da Giuseppe La Russa | Lug 3, 2018 | NEWS
Il 25 e il 27 giugno scorsi, la Regione Sicilia ha abilitato nuovi cacciatori addetti al monitoraggio e al prelievo venatorio sperimentale della Lepre italica negli ATC AG2 –PA1-SR2- TP1 in Sicilia. Con questi cacciatori sarà quindi possibile estendere ad altri ATC il progetto sperimentale triennale “Verso il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica in Sicilia”, promosso dal Centro Studi FIdC – Ufficio Fauna Stanziale -, in collaborazione con il Laboratorio di Zoologia applicata dell’Università di Palermo (Prof. Mario Lo Valvo) e le Ripartizioni Faunistico-Venatorie competenti per territorio.
Si ricorda che il prelievo sperimentale della Lepre italica era già divenuto una realtà nella scorsa annata venatoria in alcuni “distretti” degli ATC ME1, PA2 e AG1.
L’iniziativa è particolarmente importante poiché ha consentito di avviare in concreto la cosiddetta “caccia programmata” a base della Legge n. 157/’92, anche su una specie tipica di piccola selvaggina stanziale già oggetto di contenziosi in Sicilia. In questo modo si è infranto un doppio muro costruito, in buona fede, da una parte da coloro che ritenevano inapplicabile in Sicilia un modello di “caccia sostenibile” e, dall’altro, da coloro che intendevano difendere la “caccia tradizionale” in quanto tale (non più applicabile per i continui ricorsi al TAR). L’esperienza portata a termine nel 2017, grazie alla sensibilità di volonterosi cacciatori aperti all’innovazione, ha dimostrato che una caccia tecnicamente corretta è possibile in Sicilia.
La Regione Siciliana ha avuto una grande sensibilità rispetto a questa iniziativa, cogliendo immediatamente gli aspetti positivi e innovativi della proposta, suscettibili di importanti ricadute sul piano sociale e sulle future strategie di gestione della fauna siciliana. La positiva esperienza proseguirà anche su altri territori dell’Isola e, in prospettiva, potrà allargarsi alla Coturnice di Sicilia, che da anni non è più cacciabile per analoghe motivazioni.
Infine, preme sottolinearlo, pur essendo stato promosso dal Consiglio Regionale della FIdC Sicilia presieduto da Giuseppe La Russa, questo progetto pone a disposizione le competenze tecnico-scientifiche della Federcaccia a vantaggio di tutti i cacciatori siciliani a prescindere dall’Associazione di appartenenza.
da Giuseppe La Russa | Apr 20, 2018 | NEWS
E’ stato pubblicato, per il secondo anno, sul sito della Regione Sicilia un avviso pubblico rivolto a tutti i cacciatori che chiedono di aderire al progetto Lepre Italica per l’annata venatoria 2018/19.
Le richieste dovranno pervenire in busta chiusa o a mezzo posta elettronica entro le ore 14,00 del 30 aprile 2018 presso le Ripartizioni Faunistico Venatorie competenti per territorio utilizzando il modello specifico con allegata fotocopia di un documento di identità.
Con il presente pubblichiamo l’avviso della Regione Sicilia , Servizio 3 – Gestione Faunistica del Territorio – U.O. 1 e lo stampato da utilizzare per la propria disponibilità.
Avviso
Allegato 2 – manifestazione interesse
da Giuseppe La Russa | Feb 2, 2018 | NEWS
Alessio Palazzolo torna a scrivere… anche questa volta apre uno scrigno antico e ci svela il mondo della tradizione venatoria siciliana…
Il lettore, fin da subito, quando prende in mano il volume, ha la sensazione di sfogliare un antico manoscritto in cui tra racconti, modi di dire, foto, un ricco lessico settoriale dialettale e ricette di caccia si entra nel vivo di un vero e proprio manuale etnostorico, prezioso per la memoria di un popolo.
Anche lo scenario prescelto per la presentazione del volume non è lasciato al caso: Palazzo d’Aumale, sede di Terrasini del Polo museale d’arte moderna e contemporanea di Palermo. Il Palazzo ospita infatti oltre ad una collezione archeologica una ricca collezione etnoantropologica e naturalistica.
