PIANO FAUNISTICO VENATORIO DELLA SICILIA ED ALTRE NOVITA’

FEDERCACCIA SICILIA

Mentre si è appena iniziato a discutere dell’aggiornamento del Piano Faunistico Venatorio regionale, sul quale si ripongono molte aspettative, anche sulla possibilità di praticare l’attività venatoria regolamentata all’interno dei Siti Natura 2000, come d’altronde in tutte le altre Regioni italiane, si aprono nuovi preoccupanti scenari per i cacciatori siciliani.

Il 07 novembre 2024 viene stilato da parte dell’Assessorato Territorio ed Ambiente della Regione Sicilia il DDG 1289 con il quale, senza il coinvolgimento dei portatori di interesse e con un approccio contrario anche alle regole europee, sono stati istituiti in blocco ben 88 ZPS su altrettanti siti SIC/ZSC della rete Natura 2000. Abbiamo indirizzato, tramite PEC del 03/02/2025, al Dipartimento dell’Ambiente una nota con la quale chiedevamo i dovuti chiarimenti per consentirci di comprendere le motivazioni che avevano indotto all’adozione del DDG in questione, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Di conseguenza abbiamo inoltrato un formale ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa, tuttora pendente.

Recentemente, siamo venuti a conoscenza di una riunione del Consiglio Regionale per la Protezione del Patrimonio Naturale (CRPPN) nel cui ambito sono state trattate tante novità di nuove istituzioni ed ampliamenti di Parchi e Riserve, per cui abbiamo ritenuto necessario scrivere ancora una volta all’Assessore Savarino, ricordando che attualmente la quota delle aree protette in Sicilia è di circa il 35%, mentre la L.R. n. 33/97 stabilisce di destinare a protezione della fauna selvatica una quota del 25% del territorio agro-silvo-pastorale di ciascuna provincia. Quota abbondantemente superata in diverse province, con il caso limite della provincia di Messina su cui grava una percentuale addirittura del 52,76 %.

Abbiamo sollecitato l’Assessore al Territorio e Ambiente poiché le Associazioni Venatorie non sono mai state coinvolte o ascoltate in nessuna delle problematiche che riguardano le aree protette e apprendiamo di dichiarazioni sorprendenti in cui si sostiene che le aree protette “oggi rappresentano circa il 20% del territorio regionale”.

Auspichiamo, pertanto, di poter ottenere risposte concrete alle problematiche evidenziate e possibilmente di essere ascoltati come mondo venatorio portatore d’interessi giuridicamente qualificati anche in materia ambientale.

Il Presidente – Giuseppe La Russa

Le Guardie di Federcaccia Catania presenti al Giubileo degli Uomini della Montagna.

Sezione Provinciale di Catania

Si è svolto domenica 6 Aprile u.s., ai piedi dell’Etna, presso il Santuario Madonna della Vena (CT), il Giubileo degli Uomini della Montagna. All’evento Religioso che ha visto la partecipazione di diverse realtà Istituzionali, che hanno l’obbiettivo comune della tutela e salvaguardia del Creato, erano presenti in rappresentanza della Sezione Provinciale FIdC di Catania, il Presidente Nello Di Bella accompagnato dal Direttore Responsabile delle Guardie Giuseppe Scandurra e dalla Guardia Salvatore Di Mauro. La Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo della Diocesi di Acireale S.E. Rev. ma Monsignor Antonino Raspanti, e concelebrata dal Parroco del Santuario Don Carmelo La Rosa, ha avuto inizio presso il Sacro Fonte della Vena da dove si è snodato un corteo che ha fatto ingresso in Santuario. Durante la processione offertoriale è stata la Guardia Salvatore Di Mauro a consegnare, nelle mani del Vescovo, un gagliardetto raffigurante il logo del Corpo delle Guardie. Il Vescovo ha espresso gratitudine e riconoscenza verso tutti gli uomini della montagna per il ruolo ed il lavoro che quotidianamente svolgono, in ambito montano, definendolo prezioso. Federcaccia Catania, per il tramite delle proprie Guardie, dimostra ancora una volta l’impegno nella promozione dei valori di rispetto del Creato mediante l’attività di Vigilanza e Protezione Ambientale, nonché, di collaborazione Istituzionale tra le Comunità.

Giuseppe Scandurra

Direttore Responsabile Settore Comunicazione

125 ANNI DI FEDERCACCIA: UNA RICORRENZA DENSA DI SIGNIFICATI.

Ricorre quest’anno il 125esimo anniversario della nascita della Federazione Italiana della Caccia.

Tanto è trascorso infatti da che con la pubblicazione il 1° gennaio 1900 dell’Albo dei soci – una pubblicazione che Federcaccia aveva già riproposto in copia anastatica in occasione del centenario, celebrato nel 2000 – entrava in vigore lo Statuto per costituire a nome degli appassionati di tutta Italia, da poco unita, la Federazione dei Cacciatori Italiani, che poi nel dipanarsi del tempo diventerà quella che è oggi: la Federazione Italiana della Caccia.

In questo periodo – breve sicuramente se confrontato con la millenaria storia della caccia, da sempre intrecciata a quella del genere umano, ma che coincide quasi interamente con la storia del Paese – la Federazione è stata e continua a essere tutt’oggi un punto di riferimento autorevole e rappresentativo per la caccia e per tutti i cacciatori italiani.

Tutela del cacciatore e della caccia, azione propulsiva e propositiva per il suo costante miglioramento e promozione, gestione e difesa di fauna e ambiente, oltre alla promozione di uno spirito unitario fra le diverse Associazioni pur nel rispetto delle reciproche differenze, sono tutti elementi citati in quell’originario Statuto e alla base dell’agire della Federazione ancora oggi.

Molto si è aggiunto a quel primo nucleo di pur fondamentali intenti: ricerca scientifica e giuridica; collaborazioni con Enti, Università e Istituzioni in campo faunistico e ambientale; impegno sociale; volontariato in vari ambiti; rapporti e progetti con Associazioni a livello europeo e internazionali; maggiore apertura alla società e ai giovani…

Ma da quel 1° gennaio 1900 la Federazione non ha mai smesso, neppure per un giorno, di aggiornarsi e rimanere al passo con i tempi: una Associazione moderna che senza dimenticare le proprie radici guarda al futuro per essere sempre meglio e più al servizio della caccia e dei cacciatori. E con loro del Paese, nel cui tessuto sociale è ben radicata, viva e vitale.

Nel corso di questo 2025 la Federazione ha in programma diverse iniziative per celebrare degnamente questa ricorrenza.

Iniziamo con il presentare il logo realizzato dall’agenzia Advisia Consulting e che durante l’anno caratterizzerà tutte le nostre attività comunicative.

Il risultato racchiude tutti gli elementi volti a far individuare immediatamente questa particolare ricorrenza, che parte dalla nostra storia ma che simboleggia anche il nostro ruolo verso una caccia rivolta alla sostenibilità, al futuro, all’apertura verso la società.

Un logo che simboleggia il lungo percorso fatto, di cui siamo giustamente orgogliosi, ma che nello stesso ci ricorda quotidianamente il dovere di essere sempre all’altezza di quella storia. Perché dopo un passato degno di memoria, la caccia e i cacciatori abbiano un oggi e un domani da protagonisti di primo piano.

 

 

 

Federcaccia Sicilia in difesa dei Cacciatori di Biancavilla (CT)

SEZIONE PROVINCIALE DI CATANIA

Mediante un formale atto di invito a firma degli Avvocati Accursio Gagliano ed Accursio Augello, su mandato del Consiglio Regionale di Federcaccia Sicilia, il 30 settembre 2024, con nota protocollo n. 27007, è stato diffidato il Comune di Biancavilla (CT) a revocare in autotutela una Delibera di Giunta che prevedeva il pagamento, illegittimo, di “spese di istruttoria” al fine del rilascio del tesserino venatorio regionale.

