IL TAR PALERMO RIGETTA IL RICORSO ANTICACCIA

Con Decreto del 24 agosto il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia (Sezione Terza) si è pronunciato in merito al ricorso proposto da Wwf Italia, Legambiente Sicilia, Lipu, Enpa, Lndc Animal Protection e Lac per l’annullamento del calendario venatorio regionale.

Visti gli atti, il Tar ha deciso di rigettare la richiesta di sospensione cautelare fissando la trattazione del ricorso animalista nella camera di consiglio del 18 settembre 2023.

“Per molti versi una sentenza storica – ha commentato il presidente regionale di Federcaccia Sicilia Giuseppe La Russa – Colombaccio e tortora avevano avuto il parere positivo di Ispra e per questo la decisione appare una logica conseguenza. Per la tortora in particolare, la Regione ha provveduto per tempo alla rendicontazione in tempo reale del prelievo in accordo col piano di gestione nazionale, per il quale FIdC ha avuto un ruolo determinante nell’approvazione. Questo significa per i cacciatori siciliani la possibilità di andare a caccia in preapertura come previsto dal C.V. del 26 giugno scorso e di fare l’apertura generale il 17 settembre. Nel frattempo, prima del 2 settembre, l’Assessore pubblicherà il D.A. per il coniglio”.

PRESENTATO AL TAR PALERMO IL RICORSO CONTRO IL CALENDARIO VENATORIO 2023/24.

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

In data 21 Agosto 2023 è stato presentato al TAR Palermo, da parte di alcune Associazioni Ambientaliste, il ricorso contro il Calendario Venatorio 2023/24.

Il Presidente del Tribunale Amministrativo Regionale emetterà, entro i prossimi giorni, l’Ordinanza che deciderà sulla richiesta di sospensiva degli effetti del Calendario Venatorio impugnato.

Operazione “Dirillo” – Le Guardie di Federcaccia Catania operano un sequestro di attrezzature per la cattura illegale di fauna ittica.

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA
Guardie Ittiche – Venatorie – Ambientali

Il Responsabile

Si è svolta lo scorso Venerdì 11.08.2023, a seguito di un servizio di vigilanza Ittica e Venatoria condotta dalle Guardie di Federcaccia Catania, nell’area Sud Calatino della Città Metropolitana di Catania, un’ operazione di sequestro di attrezzatura per la cattura illegale di fauna ittica. Sui luoghi, ed esattamente in presso il Lago Dirillo in territorio del Comune di Licodia Eubea, sono state rinvenute delle nasse e/o mattavelli comunemente utilizzate per la cattura illegale della Fauna Ittica, inoltre, durante le operazioni sono state identificate altrettante persone che erano presenti sui luoghi. Ad operare il sequestro sono state le Guardie Giuseppe Scandurra e Giovanni Politino, le operazioni sono state coordinate e sovrintese da dall’Ispettore Capo Daniela Scuderi del Corpo di Polizia Provinciale della Città Metropolitana di Catania, che coordina l’attività delle Guardie, essendo in costante contatto telefonico con la squadra. Una volta espletate le formalità di rito, le attrezzature sono state sottoposte a sequestro a disposizione delle competenti Autorità. Alle attività di vigilanza hanno preso parte anche le Guardie Salvatore Scalia, Domenico Caruso, Francesco Spinello, Roberto Politino, Salvatore Di Mauro, Antonio Rao, Salvatore Santangelo.

CENSIMENTO DEL CONIGLIO SELVATICO : FEDERCACCIA CATANIA RISPONDE ALL’APPELLO DELLA RIPARTIZIONE E SUPPORTA I TECNICI FAUNISTICI INCARICATI.

 

FEDERCACCIA CATANIA

Nella notte tra il 4 ed il 5 Agosto 2023 il personale di Federcaccia Catania è stato impegnato a supporto dei tecnici faunistici, incaricati dall’Università di Palermo – laboratorio di Zoologia, nell’attività di Censimento del Coniglio Selvatico mediante l’ausilio di fari brandeggianti.
Il territorio interessato, ricadente nella giurisdizione dell’Area Metropolitana di Catania, è stato quello degli ATC CT1 e CT2.
Ad operare nelle ore notturne sono stati Francesco Bucolo, Salvatore Di Mauro, Giuseppe Scandurra, Giovanni Politino, Roberto Politino.
A seguire scrupolosamente le operazioni anche il Presidente Provinciale Nello Di Bella il quale auspica fiducioso che venga emanato, dall’Assessorato Regionale, l’apposito decreto che autorizzi il prelievo del coniglio selvatico per la stagione venatoria ormai alle porte.
L’impegno messo in atto da Federcaccia Catania si inquadra in una logica di collaborazione con le Istituzioni, nonché, a tutela ed in rappresentanza dei propri tesserati e del Cacciatore in generale affinché si possa esercitare l’attività venatoria nel migliore dei modi.
IL PRESIDENTE
CATENO DI BELLA

 

CONVEGNO SULLA CACCIA DEL 13 lUGLIO 2023.