Il Dott. Ferdinando Maurici, Direttore del Museo di Terrasini, apre la presentazione con un attento excursus storico dell’attività venatoria sottolineandone il suo valore etnoantropologico, il suo legame ai bisogni primordiali dell’uomo, la sua funzione di abbattimento delle disuguaglianze sociali e quindi la caccia come forma di democrazia oltre che ad evidenziare il ruolo del “cacciatore” come vero guardiano del territorio.
Aspetti tra l’altro sottolineati anche nelle note introduttive al volume dal Dott. Ing. Costantino Fiocchi, Direttore Tecnico della Fiocchi Munizioni S.p.A. e dal Dott. Alessandro Bassignana, Vicepresidente FIDC Regione Piemonte e ribaditi da tutti i relatori intervenuti: la Dott.ssa Valeria Patrizia Li Vigni, Direttrice del Polo museale; il Dott. Giosuè Maniaci, Sindaco del Comune di Terrasini; il Dott. Filippo Guttuso, Dirigente del Museo Etnografico siciliano Giuseppe Pitrè di Palermo; Prof.ssa Rosalba Biundo, già Dirigente scolastico.
Giuseppe La Russa ed Agostino Gatto, rispettivamente Presidente regionale e Presidente provinciale della FIDC Sicilia, hanno inoltre sottolineato l’importanza del volume come memoria storica che celebra la caccia come momento di aggregazione, di condivisione, di uguaglianza, di rispetto, di passione e di scambio culturale, preservandone il contenuto dall’inesorabile oblio del tempo e offrendo al contempo un lodevole riscatto alle valutazioni distorte e ai pregiudizi sulla pratica dell’attività venatoria.
da Giuseppe La Russa | Feb 2, 2018 | NEWS
Con l’apertura a Palma di Montechiaro della nuova sede sezionale della Federazione Italiana della Caccia, sita in via Vincenzo Bellini, i numerosi appassionati palmesi dell’attività venatoria hanno un sicuro e attivo punto di riferimento.
All’inaugurazione oltre ai numerosi soci, simpatizzanti e amici, hanno presenziato il presidente regionale Giuseppe La Russa, il presidente facente funzioni e il segretario provinciale Antonio Adonnino e Salvatore Gagliardo, nonché il presidente locale facente funzioni Gaetano Bonello con i componenti del direttivo locale.
Il Presidente Regionale La Russa oltre a congratularsi con i cacciatori per la nuova sede e portare i saluti di tutta la struttura federale, nel corso dell’incontro ha illustrato la situazione attuale della caccia in Sicilia, toccando vari argomenti tra i quali la necessità che la Regione dia inizio a una seria opera di recupero dei selvatici tradizionali, proseguendo la strada tracciata con i progetti “coniglio selvatico” e “lepre italica” in cui si è impegnata in prima persona la Federcaccia Regionale.
La Russa, ha poi assicurato il totale impegno della Federazione per dare certezze ai cacciatori siciliani specie per quanto riguarda il calendario venatorio.
Proprio in linea con l’obbiettivo del recupero di fauna e caccia tradizionali, i soci della sezione saranno impegnati a potenziare la fauna dei conigli selvatici nel territorio, in special modo nella località di Capreria, contrada collinare posta sopra il litorale che tanti anni fa era ricca di selvaggina e dei cosiddetti “ciarciara”, specie di anfratti dove si annidavano centinaia di conigli. Molti i provetti cacciatori che si dedicavano a questa caccia e tra i più popolari si ricorda ancora Salvatore Almani, chiamato simpaticamente con l’appellativo di “Turiddu Acitu”, scomparso oltre un anno fa. La fauna di Capreria negli anni ha purtroppo subito un duro colpo a causa in primo luogo dello sconsiderato bracconaggio, della mixomatosi, malattia che ha falcidiato la popolazione di conigli, e l’impiego di pratiche agricole impattanti