Sulla questione che ha avuto origine a far data dal 1 settembre 2024, si era già adoperato il Presidente della Sezione Comunale di Biancavilla, Giuseppe Scandurra, mediante l’invio di una missiva all’Assessorato Regionale All’Agricoltura ed alla Ripartizione Faunistico Venatoria di Catania.

Il Consiglio Regionale di Federcaccia Sicilia con a capo il Presidente Giuseppe La Russa ha intrapreso un’azione legale in difesa dei Cacciatori residenti nel Comune di Biancavilla.

Oggi, a distanza di tempo apprendiamo che il Comune di Biancavilla con Delibera di Giunta n. 32 del 19.03.2025 ha di fatto modificato l’allegato A, già approvato con Delibera G.M. 93/2024, eliminando la voce “rilascio tesserini caccia”.

Auspichiamo che in attuazione a quanto deliberato, il Comune di Biancavilla rimborsi ai Cacciatori, quanto prima, le somme indebitamente percepite.

Come sempre Federcaccia è attenta alla tutela dei diritti di ogni singolo Cacciatore assistendolo sotto ogni aspetto.

Giuseppe Scandurra

Direttore Responsabile Settore Comunicazione

L’ASSESSORATO TERRITORIO E AMBIENTE DELLA REGIONE SICILIA ISTITUISCE 88 NUOVE ZPS SU SITI GIÀ DESIGNATI ZSC.

            

Con un atto quantomeno discutibile la Regione Sicilia, invece di rivedere i formulari, trasforma i siti ZSC (ex SIC) in ZPS per adeguarsi sbrigativamente alla procedura d’infrazione della Commissione europea.

Con nostra enorme sorpresa abbiamo appreso, casualmente, di un nuovo D.D.G., precisamente il n.1289 del 07 Novembre 2024, con il quale il Dirigente Generale del Dipartimento dell’Ambiente ha istituito 88 nuove ZPS (Zone di Protezione Speciale) su altrettanti siti ZSC (Zone Speciali di Conservazione), senza alcun procedimento concertativo con le associazioni, in particolare quelle venatorie.

Considerato che lo stesso Assessorato invia regolarmente alle Associazioni Venatorie per la necessaria consultazione atti in preparazione riguardanti ad esempio il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile della Città Metropolitana di Palermo, il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, ci appare piuttosto sorprendente che invece non ci sia stata alcuna consultazione su un atto pianificatorio che incide direttamente sulla conservazione e la gestione della fauna selvatica e modifica in modo sostanziale le attività umane nei siti della rete Natura 2000 siciliana.

La vicenda nasce da una procedura d’infrazione inviata all’Italia (2015/2163) in cui la Commissione chiede anche la revisione delle Misure di conservazione previste nei siti Natura 2000, evidenziando diverse parti insufficienti o addirittura mancanti. Tra questi appunti della Commissione all’Italia vi è anche il riferimento alla presenza di uccelli nei formulari dei SIC (oggi ZSC), quando non dovevano essere presenti, poiché i SIC-ZSC sono istituiti ai sensi della direttiva Habitat 92/43 CEE, che tutela gli habitat naturali e alcune specie animali diverse dagli uccelli.

La Regione Sicilia ha istituito in passato ben 245 siti Natura 2000 di cui ben 204 ZSC, 16 ZSC/ZPS, 16 ZPS, 9 SIC. Oggi con la DDG 1289, l’Assessorato Ambiente dimostra di “essersi sbagliato” su ben 88 ZSC, che non dovevano contenere gli uccelli nei formulari. Per superare la procedura d’infrazione, invece di adeguare i formulari togliendo gli uccelli, l’Assessorato ha fatto prima designando le 88 ZSC anche come ZPS, nonostante fino a qualche anno fa non ne avessero evidentemente le caratteristiche. Il numero così elevato, ben 88 ZPS su siti prima designati ZSC, non convince sul fatto che possano essere cambiate le caratteristiche dei luoghi rispetto alle precedenti classificazioni.

In buona sostanza il Dipartimento dell’Ambiente, senza particolari condizionamenti da parte del Ministero dell’Ambiente, non aveva alcun obbligo di individuare altre ZPS, ma solo di adeguare i formulari, mentre nei fatti ha invece sommato le due tipologie di Sito (ZPS e ZSC).

Tale azione di pianificazione territoriale è stata inoltre emanata attraverso un semplice decreto del Dirigente Generale, senza alcuna concertazione con i portatori d’interesse, configurando un’assenza di trasparenza nel processo, che doveva quantomeno coinvolgere la Giunta Regionale.

In vista della procedura VAS-VINCA sul nuovo Piano Faunistico Venatorio questo atto preoccupa, poiché le aspettative del mondo venatorio siciliano sono di risolvere finalmente l’anomalia, inaccettabile, che solo in Sicilia vieta la caccia nei siti Natura 2000, salvo alcune eccezioni e con limitazioni ingiustificate.  Il DDG 1289 appare, invece, guidato dalla volontà di mantenere regole fortemente limitative nei siti per la caccia agli uccelli in Sicilia.

Per questo motivo abbiamo scritto all’Assessorato Territorio e Ambiente chiedendo chiarimenti sulla procedura seguita, e manterremo alta l’attenzione sul processo di Valutazione d’Incidenza, che attraverso il Piano faunistico venatorio regolamenterà la caccia nei siti Natura 2000.

Il Presidente                                     Il Presidente                               Il Presidente

Michele Pizzuto                            Giuseppe La Russa                    Calogero La Porta

 

CALENDARIO VENATORIO 2024/2025 – TAR SICILIA RESPINGE DEFINITIVAMENTE IL RICORSO DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

A seguito dell’udienza celebratasi il 04 Dicembre, con Sentenza n. 39 del 07/01/2025, il TAR Sicilia – Palermo, Sez. III, ha respinto definitivamente il ricorso delle Associazioni Ambientaliste dichiarandolo in parte improcedibile, e respingendo la restante parte.

Il Collegio, con le motivazioni poste a supporto della summenzionata Sentenza, ha ribadito il principio secondo cui il Parere reso dall’ISPRA è “obbligatorio ma non vincolante”, precisando che “le determinazioni assunte difformemente dal parere ISPRA, pertanto, potranno ritenersi legittime qualora siano supportate da studi scientifici dal valore obiettivo”.

In merito a tale specifica circostanza la F.I.D.C – Sicilia vuole evidenziare il fondamentale ruolo dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistico e Agro-ambientali di Federcaccia che grazie ad un Team di esperti ha fornito agli uffici Regionale un determinate supporto tecnico per controbattere alle argomentazioni oramai “obsolete” con le quali si pretende di contrastare l’attività venatoria.

Grande soddisfazione è stata manifestata dai legali della F.I.D.C., gli Avv.ti Accursio Gagliano e Accursio Augello, in merito alla decisione adottata dal TAR Sicilia-Palermo in relazione al C.V. 2024/2025.

Atteso che quanto disposto in merito al calendario venatorio relativo al corrente anno lascia ben sperare in un regolare svolgimento delle successive annate venatorie, anche alla luce delle novità legislative.

Il Presidente

Giuseppe La Russa

 

LEPRE ITALICA : PUBBLICATO IL DECRETO AUTORIZZATIVO PER I CACCIATORI FORMATI E ABILITATI.