 

  CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Con piacere ho partecipato, assieme a tanti altri colleghi regionali, provinciali e comunali, alla serata dedicata alla Caccia che ha avuto luogo al Gelso Bianco di Catania, giorno 13 Luglio u.s.
Ho ascoltato con attenzione i vari interventi dei relatori e, per ultimo, quello dell’Assessore Sammartino il quale ha toccato le tante criticità in cui versa il mondo venatorio siciliano dimostrando di avere, però, le idee chiare su come affrontarle affinché l’attività venatoria possa diventare un valore aggiunto per la nostra Regione e non un problema come i tanti detrattori vorrebbero.
A tal proposito saremmo ben lieti di discutere con l’Assessore sui risultati di una ricerca sull’importanza dell’attività venatoria in Italia che, su incarico Federcaccia, è stata realizzata da Nomisma e che è stata presentata ufficialmente in una sala del Senato della Repubblica nel mese di Aprile di quest’anno.
Federazione Italiana della Caccia è stata sempre presente e disponibile alla collaborazione con gli Uffici Regionali e con gli Assessori che si sono succeduti:
  • Ha sempre collaborato per la stesura dei Calendari Venatori e per la loro difesa presso i vari Tribunali;
  • Ha realizzato e offerto il progetto sul censimento del coniglio selvatico;
  • Da sei anni porta avanti con successo il progetto sulla Lepre Italica che ha permesso la riapertura della caccia ai cacciatori formati;
  • Da tre anni acquista radiotrasmettitori satellitari e GPS/GSM da applicare alle beccacce per la ricerca coordinata dall’Università di Milano in collaborazione con Federcaccia Nazionale e Amici di Scolopax.
Federcaccia Sicilia giudica favorevolmente l’apertura da parte dell’Assessore Sammartino a tutte le Associazioni Venatorie affinché si realizzi una proficua collaborazione sia per la preparazione dei Calendari Venatori che per tutte le altre problematiche da affrontare riguardanti il mondo dell’attività venatoria. Ci auguriamo che tale disponibilità diventi realtà nelle prossime settimane.

Il Presidente

Giuseppe La Russa

INFORMAZIONI SU APPELLO PENDENTE INNANZI C.G.A. SICILIA PER CALENDARIO VENATORIO 2022/2023.

             

Le scriventi Associazioni informano i propri associati che con avviso del 30.06.2023, il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha fissato l’udienza camerale del 20.07.2023 nel giudizio di appello RG 138/23, volto ad ottenere la riforma della Sentenza 3691 del 20.12.2022, resa dal TAR Sicilia Palermo nel giudizio RG 1077/22.

Al riguardo si informa di avere già dato mandato ai Nostri Legali, i quali con atto di costituzione del 31.03.2023 si sono costituiti nel summenzionato giudizio di appello.

Inoltre, si rappresenta che i Legali, coadiuvati dal Nostro gruppo di esperti, sono al lavoro per redigere una memoria di parte da depositare al CGA in vista dell’udienza del 20.07.2023.  

ANUUMigratoristi       Sebastiano Valfrè                       

F.I.D.C.  Sicilia               Giuseppe La Russa                   

                                                  

 

 

FEDERCACCIA SICILIA HA ORGANIZZATO A RAMACCA (CT) UN CORSO PER GIUDICI FEDERALI.

