ANCHE QUEST’ANNO GLI AMBIENTALISTI RICORRONO AVVERSO IL CALENDARIO VENATORIO

                                   

Comunicato Calendario Venatorio 2022/2023

                         Come da prassi consolidata anche quest’anno le Associazioni Ambientaliste hanno presentato ricorso al Calendario Venatorio della Sicilia  impugnandolo in tutte le sue parti adottando la pratica “del tiro all’urbina” e cioè tirare nel mucchio nella speranza di prenderne qualcuna.

Giusto per citarne qualcuna hanno da ridire sulle date della preapertura e dell’apertura generale peraltro date fissate dalla Legge 157/92 e dalla L.R.33/97, ignorano che per il Coniglio selvatico sono stati fatti due censimenti, ignorano volutamente i dati raccolti dall’Università di Milano sulla telemetria satellitare per la Beccaccia ed il Tordo che sovvertono i  loro dati, di parte, che fissano  la migrazione prenuziale della Beccaccia e del Tordo al 30 dicembre invece che nella terza decade di Marzo.

Ci limitiamo solo a queste osservazioni poiché per tutto il resto ci affidiamo ai nostri legali, Avv.ti Accursio Gagliano ed Accursio Augello, i quali lavorano nel predisporre le memorie difensive per discuterle al TAR Palermo nella seduta del 19 Luglio 2022.

Sappiamo anche che nella seduta del 19 Luglio 2022 si costituiranno anche l’Un.a. ve.s.  (Federazione Siciliana della Caccia, CPA Sicilia ed ASCN)    difesi  dallo Studio dell’Avv. Rubino ed i Liberi Cacciatori Siciliani, A.N.C.A Caccia, Italcaccia e Sicilia Nostra difesi dall’Avv. Alfio Barbagallo.

            ANUUMigratoristi                              F.I.D.C.                            U.N. Enalcaccia P.T.

            Sebastiano Valfrè                    Giuseppe La Russa                Giuseppe Ivan Bruno 

 

 

 

 

FEDERCACCIA CATANIA ORGANIZZA UN CORSO DI FORMAZIONE PER CAPOSQUADRA CINGHIALAI

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA

 

Federcaccia Catania punta alla Formazione dei Caposquadra di Caccia al Cinghiale

 Si è svolto presso il Centro Sociale Karol Wojtyla del Comune di Mascali (CT) un Corso di Formazione per Caposquadra di caccia al cinghiale rivolto ai Cacciatori. L’attività formativa voluta da Federcaccia Catania, ed articolata in due sessioni, ha visto la partecipazione attiva di circa cinquanta cacciatori provenienti da ogni parte della Sicilia, a fare da docente è stato il Dott. Lorenzo Petralia – Tecnico Faunistico, diversi gli argomenti trattati tra cui cenni di biologia, etologia e riconoscimento in natura del Cinghiale, tecnica venatoria, etc. Nella sessione pomeridiana, prima della prosecuzione con gli argomenti in programma, è stato affrontato un tema di fondamentale importanza per quanto riguarda l’ambito della sicurezza, infatti è stato proiettato un video didattico, dove Gisella Marini, Referente per la Regione Puglia del Coordinamento Nazionale delle Cacciatrici di Federcaccia, ha ricordato ai corsisti le regole generali sulla sicurezza da adottare a caccia. Soddisfazione per l’ottima riuscita del Corso di Formazione è stata espressa da Nello Di Bella, Presidente Provinciale di Federcaccia Catania, che ha tenuto a ringraziare per la gentile concessione dei locali l’Amministrazione Comunale di Mascali nella persona del Sindaco Dott. Luigi Messina, nonché, l’Assessore alla Cultura Dott.ssa Veronica Musumeci per il fondamentale supporto messo in atto affinché l’attività si svolgesse nel migliore dei modi.

 

 

DISPUTATA A RAMACCA (CT) LA SEMIFINALE REGIONALE DEL 54° CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE DEL TROFEO S. UBERTO

Con una gara di caccia pratica su quaglie immesse, presso la ZAC “Lo Sparviero” di Contrada Ficuzza in Agro del Comune di Ramacca, sì è disputata, la Semifinale Regionale del 54° Campionato Italiano a Squadre del Trofeo S. Uberto.

A darsi appuntamento sui campi di gara, la scorsa domenica 22 Maggio alle ore 6,30, sono state le diverse squadre provenienti da più Provincie della Sicilia. Ad accogliere i partecipanti è stato Giuseppe La Russa, Presidente Regionale Federcaccia Sicilia, affiancato da Nello Di Bella, Presidente Provinciale Federcaccia Catania e da Franco Perdichizzi, Presidente Provinciale Federcaccia Messina. Giornata intensa ed entusiasmante per tutti i partecipanti. A qualificarsi sono state le squadre Messina 1 composta da: Mario Lo Giudice, Santo Spanò, Emilio Masi, Salvatore Venuti e Messina 2 composta da: Salvatore Da Campo, Matteo Crupi, Cosimo La Fauci, Vincenzo Greco.