 

L’Assessore

D.A. n.88/Gab
Oggetto: Integrazione al Calendario Venatorio 2024-2025
Visto lo Statuto della Regione Siciliana;
Vista la legge regionale 16/12/2008, n.19 “Norme per la riorganizzazione dei dipartimenti
regionali. Ordinamento del Governo e dell’Amministrazione della Regione”;
Visto il D.P. Reg. 22 ottobre 2014 n.27 “Regolamento di attuazione de Titolo II della L.R.
n.19/2008 Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali di cui
al decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013 n.6, e successive modifiche
e integrazioni ed attuazione dell’art.34 della l.r. n.9/2013;
Vista la Legge 11 febbraio 1992, n.157, recante “Norme per la protezione della fauna
selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” e in particolare l’art.18, comma 1;
Vista la Legge Regionale 1 settembre 1997, n.33, recante: “Norme per la protezione, la
tutela e l’incremento della fauna selvatica e per la regolamentazione del prelievo
venatorio. Disposizioni per il settore agricolo e forestale” e in particolare l’art.2,
comma 5, a mente del quale “L’attività venatoria è consentita per le specie presenti
in Sicilia ed individuate dall’articolo 18 della legge 11 febbraio 1992, n.157 e
successive modifiche e integrazioni.”
Visto il Piano Regionale Faunistico 2013/2018, che costituisce unico strumento di
pianificazione del territorio agro-silvo-pastorale regionale e di ogni intervento per la
tutela della fauna selvatica;
Visto il DPCM 7 maggio 2003 che prevede la possibilità di consentire il prelievo venatorio
della Lepre italica in Sicilia nel periodo compreso dal 15 ottobre al 30 novembre;
Visto il D.A. n.52/GAB del 17/07/2024con il quale è stato emanato il calendario venatorio
2024/2025;
Vista la relazione intermedia sul monitoraggio e proposta di pianificazione del prelievo
venatorio della lepre italica per l’annata 2024-2025, come da progetto “Verso il
prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia:
buone pratiche e azioni di monitoraggio” –ottobre 2024, redatta nell’ambito
dell’Accordo attuativo del 9 agosto 2024, sottoscritto un tra l’Istituto Zootecnico
Sperimentale per la Sicilia, la Federazione Italiana della Caccia – Consiglio
Regionale della Sicilia e la Federazione Italiana della Caccia – Ufficio Studi e
Ricerche Faunistiche ed Agro-Ambientali, assunta al prot. n.95682del
15/10/2024,dalla quale si evince che sono state predisposte tutte leattività e misure
previste dal Calendario Venatorio 2024-2025, e in particolare quella del
monitoraggio su percorsi campione standardizzati, al fine di definire un piano di
prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica in alcuni ATC;
Vista la nota 32011 del 07/06/2024con la quale l’ISPRA non ha evidenziato criticità circa
la previsione del Calendario Venatorio 2024-2025in riferimento a quanto previsto sul
prelievo della Lepre italica;
Visto l’esito dell’attività di monitoraggio effettuata esclusivamente negli Ambiti
Territoriali di CacciaAG1, AG2, CT1,ME1, PA1, PA2 e SR2;
2/4
Considerato che dall’attività di monitoraggio effettuato scaturisce che l’indice di abbondanza
relativa della specie sul territorio è tale da consentire il prelievo sperimentale
programmato e commisurato nei seguenti Ambiti Territoriali di Caccia e distretti
comunali:
AG1:
comuni di Montallegro e Ribera;
AG2:
comuni di Racalmuto e Licata;
CT1:
comuni di Castel di Iudica, Ramacca e Mineo;
ME1:
comuni di Militello Rosmarino, Sant’Agata di Militello, Castel di Lucio,
Cesarò, Militello Rosmarino, Mistretta, Motta d’Affermo, Pettineo, San
Fratello, San Teodoro, Sant’ Agata di Militello, Tusa, Capizzi, Cesarò e
San Teodoro;
PA1:
comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato e Monreale con limite Sud
posto sulla SP 20;
PA2:
comuni di Pollina, S. Mauro Castelverde, Castelbuono e Termini Imerese
(delimitato a nord dalla A29 e a est dal Fiume Torto);
SR2:
comuni di Rosolini e Noto, limitatamente al settore posto a Nord
dell’Autostrada A18 “Siracusa-Gela”;
Vista la proposta di piano di prelievo sperimentale contenuta nella predetta relazione
intermedia 2024 ed in particolare:
ATC AG1 – n.45 lepri italiche;
ATC AG2 – n.51 lepri italiche;
ATC CT1 – n.81 lepri italiche;
ATC ME1 – n.40 lepri italiche;
ATC PA1 – n.24 lepri italiche;
ATC PA2 – n.70 lepri italiche;
ATC SR2 – n.54 lepri italiche;
Considerato che il prelievo sperimentale complessivo di n.365individui di Lepre italica, pari al
3,8 – 5% (in media il 4,4%) a seconda della consistenza minima stimata negli ATC
considerati, sarà effettuato esclusivamente dai cacciatori appositamente selezionati,
formati e abilitati, regolarmente ammessi a cacciare negli ATC sopraindicati e dotati,
in via sperimentale, della APP XCaccia “tesserino digitale” (aggiuntivo a quello
cartaceo) per la comunicazione in tempo reale dei singoli prelievi, nonché della
“Scheda di abbattimento e rilevamento dati Lepre italica”;
Ritenuto di dovere autorizzare il prelievo venatorio della Lepre Italica nel periodo compreso
tra il 23 ottobre 2024e il 30 novembre 2024 e comunque fino al raggiungimento del
piano di prelievo massimo di n.365 individui di Lepre italica, con il limite di carniere
giornaliero per cacciatore abilitato di n.1 capo e con la seguente quota stagionale
individuale:
ATC AG1: n.3 lepri italiche;
ATC AG2: n.1 lepre italica;
ATC CT1: n.3 lepri italiche;
ATC ME1, n.2 lepri italiche;
ATC PA1, n.1 lepre italica;
ATC PA2, n.5 lepri italiche;
ATC SR2, n.2 lepri italiche;
Ritenuto pertanto, di dovere integrare le disposizioni contenute nel C.V. 2024-2025 sulla base
dei dati del monitoraggio effettuato per la specie Lepre italica;
Considerata la necessità di dovere assolvere l’obbligo di pubblicazione previsto dalla
l.r.12/08/2014 n.21 art.68;
3/4
D E C R E T A
ART.1
Le premesse fanno parte integrante del presente dispositivo.
ART.2
Ad integrazione delle disposizioni contenute nel C.V. 2024-2025, il prelievo venatorio sostenibile
della Lepre italica, per la stagione venatoria 2024-2025, è consentito dal 23 ottobre 2024 al30
novembre 2024.
ART.3
Il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica sarà attuato esclusivamente dai cacciatori
formati, abilitati e autorizzati i cui nominativi sono presenti nell’Allegato A che fa parte
integrante del presente decreto. Per esercitare il prelievo venatorio sperimentale della Lepre italica i
cacciatori autorizzati dovranno essere in regola con tutti i documenti e i versamenti necessari per
esercitare la caccia nei singoli ATC di riferimento (Allegato A), del cui possesso e regolarità essi si
rendono responsabili a norma delle leggi vigenti.
ART.4
Ogni cacciatore di cui al precedente art.3, nel periodo compreso dal 23 ottobre 2024al 30 novembre
2024, potrà effettuare il prelievo venatorio stagionale di:
n. 3 lepri italiche per i cacciatori autorizzati nell‘ATC AG1;
n. 1 lepre italica per i cacciatori autorizzati nell‘ATC AG2;
n. 3 lepri italiche per i cacciatori autorizzati nell‘ATC CT1;
n. 2 lepri italiche per i cacciatori autorizzati nell‘ATC ME1;
n. 1 lepre italica per i cacciatori autorizzati nell‘ATC PA1;
n. 5 lepri italiche per i cacciatori autorizzati nell‘ATC PA2;
n. 2 lepri italiche per i cacciatori autorizzati nell‘ATC SR2,
fermo restando il carniere giornaliero di 1 capo,provvedendo anche alla raccolta dei campioni
biologici, secondo la metodologia descritta in fase di formazione, e compilando la “Scheda di
abbattimento e rilevamento dati Lepre italica”, Allegato A secondo la metodologia descritta in fase
di formazione, e compilando la “Scheda di abbattimento e rilevamento dati e rilevamento dati
Lepre italica”, allegata al presente decreto (Allegato B), nel limite massimo complessivo di n.365
capi ed esclusivamente nei seguenti comuni e con le limitazioni numeriche complessive distinte per
ATC come segue:
ATC AG1: n.45 lepri italiche, nei comuni di Montallegro e Ribera;
ATC AG2: n.51 lepri italiche, nei comuni di Racalmuto e Licata;
ATC CT1: n.81 lepri italiche, nei comuni di Castel di Iudica, Ramacca e Mineo;
ATC ME1: n.40 lepri italiche, nei comuni di Militello Rosmarino, Sant’Agata di Militello,
Castel di Lucio, Cesarò, Militello Rosmarino, Mistretta, Motta d’Affermo,
Pettineo, San Fratello, San Teodoro, Sant’Agata di Militello, Tusa, Capizzi,
Cesarò e San Teodoro;
ATC PA1: n.24 lepri italiche, nei comuni di Camporeale, San Giuseppe Jato e Monreale con
limite sud posto sulla SP 20;
ATC PA2: n.70 lepri italiche, nei comuni di Pollina, S. Mauro Castelverde, Castelbuono e
Termini Imerese (delimitato a nord dalla A29 e a est dal Fiume Torto);
ATC SR2: n.54 lepri italiche, nei comuni di Rosolini e Noto, limitatamente al settore posto a
nord dell’Autostrada A18 “Siracusa-Gela”;
ART.5
L’attività di prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica si intenderà automaticamente
conclusa, anche anticipatamente rispetto alla data fissata del 30novembre 2024, con il
raggiungimento del limite numerico di capi di cui al precedente art.4.
4/4
Il presente decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana e sul sito web
dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea ai
sensi dell’art.68 della l.r.12/08/2014 n.21 e ss.mm.ii..
Palermo, 21 ottobre 2024
L’Assessore
Salvatore Barbagallo