                                    Federcaccia Sicilia punta alla Formazione dei Giudici Federali

Si è svolto giorno 24 Giugno u.s., presso la ZAC “Lo Sparviero”, di contrada Ficuzza, agro del Comune di Ramacca, un Corso di Formazione per nuovi Giudici Federali Sant’Uberto e cani da ferma rivolto ai Federcacciatori.
Ha avuto luogo, altresì, un Corso di aggiornamento per tutti i Giudici Federali già abilitati.
L’attività formativa voluta da Federcaccia Sicilia, ed articolata in due momenti, ha visto la partecipazione attiva di circa venticinque federcacciatori provenienti da ogni parte della Sicilia, che sono stati accolti dal Presidente Regionale Giuseppe La Russa e dal Presidente Provinciale di Federcaccia Catania Nello Di Bella.
Sono intervenuti alla manifestazione anche i Presidenti delle Sezioni Provinciali Federcaccia di Nuova Siracusa (Giuseppe Misseri), Palermo (Agostino Gatto) e Trapani (Antonino Incammisa).
Il Corso è stato tenuto da Luigi Chiappetta, Coordinatore Nazionale delle attività sportive di Federcaccia.
Gli argomenti trattati sono stati suddivisi in due parti, una teorica e l’altra pratica.
Inizialmente sono stati illustrati ai presenti i due Regolamenti del Trofeo S. Uberto e successivamente sono state spiegate le tecniche di comportamento sui campi nonché tutto l’iter procedurale cui il giudice è tenuto ad osservare prima del giudizio finale.
Detto giudizio dovrà tenere conto della sicurezza, del comportamento nonché dell’educazione venatoria dimostrata dal concorrente nel proprio turno di gara.
Darà anche un giudizio sull’abilità di tiro e sul comportamento dell’ausiliare.
A prestare la propria opera in veste di concorrente, simulando un vero turno di gara, è stato Antonino Nicolosi gestore della Zac “Lo Sparviero” al quale vanno i ringraziamenti per aver messo a disposizione la struttura.
A seguire tutte le fasi del Corso erano presenti le Guardie di Federcaccia Catania con a capo il Direttore Responsabile Giuseppe Scandurra.
Soddisfazione per l’ottima riuscita dell’attività formativa è stata espressa da Giuseppe La Russa che auspica di poter organizzare in futuro altri momenti simili per il costante aggiornamento dei Giudici Federali che, nel frattempo, saranno impegnati nelle varie gare del Trofeo Sant’Uberto.

 

 

DISPUTATA A NOVARA DI SICILIA (ME) LA SEMIFINALE REGIONALE DEL 55° TROFEO S. UBERTO INDIVIDUALE.

             CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA – SEZIONE PROVINCIALE DI MESSINA

Giorno 18 Giugno u.s. si è disputata a Novara di Sicilia (ME), presso la Zona Addestramento Cani “La Quaglia”, la Semifinale Regionale del 55° Trofeo S. Uberto Individuale cui hanno preso parte, nelle varie Categorie, circa trenta concorrenti provenienti da diverse province.
La suddetta Zona, essendo ubicata a circa 800 metri sul livello del mare, si presta tantissimo in questo periodo ad ospitare gare cinofile sia per la gradevole temperatura che permette agli ausiliari di potersi esprimere nel migliore dei modi che per la macchia spontanea ancora verde.
I concorrenti sono stati distribuiti, dopo sorteggio, in due campi di gara e sono stati valutati dai Giudici Federali Carmelo Sugamele e Francesco Albana.
Ultimate le prove si sono stilate le graduatorie dei due campi che hanno dato il seguente risultato:
 CLASSIFICA INDIVIDUALE
CAMPO A   –  Giudice       ALBANA FRANCESCO
1) La Fauci Cosimo
2) Marciante Daniele
3) Giglio Melchiorre
CAMPO B   –  Giudice       SUGAMELE CARMELO
1) Ingargiola Nicola
2) Nicolosi Antonino
3) Genovese Giuseppe
CLASSIFICA VETERANI
 1) Plances Vito
2) Greco Vincenzo
3) Masi Emilio
Successivamente si è proceduto al barrage finale tra La Fauci Cosimo e Ingargiola Nicola, classificatisi al primo posto nei rispettivi campi di gara.
Detta prova finale  ha visto come vincitore il Sig, La Fauci Cosimo, nominato quindi Campione Regionale 2023 per la Categoria Individuale.

DISPUTATO A VALLEDOLMO (PA) IL 20° TROFEO DI CACCIA A SCOPO DI BENEFICIENZA.

Molto partecipata, con circa settanta concorrenti, la 20^ edizione della manifestazione cinofila disputatasi Domenica 4 Giugno a Valledolmo (PA) presso l’Azienda agro Venatoria “Chiusa del Falconiere”.