A giudicare la prova i giudici Francesco Albana e Carmelo Sugamele, coordinati dal delegato Santino Nastasi.

A fine gara, dopo gli interventi del Presidente di FIDC Catania, Nello Di Bella, e del Presidente Regionale La Russa nonchè dei due Giudici Federali, ha preso la parola Francesco Perdichizzi, Presidente Provinciale FIDC Messina, il quale ha espresso soddisfazione per l’ottimo risultato ottenuto dalle squadre Messinesi.

Presente alla manifestazione anche il Direttore Responsabile delle Guardie di Federcaccia Catania, Giuseppe Scandurra, accompagnato dalle Guardie Francesco Bucolo e Salvatore Scalia, che hanno garantito il servizio di vigilanza.

 

IMPORTANTE CONVEGNO SULLA STORIA ANTICA E MODERNA DEL CIRNECO DELL’ETNA

MITOLOGIA, STORIA ANTICA E MODERNA DEL CIRNECO DELL’ETNA

 Organizzato dal Comune di Adrano nell’ambito delle giornate della Cultura, si è svolto al “Palazzo Bianchi”, sede di Rappresentanza dell’Ente, un Convegno sulla “Mitologia, storia antica e moderna del Cirneco dell’Etna, con il patrocinio e la collaborazione della Società Amatori del Cirneco dell’Etna.

A fare gli onori di casa l’avvocato Marika Terranova, Assessore alla Cultura del Comune di Adrano e Pino Veraldi, Presidente della società di razza, che hanno salutato gli intervenuti  e introdotto i lavori. Relatori: Dott. Vincenzo Neri, in rappresentanza dell’Associazione Sicilia Antica e il Dott. Ernesto Del Campo, giudice ENCI e Consigliere regionale della Federazione Italiana della Caccia.

La città di Adrano, situata alle pendici dell’Etna è sede di un importante insediamento archeologico che costituisce l’area più estesa e più evoluta di una città sicula, la città del Mendolito, nata tra l’ottavo e il settimo secolo a.c.. Nella stessa area, nel 400 a.c., fu fondata per volontà di Diodoro Siculo, la città greca di Adranon.

Tra la città di Adrano ed il Cirneco dell’Etna, annoverato dalla Regione Siciliana nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, le strade si sono incrociate fin da quei tempi remoti. La mitologia, infatti, narra che la città fu consacrata al dio ADRANOS, il cui tempio era custodito da 1000 cirnechi e agli inizi degli anni trenta del secolo scorso proprio da Adrano, a cura prima del Dott. Migneco, veterinario condotto in quella città, e successivamente dalla nobildonna Donna Agata Paternò Castello dei Duchi di Carcaci, titolare del primo allevamento di cirnechi “Aetnensis”, partirono le prime richieste all’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, per la fissazione dello standard e il riconoscimento della razza.

Sulla parte antica ha intrattenuto i numerosi ospiti il Dott. Vincenzo Neri che ha ricostruito la storia del Cirneco dell’Etna, a partire dal periodo dei Faraoni. Pare infatti condivisa la tesi secondo la quale il cirneco derivi dagli antichi cani egizi, portato in Sicilia dai fenici e trovando qui, in particolare sull’Etna, il luogo ideale per la caccia al coniglio in cui nei secoli si è specializzato. Attraverso studi e analisi di testi storici, Il Dott. Neri ha ripercorso le tappe che hanno portato il cirneco in Sicilia,  presentando le affinità rilevate in monete, graffiti e testi che supportano questa ricostruzione.

Una escursione sul cirneco dei tempi moderni è stata sviluppata dal Dott. Ernesto Del Campo, giudice ENCI per le prove di lavoro, che ha ricostruito i passaggi salienti che hanno portato la razza ad essere riconosciuta dall’Ente Nazionale della Cinofilia, che ne ha approvato lo standard, il regolamento delle prove di lavoro e delle esposizioni ed ha riconosciuto la Società Amatori del Cirneco come Società specializzata che tutela e promuove la razza. Da questi passaggi si sono successivamente sviluppate le attività sociali, le prove di lavoro e i raduni di razza, che hanno portato il cirneco ad essere riconosciuto ed apprezzato, oltre che in Sicilia, in tutta Italia e nel mondo, grazie a tanti allevatori ed appassionati della razza.

Dopo il Convegno, a seguire, si è svolto un Raduno di razza presso la Villa Comunale che ha visto in gara un nutrito nucleo di soggetti tipici ed omogenei, giudicati da Domenico Tricomi.

 

FEDERCACCIA CATANIA PARTECIPA ALL’OPERAZIONE PALADINI DEL TERRITORIO 2022

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA

Settore Protezione Civile ed Antincendio
Il Responsabile

 Federcaccia Catania attiva nell’Operazione Paladini del Territorio 2022.