Calendario Venatorio 2024-25 : Il TAR Palermo boccia per la seconda volta il ricorso delle Associazioni Ambientaliste.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Calendario Venatorio 2024/25:  il TAR respinge l’istanza cautelare formulata dalle Associazioni Ambientaliste volta ad ottenere la totale sospensione dell’attività venatoria

Con ordinanza cautelare resa all’esito dell’udienza celebratasi Mercoledì 25 settembre u.s., il TAR Sicilia – Palermo, Sezione III, con ordinanza n.522/2024, ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata dalle Associazioni Ambientaliste.

La netta bocciatura delle argomentazioni delle Associazioni Ambientaliste giunge a pochi giorni di distanza dall’adozione del decreto presidenziale con cui il Presidente della terza sezione ha rigettato la richiesta di misura cautelare Monocratica, con la quale era stata chiesta l’immediata sospensione dell’attività venatoria.

Grande soddisfazione per i legali della F.I.D.C., Avv.ti  Accursio Gagliano e Accursio Augello, per la decisione adottata dal Collegio, che ha condiviso le eccezioni sollevate dai due legali circa l’infondatezza della richiesta cautelare formulata dalle Associazioni Ambientaliste.

I legali della F.I.D.C. sono stati affiancati dallo staff di esperti dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistico e Agro-Ambientali di Federcaccia, che hanno fornito validi strumenti tecnici per controbattere alle argomentazioni “pretestuose” poste a fondamento della richiesta di sospensiva formulata dalle Associazioni Ambientaliste.

Si auspica il rigetto anche nel merito del ricorso proposto dalle Associazioni Ambientaliste la cui udienza pubblica è stata fissata per il giorno 4 dicembre 2024.

Racalmuto, 27 Settembre 2024

Il Presidente

Giuseppe La Russa

 

Scongiurato il blocco del Calendario Venatorio 2024/25: si continua ad andare a Caccia.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Il TAR Palermo in data 10.09.24 ha emesso Decreto in merito all’impugnativa proposta da parte delle associazioni ambientaliste che avevano chiesto la sospensione dell’attività venatoria.

Il presidente della terza sezione del TAR Palermo, condividendo le eccezioni sollevate dalla nostra associazione, ha ritenuto legittima l’apertura al 15 settembre ed ha fissato l’udienza camerale per il giorno 25 settembre 2024.

Un ringraziamento va fatto ai nostri due legali Accursio Gagliano ed Accursio Augello, al sempre disponibile Presidente Nazionale Massimo Buconi ed allo staff di esperti dell’Ufficio Studi e Ricerche Faunistiche e Agro-Ambientali che rilevante aiuto hanno dato con il loro certosino lavoro dettato ormai da tanta esperienza acquisita nel tempo.

Racalmuto,11/09/2024

                                                                              Il Presidente

                                                                        Giuseppe La Russa

LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE HANNO IMPUGNATO IL CALENDARIO VENATORIO 2024-25

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Le associazioni ambientaliste con ricorso depositato in data 06/09/24, innanzi al TAR Sicilia Palermo, RG 1203/24, hanno impugnato il calendario venatorio relativo al corrente anno, lamentando, ancora una volta, una asserita violazione del principio di precauzione.

In particolare, le associazioni ambientaliste ritengono illegittimo il C.V. nella misura in cui ha previsto la possibilità di esercitare l’attività venatoria, nonostante la crisi determinata dal periodo di siccità che ha colpito alcune aree della Regione, anche in alcune giornate in preapertura.

Il Consiglio Regionale della Federazione Italiana della Caccia ha già conferito mandato ai legali Accursio Gagliano e Accursio Augello, i quali saranno coadiuvati dal nostro staff di esperti dell’Ufficio Nazionale Avifauna, affinché predispongano le dovute difese a tutela dei cacciatori siciliani.

Auspichiamo l’adozione da parte del TAR Sicilia – Palermo – di un provvedimento di rigetto delle richieste formulate dalle associazioni ambientaliste perché infondate e pretestuose.

Vi terremo aggiornati sullo svolgimento del giudizio.

Racalmuto,08/09/2024

Il Presidente

Giuseppe La Russa

FEDERCACCIA SICILIA: PRESENTATO CON SUCCESSO IL “PROGETTO LEPRE”

