federcaccia per l’ottimo lavoro svolto al fianco e in collaborazione con le Istituzioni.
Anche L’On.le Giuseppe Bica, presente all’evento, è intervenuto complimentandosi per la lodevole l’iniziativa auspicando che in futuro la collaborazione con la Regione possa proseguire sviluppando anche altri progetti di studio su selvatici di interesse scientifico e venatorio.
Al termine della sessione di lavoro, ha preso la parola il Presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi, che ha voluto essere presente in prima persona a Palermo in occasione di questo importante momento di confronto, accompagnato dal responsabile della Comunicazione Marco Ramanzini.
“Torno a complimentarmi – ha esordito il Presidente nazionale – come ho avuto modo di fare in più occasioni in questi anni, per questo progetto e per il lavoro fin qui svolto, una delle tappe fondamentali del percorso di studio e ricerca in collaborazione con Enti di ricerca e Istituzioni che Federazione Italiana della Caccia ha intrapreso con il suo Ufficio Studi e Ricerche. Voglio quindi ringraziare sinceramente tutti i tecnici e gli studiosi che se ne sono occupati, il Consiglio Regionale di FIdC Sicilia e tuti gli altri attori coinvolti e che abbiamo visto stamani qui rappresentati nel corso degli interventi, interessantissimi, cui abbiamo assistito.
Federcaccia – ha proseguito – non ha la pretesa di sostituirsi a nessuno, men che mai alle Istituzioni e agli Enti scientifici dello Stato, ma se da questi non viene assolta questa funzione o viene fatto in modo non soddisfacente fornendo studi, dati e ricerche su specie a vario titolo di nostro – e per nostro intendo il mondo venatorio – interesse, questa funzione ci sentiamo in dovere di assolverla noi, esercitando una sorta di “supplenza”, più o meno riconosciuta. Siamo impegnati in tantissimi studi, da anatidi a beccaccia, tordi e molto altro: questo della lepre, per quanto di nicchia, ha un ruolo di rilievo importante per il suo approccio tecnico scientifico e non solo passionale.
Non posso che esprimere compiacimento e ringraziare quelle Istituzioni che scelgono di rivolgersi ai cacciatori al fine di indirizzare appunto questa nostra grande passione per ottenere risultati utili a tutti: alla scienza, alla società, alle specie studiate e, perché no, alla caccia stessa” ha concluso il Presidente Buconi.
Ringrazio quindi tutti i cacciatori che si sono impegnati nel Progetto, l’Università di Palermo e la Regione Siciliana, garantendo la disponibilità e la presenza di Federcaccia sia in questo che su altri progetti futuri”.
da Giuseppe La Russa | Lug 17, 2024 | NEWS
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA
Oggetto: calendario venatorio Regione Sicilia 2024-25.
Egregio Presidente della Regione Sicilia, Senatore Renato Schifani
n.q. di Assessore all’Agricoltura allo Sviluppo
Rurale e alla Pesca Mediterranea
PALERMO
La scrivente Associazione ha ricevuto in data 5 luglio 2024 la nota 63007 del Dipartimento Sviluppo Rurale, con la quale si chiede la modifica della bozza di Calendario Venatorio 2024 -25 approvato all’unanimità il giorno 24 giugno 2024 nel Comitato Tecnico Regionale Faunistico Venatorio. La modifica richiesta riguarda in particolare le date di chiusura della caccia ai turdidi e a tutti gli uccelli acquatici, anticipando rispettivamente al 9 gennaio e al 20 gennaio la fine della stagione, sottraendo quindi 20 giorni per i turdidi e 10 per gli acquatici rispetto alla chiusura prevista al 30 nella seduta di Comitato sopra citata.
La nostra Associazione ha già scritto al Dipartimento comunicando il proprio parere negativo sulle modifiche, tuttavia, ci permettiamo di farle presenti le seguenti motivazioni, che a nostro avviso consentono di mantenere la data del 30 gennaio come termine della stagione di caccia alle specie sopra citate.
- Nella delibera di quest’anno sono presenti dati e pubblicazioni nuove, che non erano presenti l’anno scorso, che dimostrano l’assenza di migrazione prenuziale in gennaio, anche riferite all’areale siciliano.
- Sempre da quest’anno vi è la novità importante del parere del Comitato Tecnico Nazionale Faunistico Venatorio, che si distingue da quello dell’ISPRA avendo dato parere favorevole alla data del 30 gennaio per la chiusura della stagione, legittimando l’applicazione dei paragrafi 2.7.2, 2.7.9, 2.7.3 e 2.7.10 della Guida UE alla disciplina della Caccia.
- Questo organo consultivo è presieduto dal Ministro dell’Agricoltura (o suo delegato), per questo il parere espresso assume un valore importante e collegiale che rafforza le decisioni delle Regioni Italiane.
Queste due nuove condizioni possono indurre il TAR Palermo a una valutazione diversa da quella degli anni scorsi, considerando che il parere ISPRA non è vincolante per l’Amministrazione.
Inoltre, le Regioni vicine alla Sicilia, come la Calabria, la Puglia e la Sardegna hanno calendari che prevedono la data di chiusura per i turdidi e gli acquatici al 30 gennaio e negli anni scorsi hanno vinto i ricorsi sul punto, grazie alle motivazioni inserite.
Questo supporta il fatto che le decisioni del TAR non costituiscono un dogma, ma possono cambiare in relazione alla forza delle argomentazioni presenti in delibera, come detto quest’anno più forti rispetto alla stagione scorsa.
Ci permettiamo inoltre di fare presente che i regolamenti e le decisioni, incluse quelle dei calendari venatori, sono responsabilità diretta delle Regioni Italiane, e quello che è stato deciso dal TAR in un anno non deve influenzare le scelte degli anni successivi, del resto i calendari venatori sono emanati annualmente, proprio per adeguare le scelte alle realtà mutevoli della fauna e della biodiversità.
Le chiediamo per questo di mantenere la bozza di Calendario Venatorio della Regione Sicilia 2024-25 come da documento approvato nella seduta del Comitato Regionale del 24 giugno scorso, quindi con le chiusure al 30 gennaio per i turdidi e gli uccelli acquatici.
Per qualsiasi chiarimento Le fosse necessario, Federcaccia Sicilia, con il supporto dell’Ufficio Studi e Ricerche Nazionale, resta disponibile ad un confronto con Lei e con gli uffici regionali.
Grazie per la Sua attenzione.
I più cordiali saluti
Il Presidente
Giuseppe La Russa
Racalmuto,17 Luglio 2024