 Federcaccia Catania aderisce al progetto di Fondazione UNA “Paladini del Territorio 2022” e mette in campo i propri uomini nell’attività di ripristino delle aree a verde del territorio della provincia di Catania. Infatti con un’ apposita attività svolta domenica 29 Maggio 2022 presso il Ponte dei Saraceni, nelle adiacenze delle Forre Laviche del Fiume Simeto, in Agro del Comune di Adrano (CT), si è dato inizio all’operazione di pulizia e ripristino di un luogo particolarmente rilevante per l’interesse storico, architettonico e culturale. Sono stati gli uomini di Federcaccia Catania coadiuvati dal personale afferente all’Associazione G. E. P. A. Sicilia ODV ad operare nell’area adiacente il Ponte dei Saraceni al confine tra le province di Catania ed Enna, diversa la tipologia di rifiuti trovata che è stata raccolta per poi essere stata differenziata e stoccata in appositi contenitori, sui luoghi è stato effettuato anche lo sfalcio delle erbe secche. All’iniziativa, patrocinata dalla Presidenza della Regione Siciliana, era presente il Presidente provinciale di Federcaccia Catania, Nello Di Bella, coadiuvato dal Vice Francesco Bucolo e da Giuseppe Scandurra, Direttore Responsabile del Settore Protezione Civile ed Antincendio di Federcaccia Catania, che ha coordinato le operazioni. A conclusione delle attività la classica foto di rito con i partecipanti e l’auspicio di poter ripetere in futuro iniziative simili in altre zone della provincia di Catania.

 

LE PRIME REAZIONI SUL CALENDARIO VENATORIO DA PARTE DELLA CABINA DI REGIA SICILIA

                                   CABINA DI REGIA SICILIA

                                                                      

Palermo, 27 Maggio 2022
Nel riconfermare quanto ribadito il 25 Maggio u.s., in sede di Comitato Regionale Faunistico Venatorio, non possiamo che esprimere viva soddisfazione per l’odierna pubblicazione del Calendario Venatorio 2022/2023.
L’Assessore Toni Scilla, grazie anche alla fattiva collaborazione dei dirigenti e funzionari del Servizio Caccia, è riuscito a pubblicare, per la prima volta in Sicilia, il Calendario Venatorio, molto prima di quanto prevede la nostra Legge Regionale.
Il settore Caccia presenta in Sicilia molte criticità ma, poco alla volta e grazie alla disponibilità dell’Assessore Toni Scilla, che possiede nei confronti della Associazioni Venatorie capacità di ascolto e sintesi, stiamo affrontando tantissime problematiche.
Ci troviamo di fronte ad un Calendario ben strutturato e motivato e precisamente:
  • Ben fatto nell’aver predisposto per la Tortora una pagina web su cui segnare i prelievi. Ci piace ricordare che, nel predisporre questa pagina web, la Regione Emilia Romagna ha ottenuto il parere favorevole dell’ISPRA. Inoltre aver citato il PSR per l’attivazione delle azioni delle Misure agro-ambientali è stata un’altra scelta azzeccata poiché questo è uno strumento di importante valore per realizzare miglioramenti ambientali, previsto dal Green Deal Europeo e dalla Strategia Europea per la Biodiversità.
  • L’aver riportato i dati sulla Telemetria Satellitare per la Beccaccia ed i Tordi è molto utile per poter dimostrare come questi dati inconfutabili servono a discostarsi dal parere ISPRA, che suggerisce come data di chiusura il 10 Gennaio. Si è finalmente investito tanto nella ricerca per dimostrare il discostamento dal parere Ispra.
  • Grazie ad un Progetto sulla Lepre Italica, ben preparato ed organizzato, un gruppo ristretto di Cacciatori, in quanto molti hanno disertato l’invito predisposto e pubblicato (per ben tre volte) dagli Uffici Regionali del Servizio Caccia e rivolto a tutti i Cacciatori, senza colore di Tessera associativa, partecipa alle operazioni di monitoraggio notturno e prelievo sperimentale. Successivamente il Servizio Caccia, con nota del Servizio 3 del Dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, prot. n.107413 del 15/10/2020, ha accettato di prolungare per altri tre anni detto Progetto.
  • In merito alle date di prelievo della specie Coniglio Selvatico, ci siamo fatti carico, assieme ad altre Associazioni Venatorie di incontrare quanto prima l’Assessore ed i Dirigenti del Servizio per cercare di rivedere, nei limiti dei risultati degli ultimi due Censimenti, di quelli provenienti dalla raccolta dati rilevati dai Tesserini Venatori nonché dal Protocollo di monitoraggio predisposto dalla Regione Siciliana, con il contributo tecnico dell’Ufficio Studi e Ricerche della Federazione Italiana della Caccia.
  • È importante tenere presente che al pari del Coniglio selvatico le attività di monitoraggio e di pianificazione del prelievo sono pratiche necessarie per poter esercitare la caccia alla specie, a prescindere dal Progetto della Federcaccia.
  • L’avvento della pandemia COVID-19 ha purtroppo impedito di indire altri corsi in presenza, ma si spera di poterli riprendere in vista della stagione 2022/2023.
AnuuMigratoristi                    Arcicaccia             Federazione Italiana della Caccia        U.N. Enalcaccia P.T.
Sebastiano Valfrè              Francesco D’Elia              Giuseppe La Russa                            Giuseppe Evola