Organizzato dalla Federazione Italiana della Caccia della Sicilia, promotrice del progetto, insieme a Regione Siciliana e al Laboratorio di Zoologia applicata dell’Università di Palermo, lo scorso 12 luglio si è tenuto presso i locali dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura di Palermo il convegno di presentazione del progetto e del volume “Verso il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia: buone pratiche e azioni di monitoraggio”, che raccoglie ben sette anni di notevoli risultati sulla lepre italica raccolte a seguito di monitoraggio e prelievo sperimentale, attualmente il primo e unico lavoro ad oggi che mette a disposizione dati, spesso inediti, sul selvatico in oggetto.
La mattinata di lavoro si è aperta con i saluti introduttivi della dott.ssa Roberta Paci del Dipartimento Sviluppo Rurale e Territorio della Regione Siciliana, che ringraziando per l’organizzazione di un momento così importante di studio e confronto, ha sottolineato l’importanza dei cacciatori per la loro conoscenza e presenza sul territorio, elementi fondamentali anche per le Amministrazioni pubbliche.
A seguire, sono intervenuti il Presidente regionale di Federcaccia Sicilia Giuseppe La Russa – che integrando l’intervento della dottoressa Paci ha in via preliminare ripercorso le tappe dei sette anni trascorsi, sottolineando in particolare i corsi effettuati che hanno abilitato ben 152 cacciatori siciliani alle operazioni di monitoraggio in 15 A.T.C., utili anche per l’acquisizione di dati di abbondanza del coniglio e delle volpi – e il Dottor Francesco Riga, Tecnologo Dirigente ISPRA.
Davanti a una sala affollata, interessata e attenta, si è aperta poi la sessione tecnica moderata dal Dottor Michele Sorrenti, Coordinatore scientifico dell’Ufficio Studi e Ricerche di Federcaccia Nazionale, che ha ben introdotto l’argomento e le motivazioni che hanno spinto Federcaccia a voler intraprendere in Sicilia questo Progetto di studio sulla lepre italica, specie d’interesse conservazionistico e venatorio.
Nei loro interventi, il Professor Mario Lo Valvo dell’Università di Palermo e il tecnico faunistico Valter Trocchi dell’Ufficio Studi e Ricerche Federcaccia hanno esposto in modo puntuale tutta la parte scientifica riassunta anche nel volume conclusivo, soffermandosi sull’importanza di aver acquisito grazie al Progetto una serie di informazioni prima sconosciute e sottolineando come lo studio – pur richiedendo ulteriori periodi di lavoro e ricerca – ha dimostrato una presenza migliorata di lepri rispetto al passato, con una popolazione che in atto può essere considerata stabile.
I lavori sono proseguiti con gli interventi dell’Ing. Giuseppe Giannini di XValue srl e del Dott. Tramontana sull’utilizzo del supporto informatico per il monitoraggio e il prelievo controllato, utilizzato a sostegno degli studi.
Sul “valore aggiunto” del Progetto, ovvero il monitoraggio sanitario e la raccolta di nuovi dati, hanno portato il loro contributo la Dott.ssa Tiziana Trogu e la Dott.ssa Elisa Rossini, entrambe di IZSLER – Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia, trattando rispettivamente della sifilide dei Lagomorfi e della Mixomatosi nella lepre italica; il Dott. Antonio Lavazza, che ha inquadrato in generale l’importanza dell’aspetto sanitario nel monitoraggio della fauna selvatica; il Prof. Fabio Macchioni dell’Università di Pisa, e la Dott.ssa Giorgia Romeo della Regione Toscana, in merito allo studio parassitologico della lepre italica.
Durante il Convegno ha portato i suoi saluti e quelli del Sottosegretario, l’Avv. Ettore De Conciliis, capo segreteria del Sottosegretario di Stato Sen. Claudio Barbaro del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. De Conciliis ha espresso in particolare stima per il progetto realizzato e apprezzamento per l’impegno e la collaborazione dei cacciatori, affermando che il risultato della ricerca deve diventare patrimonio delle Pubbliche amministrazioni. Ha inoltre espresso un ringraziamento particolare a Federcaccia per l’ottimo lavoro svolto al fianco e in collaborazione con le Istituzioni.
Anche L’On.le Giuseppe Bica, presente all’evento, è intervenuto complimentandosi per la lodevole l’iniziativa auspicando che in futuro la collaborazione con la Regione possa proseguire sviluppando anche altri progetti di studio su selvatici di interesse scientifico e venatorio.
Al termine della sessione di lavoro, ha preso la parola il Presidente nazionale di Federcaccia Massimo Buconi, che ha voluto essere presente in prima persona a Palermo in occasione di questo importante momento di confronto, accompagnato dal responsabile della Comunicazione Marco Ramanzini.
Torno a complimentarmi – ha esordito il Presidente nazionale – come ho avuto modo di fare in più occasioni in questi anni, per questo progetto e per il lavoro fin qui svolto, una delle tappe fondamentali del percorso di studio e ricerca in collaborazione con Enti di ricerca e Istituzioni che Federazione Italiana della Caccia ha intrapreso con il suo Ufficio Studi e Ricerche. Voglio quindi ringraziare sinceramente tutti i tecnici e gli studiosi che se ne sono occupati, il Consiglio Regionale di FIdC Sicilia e tuti gli altri attori coinvolti e che abbiamo visto stamani qui rappresentati nel corso degli interventi, interessantissimi, cui abbiamo assistito.
Federcaccia – ha proseguito – non ha la pretesa di sostituirsi a nessuno, men che mai alle Istituzioni e agli Enti scientifici dello Stato, ma se da questi non viene assolta questa funzione o viene fatto in modo non soddisfacente fornendo studi, dati e ricerche su specie a vario titolo di nostro – e per nostro intendo il mondo venatorio – interesse, questa funzione ci sentiamo in dovere di assolverla noi, esercitando una sorta di “supplenza”, più o meno riconosciuta. Siamo impegnati in tantissimi studi, da anatidi a beccaccia, tordi e molto altro: questo della lepre, per quanto di nicchia, ha un ruolo di rilievo importante per il suo approccio tecnico scientifico e non solo passionale.
Non posso che esprimere compiacimento e ringraziare quelle Istituzioni che scelgono di rivolgersi ai cacciatori al fine di indirizzare appunto questa nostra grande passione per ottenere risultati utili a tutti: alla scienza, alla società, alle specie studiate e, perché no, alla caccia stessa” ha concluso il Presidente Buconi.
Ringrazio quindi tutti i cacciatori che si sono impegnati nel Progetto, l’Università di Palermo e la Regione Siciliana, garantendo la disponibilità e la presenza di Federcaccia sia in questo che su altri progetti futuri”.

 

LETTERA INVIATA AL PRESIDENTE SENATORE SCHIFANI SUL CALENDARIO VENATORIO REGIONE SICILIA 2024-25

 

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Oggetto: calendario venatorio Regione Sicilia 2024-25.

 

Egregio Presidente della Regione Sicilia, Senatore Renato Schifani

n.q. di Assessore all’Agricoltura allo Sviluppo

Rurale e alla Pesca Mediterranea

PALERMO

La scrivente Associazione ha ricevuto in data 5 luglio 2024 la nota 63007 del Dipartimento Sviluppo Rurale, con la quale si chiede la modifica della bozza di Calendario Venatorio 2024 -25 approvato all’unanimità il giorno 24 giugno 2024 nel Comitato Tecnico Regionale Faunistico Venatorio. La modifica richiesta riguarda in particolare le date di chiusura della caccia ai turdidi e a tutti gli uccelli acquatici, anticipando rispettivamente al 9 gennaio e al 20 gennaio la fine della stagione, sottraendo quindi 20 giorni per i turdidi e 10 per gli acquatici rispetto alla chiusura prevista al 30 nella seduta di Comitato sopra citata.

La nostra Associazione ha già scritto al Dipartimento comunicando il proprio parere negativo sulle modifiche, tuttavia, ci permettiamo di farle presenti le seguenti motivazioni, che a nostro avviso consentono di mantenere la data del 30 gennaio come termine della stagione di caccia alle specie sopra citate.

  • Nella delibera di quest’anno sono presenti dati e pubblicazioni nuove, che non erano presenti l’anno scorso, che dimostrano l’assenza di migrazione prenuziale in gennaio, anche riferite all’areale siciliano.

 

  • Sempre da quest’anno vi è la novità importante del parere del Comitato Tecnico Nazionale Faunistico Venatorio, che si distingue da quello dell’ISPRA avendo dato parere favorevole alla data del 30 gennaio per la chiusura della stagione, legittimando l’applicazione dei paragrafi 2.7.2, 2.7.9, 2.7.3 e 2.7.10 della Guida UE alla disciplina della Caccia.

 

  • Questo organo consultivo è presieduto dal Ministro dell’Agricoltura (o suo delegato), per questo il parere espresso assume un valore importante e collegiale che rafforza le decisioni delle Regioni Italiane.

 

Queste due nuove condizioni possono indurre il TAR Palermo a una valutazione diversa da quella degli anni scorsi, considerando che il parere ISPRA non è vincolante per l’Amministrazione.

Inoltre, le Regioni vicine alla Sicilia, come la Calabria, la Puglia e la Sardegna hanno calendari che prevedono la data di chiusura per i turdidi e gli acquatici al 30 gennaio e negli anni scorsi hanno vinto i ricorsi sul punto, grazie alle motivazioni inserite.

Questo supporta il fatto che le decisioni del TAR non costituiscono un dogma, ma possono cambiare in relazione alla forza delle argomentazioni presenti in delibera, come detto quest’anno più forti rispetto alla stagione scorsa.

Ci permettiamo inoltre di fare presente che i regolamenti e le decisioni, incluse quelle dei calendari venatori, sono responsabilità diretta delle Regioni Italiane, e quello che è stato deciso dal TAR in un anno non deve influenzare le scelte degli anni successivi, del resto i calendari venatori sono emanati annualmente, proprio per adeguare le scelte alle realtà mutevoli della fauna e della biodiversità.

Le chiediamo per questo di mantenere la bozza di Calendario Venatorio della Regione Sicilia 2024-25 come da documento approvato nella seduta del Comitato Regionale del 24 giugno scorso, quindi con le chiusure al 30 gennaio per i turdidi e gli uccelli acquatici.

Per qualsiasi chiarimento Le fosse necessario, Federcaccia Sicilia, con il supporto dell’Ufficio Studi e Ricerche Nazionale, resta disponibile ad un confronto con Lei e con gli uffici regionali.

Grazie per la Sua attenzione.

I più cordiali saluti

Il Presidente

Giuseppe La Russa

 

Racalmuto,17 Luglio 2024

 

 

 

 

VENERDI’ 12 LUGLIO SI TERRA’ AL DIPARTIMENTO AGRICOLTURA DELL’ASSESSORATO REGIONALE ALL’AGRICOLTURA UN CONVEGNO SULLA LEPRE ITALICA.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Sarà presentata venerdì 12 luglio 2024 a Palermo, presso la sede del Dipartimento Agricoltura dell’Assessorato regionale all’Agricoltura (Viale Regione Sicilia n. 2771) la relazione conclusiva del Progetto “Verso il prelievo venatorio sostenibile della Lepre italica (Lepus corsicanus) in Sicilia: buone pratiche e azioni di monitoraggio” promosso dalla Federazione Italiana della caccia (Consiglio regionale della Sicilia).

LO STUDIO

La Lepre italica Lepus corsicanus De Winton, 1898 è una specie endemica diffusa nell’Italia centro-meridionale e in Sicilia. In Corsica la specie è stata introdotta in periodo storico e all’Isola d’Elba è stata reintrodotta in tempi recenti. In Sicilia, la Lepre italica è una specie d’interesse conservazionistico e venatorio. La comprensione della dinamica delle popolazioni è cruciale per una loro efficace gestione e conservazione.

Dal 2017 al 2023 la Federazione Italiana della Caccia ha promosso un progetto di monitoraggio in Sicilia. Il monitoraggio è stato realizzato applicando la tecnica dello spot-light census, un metodo relativamente semplice ed economicamente vantaggioso, adatto per essere applicato da volontari adeguatamente formati, su larga scala e per lunghi periodi (Sliwinski et al., 2021)

In media sono stati monitorati 39 transetti (percorsi) campione all’anno (min. 27 – max. 76), di 7,28 km a transetto (±4,83) per complessivi 287,22 km all’anno (min. 179,80 – max. 551,94). Abbiamo calcolato l’indice chilometrico di abbondanza (IKA) considerando le lepri illuminate in una singola fascia di circa 100 m a lato del transetto.

Materiali e metodi

152 volontari (prevalentemente cacciatori) sono stati formati alle attività di monitoraggio. Le attività hanno progressivamente interessato 15 dei 18 ATC siciliani e sono stati realizzati alla fine dell’estate. In media sono stati monitorati 39 transetti (percorsi) campione all’anno (min. 27 – max. 76), di 7,28 km a transetto (±4,83) per complessivi 287,22 km all’anno (min. 179,80 – max. 551,94). Abbiamo calcolato l’indice chilometrico di abbondanza (IKA) considerando le lepri illuminate in una singola fascia di circa 100 m a lato del transetto.

Conclusioni

L’abbondanza relativa media delle popolazioni di Lepre italica in Sicilia è migliorata rispetto ai valori ottenuti in passato. Nel 1997 Trocchi e coll. (1998), utilizzando la stessa metodologia su un totale di 236,75 km di transetti nei territori dell’Isola aperti alla caccia, avevano ottenuto un IKA medio di 0,36 capi/km (± 0,28 s.d.).

Nell’Isola, la Lepre italica è ampiamente diffusa e l’abbondanza delle popolazioni si può ritenere attualmente stabile. Si osservano differenze di abbondanza delle popolazioni, che evidentemente rispecchiano condizioni ecologiche locali e fluttuazioni demografiche tipiche dei Lagomorfi. Sarebbe interessante valutare le interazioni ecologiche con le popolazioni di Coniglio selvatico (Oryctolaguscuniculus) presenti sull’Isola. I nostri risultati mostrano che i dati di monitoraggio ottenuti con il contributo di personale volontario formato possono essere affidabili, se le attività sono attuate e condotte in modo scientificamente standardizzato. Considerata l’importanza ecologica della Lepre italica, si ritiene necessario continuare nel tempo le attività di monitoraggio su scala regionale. Ciò consentirà di acquisire ulteriori dati importanti per definire una strategia di gestione della specie finalizzata alla sua conservazione.

 PROGRAMMA

9:00 – 9:30 | Registrazione

Moderatore: Dott. Michele Sorrenti, Coordinatore Scientifico Ufficio Studi e Ricerche FIdC.

12 uglio 2024, Palermo (Regione Siciliana – Viale Regione Siciliana n. 2771)

9:30 – 10:00 | Introduzione, saluti

Dott. Fulvio Bellomo, Dott.ssa Roberta Paci, Dipartimento Sviluppo Rurale e Territ., Regione Siciliana

Pres. regionale FIDC Sicilia Giuseppe La Russa

Dott. Francesco Riga, Tecnologo Dirigente ISPRA

10:00 – 11:00 | Il Progetto “Lepre italica”: obiettivi, risultati e prospettive

Prof. Mario Lo Valvo, UNIPA: la Lepre italica, una specie da conservare e gestire in modo sostenibile

Tec. f. Valter Trocchi, FIdC: un percorso paziente verso il prelievo sostenibile della Lepre italica – Sintesi dei risultati del Progetto

Ing. Giuseppe Giannini, XValue Srl/Dott. Daniel Tramontana, FIdC: il supporto informatico per il monitoraggio e il prelievo controllato

11:00 – 11:15 | Coffee Break

11:15 – 12:00 | Il valore aggiunto del Progetto: monitoraggio sanitario e nuove conoscenze

Dott.ssa Tiziana Trogu, IZSLER: la Sifilide dei Lagomorfi

Dott.ssa Elisa Rossini, IZSLER: Mixomatosi nella Lepre italica: caso isolato o patologia emergente?

Prof. Fabio Macchioni, UNIPI/Dott.ssa Giorgia Romeo, Funzionario Regione Toscana: lo studio parassitologico su Lepre italica

12:00 – 12:45 | Interventi dei partecipanti e discussione: quale insegnamento e quale futuro

12.45 – 13.30 | Conclusione dei lavori: Presidente nazionale FIdC Massimo Buconi

È previsto l’intervento del Sen. Claudio Barbaro, Sottosegretario di Stato al Ministero

dell’ambiente e della sicurezza energetica, e della Dott.ssa Maria Siclari, Direttore Generale di ISPRA.

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Presidente Regionale FIDC Sicilia

Giuseppe La Russa

Info: 335.8288973

A BIANCAVILLA (CT) PRESENTATO IL LIBRO“CACCIA A PALLLA, CALIBRI ARMI E BALISTICA”.

SEZIONE PROVINCIALE DI CATANIA

           Settore Comunicazione

Con una cerimonia ufficiale, presso i locali della Sezione Comunale Federcaccia di Biancavilla, è stato presentato da parte del Dott. Salvatore Minutoli, Perito Balistico iscritto presso il Tribunale di Catania e socio di Federcaccia, il libro “Caccia a Palla, Calibri Armi e Balistica”.

A fare gli onori di casa è stato Giuseppe Scandurra, Presidente della Sezione FIdC di Biancavilla, accompagnato dalla Guardia Antonino Galvagno.

Il Dott. Minutoli, autore del libro, ha narrato ai soci intervenuti che è stato il desiderio di condividere le proprie conoscenze e la passione con altri appassionati di caccia il motore che lo ha spinto a scrivere il libro; pertanto “ Caccia a palla, calibri, armi e balistica” vuole essere una guida per tutti coloro che desiderano avvicinarsi a questa disciplina o perfezionarne la tecnica.

Nelle 522 pagine del libro, vengono affrontati gli aspetti della caccia a palla, dalla scelta del giusto calibro e dell’arma più adatta alle proprie esigenze, fino alle nozioni teoriche e pratiche della balistica. Ampio spazio è dedicato anche alla sicurezza in fase di caccia, con l’obiettivo di sensibilizzare i lettori sull’importanza di un approccio responsabile e consapevole.

Durante il dibattito con i presenti, il Dott. Minutoli, ha raccontato che la propria passione per la caccia è nata sin da giovane, quando, accompagnando il padre durante le sue battute venatorie il fascino per la natura, l’adrenalina del tiro ed il rispetto per la selvaggina si sono intrecciati in lui dando vita a un interesse profondo per questa disciplina.

Nel corso degli anni, il suo interesse si è trasformato in un’autentica passione che lo ha spinto ad approfondire ogni aspetto della caccia: dai calibri più adatti alle diverse tipologie di selvaggina, alle caratteristiche tecniche delle armi, fino ai principi basilari della balistica, diventando Perito Balistico iscritto presso il Tribunale.

La lettura del libro, acquistabile sui principali siti di vendita online, vuole essere un invito a tutti gli appassionati di caccia a palla al fine di intraprendere un viaggio alla scoperta di questa affascinante disciplina. Un viaggio che richiede passione, dedizione e un profondo rispetto per la natura e la selvaggina. A congratularsi con il Dott. Minutoli per la pubblicazione è Nello Di Bella, Presidente Provinciale di Federcaccia Catania, augurandogli una brillante carriera all’interno della nostra Federazione.

Giuseppe Scandurra – Direttore Responsabile Settore Comunicazione

DISPUTATA A VALLEDOLMO (PA) GARA CINOFILA A SCOPO BENEFICO CONTRO LA LOTTA DEI TUMORI E LEUCEMIE DELL’INFANZIA

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Domenica 15 Giugno 2024 si è disputata presso la agro-venatoria Chiusa del Falconiere, Valledolmo (PA), il 21* Trofeo di una gara cinofila a scopo benefico contro la lotta dei tumori e delle leucemie dell’infanzia.

Detta manifestazione è stata ancora una volta organizzata impeccabilmente da Antonio Tomaio il quale ha avuto la capacità di distribuire premi oltre che per i vincitori dei quattro campi anche per tutti i partecipanti.

Alla manifestazione erano presenti il Presidente dell’Unità operativa della ASLTI assieme ad una ampia delegazione del direttivo, alcuni Presidenti Regionali e Provinciali di Associazioni Venatorie, l’ENCI Sicilia, il Circolo “la Lepre nera” di Caccamo e, sebbene un po’ distante, è stato molto vicino il Consiglio Regionale di Federcaccia Toscana.

Ovviamente la gara ha ottenuto grande successo di partecipanti in quanto era ben noto che il ricavato della suddetta manifestazione doveva essere devoluto al reparto all’Associazione Siciliana Leucemie e Tumori Infantili presso l’Unità operativa di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Civico di Palermo al quale sono andate quest’anno € 1.520,00.

Antonio Tomaio ha dimostrato ancora una volta di essere dotato di grande altruismo e bontà d’animo e la speranza di tutti noi è che questa manifestazione possa andare ancora avanti con lo stesso spirito e le stesse finalità fino ad oggi dimostrate.

ORGANIZZATO DA FEDERCACCIA CATANIA IL 4° TROFEO DELL’ETNA

SEZIONE PROVINCIALE DI CATANIA

Con una Gara di caccia pratica su quaglie, si è disputato presso la ZAC “Lo Sparviero” di Ramacca, il 4° Trofeo dell’Etna Federcaccia Catania.

A darsi appuntamento sui campi di gara, la scorsa Domenica 9 Giugno 2024 alle ore 6,00, sono stati diversi appassionati appartenenti al mondo venatorio provenienti da diverse parti della Sicilia. A fare gli onori di casa è stato Nello Di Bella, Presidente Provinciale di Federcaccia Catania, affiancato da Giuseppe Scandurra, Direttore Responsabile delle Attività Sportive di Federcaccia Provinciale Catania e da Rebecca D’Antoni Referente Regionale del Coordinamento Cacciatrici Federcaccia.

Giornata intensa ed appassionante per tutti i partecipanti che hanno accolto favorevolmente la manifestazione. A salire sul podio sono stati: per il campo “A” Motta Giuseppe I° Classificato, Nicolosi Antonino II° Classificato, Trovato Stefano III° Classificato; per il campo “B” si Classifica al I° posto Di Prima Federico, al II° posto Pappalardo Carmelo, ed al III° posto Longo Vito. Al Barrage si classifica I° Federico Di Prima.

In occasione di questa giornata la Sezione Provinciale FIDC di Catania ha riservato un momento ai bambini, appassionati cinofili in erba, la maggior parte figli dei partecipanti alla gara. Il momento a loro dedicato è stato una mini-prova senza abbattimento del selvatico dove dieci bambini, di età tra i 6 ed i 15 anni, hanno condotto i loro ausiliari. A valutare la mini-prova è stato Rosario Pavone aspirante Giudice Federale FIDC. Con dei gadget messi a disposizione dal Coordinamento Nazionale Cacciatrici Federcaccia e dalla Sezione Provinciale FIDC di Catania, la Referente Regionale delle Cacciatrici Federcaccia, Rebecca D’Antoni, ha provveduto a premiare tutti i bambini.

Giuseppe Scandurra Direttore Responsabile Settore Comunicazione

 

Consiglio Regionale Federcaccia Sicilia con la Presenza del Presidente Nazionale Massimo Buconi

 

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA

Settore Comunicazione

Si è riunito a Catania il 31 Maggio u.s. il Consiglio Regionale Federcaccia Sicilia che ha visto la prestigiosa presenza del Presidente Nazionale di Federcaccia Massimo Buconi, che, a meno di un mese dalla sua rielezione, ha scelto la Sicilia per la sua prima uscita in visita ufficiale. Ad accogliere il Presidente Buconi è stato Giuseppe La Russa, Presidente Regionale di Federcaccia Sicilia, accompagnato dai Presidenti delle Sezioni Provinciali e dalla Referente Regionale del Coordinamento Cacciatrici Federcaccia Rebecca D’Antoni. Nella sala conferenze dell’International Airport Hotel di Catania, il Consiglio Regionale ha potuto affrontare le diverse tematiche inerenti il mondo venatorio. Il Presidente Buconi, con cordialità, ha soprinteso i lavori del Consiglio Regionale dando degli input propositivi di lavoro che sono stati subito recepiti e che vedranno il Consiglio Regionale, sotto la direzione del Presidente Regionale Giuseppe La Russa, impegnato in prima linea sul progetto Lepre Italica e sul Censimento del Coniglio Selvatico. Altro importante argomento trattato è stato quello della campagna di tesseramento 2024/2025, evidenziando che Federcaccia offre un’ampia scelta di servizi associativi e assicurativi per ogni esigenza, in quanto ha una delle migliori polizze assicurative. Inoltre, il Presidente Buconi ha informato il Consiglio Regionale circa la trattazione, in contemporanea presso il Comitato Faunistico Venatorio Nazionale, del Calendario Venatorio della Regione Sicilia. Il Presidente Buconi, soddisfatto per la lineare conduzione dei lavori, ha ringraziato il Presidente Regionale La Russa e tutti gli intervenuti, rassicurando i presenti che non mancherà mai da parte di Federcaccia Nazionale il supporto e l’attenzione alle tematiche che verranno messe in atto in Sicilia da Federcaccia.

Il Presidente Regionale La Russa ha espresso un cordiale ringraziamento al Presidente Buconi, per l’attenzione rivolta alla Sicilia, assicurando che il Consiglio Regionale lavorerà in modo attento e scrupoloso su tutti gli argomenti che lo vedranno impegnato in prima linea nell’interesse di Federcaccia e del mondo venatorio. I ringraziamenti di entrambi i Presidenti, Nazionale e Regionale, non sono mancati nei confronti di Federcaccia Catania che ha curato l’organizzazione di detto evento nel proprio territorio provinciale.

Giuseppe Scandurra

Direttore Responsabile Settore Comunicazione

SEZIONE PROVINCIALE DI CATANIA – 2° TROFEO DI TIRO AL PIATTELLO SU PERCORSO DI CACCIA

SEZIONE PROVINCIALE DI CATANIA

Con una Gara di tiro al piattello su percorso caccia il comitato dei festeggiamenti in onore a San Giovanni Battista, i Federcacciatori afferenti alla Sezione di San Giovanni Montebello – Frazione di Giarre (CT) -, e gli appassionati di caccia e tiro in generale, si sono dati appuntamento sabato 25 e domenica 26 maggio u.s. presso il TAV I. e G. Interdonato di Nizza di Sicilia (ME). Ad accogliere i partecipanti è stato Orazio Patanè che ha curato l’organizzazione dell’evento sportivo. Giornate intense ed appassionanti per tutti i partecipanti, a salire sul podio sono stati : I° Cannavò Stefano, II° D’Agostino Daniele, III° Triscari Vincenzo, per il comitato dei festeggiamenti di San Giovanni Battista, mentre per i Federcacciatori di San Giovanni Montebello il podio se lo sono aggiudicato: I° Pennisi Matteo, II° Giovanni Emmanuele, III° Mangano Carmelo, per la categoria Junior il I° posto va a Giuseppe Fiume, mentre a conquistare il I° posto per la categoria Lady è Alessia Mostaccio, a seguire la categoria Veterani con Vito Finocchiaro classificatosi I° e Salvatore Tropea II°, per la categoria Master il podio va a Ignazio Sanneris I° e Giuseppe Signorello II°. Per il piccolo calibro 410 il podio spetta a Giovanni Emmanuele classificatisi I°, seguito da Michele Greco II° e Giuseppe Signorello III°. Al Barrage finale l’assegnazione del fucile va a Giuseppe Spanò con il risultato di 22 su 25 + 8. Presente alla premiazione il Presidente Provinciale di Federcaccia Catania Nello Di Bella, che, oltre a congratularsi con tutti i partecipanti, ha conferito il trofeo offerto da Federcaccia Provinciale Catania al I° Classificato per la categoria Federcacciatori di San Giovanni Montebello.

Giuseppe Scandurra Direttore Responsabile Settore Comunicazione

DISPUTATA A RAMACCA (CT) LA SEMIFINALE REGIONALE DEL 56° TROFEO S. UBERTO A SQUADRE

Sezione Provinciale di Catania

Setore Comunicazione

56° Campionato Italiano “S. Uberto” a Squadre – Semifinale Regionale Sicilia.

Con una Gara di caccia pratica su quaglie presso la ZAC “Lo Sparviero”, di Ramacca, sì è disputata la Semifinale Regionale Sicilia del 56° Campionato Italiano S. Uberto a Squadre.
A darsi appuntamento sui campi di gara, la scorsa Domenica 21 Aprile 2024, sono state le diverse squadre provenienti da diverse parti della Sicilia. Ad accogliere i partecipanti è stato Giuseppe La Russa, Presidente Regionale Federcaccia Sicilia, affiancato da Nello Di Bella, Presidente Provinciale Federcaccia Catania. Giornata intensa ed entusiasmante per tutti i partecipanti, che con spirito di lealtà hanno preso parte alle attività agonistiche. Ad operazioni concluse e prima di procedere alla premiazione, per volere del Presidente Regionale Giuseppe La Russa, è stato osservato un minuto di silenzio poi sfociato in un lungo applauso in ricordo delle doti umane del compianto Sig. Carmelo Consoli, già Dirigente Provinciale di Federcaccia Catania e componente del Collegio dei Probiviri di Federcaccia Sicilia, venuto a mancare qualche giorno prima. Sul podio si sono posizionate le squadre: 1° posto Messina composta da: Chillemi, La Fauci, Sanò e Venuti; 2° posto Agrigento composta da: Marciante, Marchese, Spuches, Stagno; 3° posto Palermo composta da: Belmonte, Mazzola, Plances, Rusticano. A giudicare la prova i Giudici Francesco Albana e Giuseppe Bellavia, coordinati dal delegato Carmelo Sugamele. A garantire il servizio di Vigilanza le Guardie Francesco Bucolo e Salvatore Scalia afferenti alla Sezione Provinciale di Catania. Presente alla manifestazione anche il Direttore Responsabile delle Attività Sportive di Federcaccia Catania, Giuseppe Scandurra accompagnato da Antonio Rao Vice Presidente della sezione Comunale di Biancavilla.
Il Presidente Provinciale di Federcaccia Messina, Franco Perdichizzi, soddisfatto per l’ottimo risultato ottenuto si è complimentato con la squadra che, per il secondo anno consecutivo, ha ottenuto lo scranno più alto del podio garantendosi l’accesso alla finale Nazionale. A ringraziare tutti gli intervenuti sono stati Giuseppe La Russa e Nello Di Bella, rispettivamente Presidente Regionale Sicilia e Provinciale Catania, che hanno dato appuntamento alle prossime manifestazioni

Giuseppe Scandurra

Direttore Responsabile settore Comunicazione

FIDC ZANCLE – CONSEGNATA TARGA RICORDO AL DISTINTO CACCIATORE SIG. GIOVANNI DI DIO

 

Federazione Italiana della Caccia Sezione Provinciale Zancle con il Direttivo Provinciale rappresentato dal Presidente Francesco Orlando, hanno consegnato  presso la sede Federcaccia Zancle a Messina una targa ricordo al “Distinto Cacciatore”. Si tratta del Sig. Giovanni Di Dio, da Novara di Sicilia (Me) classe 1939, storico cacciatore, che è stato premiato, per le sue qualità di cacciatore esperto, – appassionato cacciatore che sin dalla più giovane età, titolare di licenza di caccia ormai da più di 68 anni, impegnato a vivere e a diffondere la pratica di una caccia, fatta di forti tradizioni culturali. Il Sig. Giovanni Di Dio nel corso della premiazione ha manifestato il suo impegno fatto di passione, e profondo amore per la caccia, le sue tradizioni e i suoi valori più alti. Continuando ha dichiarato ”E’ un piacere ed un onore essere qui : ringrazio tutti coloro che hanno deciso di conferirmi questo riconoscimento che ho accettato da vecchio cacciatore, anche perché un premio dato da Federazione Italiana della Caccia, è un riconoscimento importante per quanto ho fatto durante la mia vita di cacciatore”.