Antonio Tomaio è ormai famoso per organizzare ogni anno una gara cinofila con il nobile intento di donare all’Associazione Siciliana Leucemie e Tumori dell’infanzia – ODV per l’Ospedale di Palermo il ricavato che quest’anno è stato di €1.840,00.

Oltre ai concorrenti si sono avvicinati alla manifestazione uomini, donne e bambini invogliati dalla bella iniziativa portata avanti dall’inesauribile Antonio che in termini organizzativi è un vero e proprio maestro.

E’ doveroso, altresì, rendere omaggio ringraziando di vero cuore tutte le persone che lo hanno aiutato poiché senza il loro contributo non sarebbe riuscita una manifestazione semplicemente eccezionale per cui cito:

  • I principali collaboratori nelle persone di Pietro Picone e Giuseppe Belmonte;

  • Lo staff organizzativo composto da Maria Elena Picone, Alessandra Gioé, Denise Guzzardo e Noemi Rivaldo;

  • I Giudici di gara Carmelo Sugamele, Antonio Brancato, Maurizio Fontana e Michele Belmonte;

  • I Posatori Luca Cangelosi, Giuseppe Concialdi, Filippo Puccio, Melchiorre Giglio e Antonio Patané.

Un particolare ringraziamento va ad Andrea Notarbartolo che ha offerto gratuitamente i campi di gara ed ai proprietari della tenuta, i fratelli Giuseppe e Giovanni Randazzo.

Alla manifestazione, in rappresentanza dell’Associazione S.L.T.I., ha preso parte anche una Dirigente dell’Ospedale, la Dott.ssa Graziella Plumeri.

GARA DI TIRO AL PIATTELLO SU PERCORSO CACCIA PER I CACCIATORI.

 

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA

Il Presidente

 C O M U N I C A Z I O N E  A L L A   S T A M P A

Gara di tiro al piattello su percorso caccia per i cacciatori

 Con una Gara di tiro al piattello su percorso caccia il comitato dei festeggiamenti in onore a San Giovanni Battista, i Federcacciatori afferenti alla Sezione di San Giovanni Montebello – Frazione di Giarre (CT) -, e gli appassionati di caccia in generale, si sono dati appuntamento sabato 27 e domenica 28 maggio u.s. presso il Poligono di Tiro ―Piano Ponzio‖ sito nel Comune di Linguaglossa. Ad accogliere i partecipanti è stato Orazio Patanè che con entusiasmo ha curato l’organizzazione dell’evento sportivo. Sui campi di gara sono stati diversi i partecipanti appassionati della disciplina sportiva provenienti da tutta la provincia. Giornate intense ed entusiasmanti per tutti i partecipanti, a salire sul podio sono stati : I° Zammitti Giuseppe, II° Greco Michele, III° Spanò Giuseppe e Patanè Francesco a parità di merito, per il comitato dei festeggiamenti di San Giovanni Battista, mentre per i Federcacciatori di San Giovanni Montebello il podio se lo sono aggiudicato: I° Licciardello Lorenzo, II° Mangano Giuseppe, III° Russo Rosario, per la categoria Junior il I° posto va ad Orazio Licciardello, mentre a conquistare il I° posto per la categoria Lady è Romina Patanè, a seguire la categoria Veterani con Mariano Garozzo classificatosi I° e Salvatore Tropea II°, per la categoria Super Veterani il podio va a Antonino Smeraldi I° e Giuseppe Signorello II°. Per il piccolo calibro 410 il podio spetta a Giovanni Emmanuele classificatisi I°, seguito da Paolo Amelio II° e Giuseppe Signorello III°. Al Barrage il super premio va a Francesco Patanè con il risultato di 25 su 25. Soddisfazione è stata espressa da Nello Di Bella Presidente Provinciale Federcaccia Catania, che si congratula con tutti i partecipanti per gli ottimi risultati ottenuti durante la gara disputatasi in segno di unione e passione per il mondo venatorio.

 

HOMO HOMINI LUPUS

 

                                                  Consiglio Regionale della Sicilia

Racalmuto, 27 Maggio 2023

                  Homo homini lupus

Desidero ribadire che, ancora una volta in questa terra di Sicilia, non si è liberi di esprimere un proprio parere, senza minimamente volere offendere Istituzioni e/o altre Associazioni, e che non si rischi l’accusa di essere additati come “critici” dell’operato dell’Assessore Luca Sammartino in merito alla Bozza di Calendario Venatorio 2023/24.

Con il nostro “comunicato- richiesta di incontro”, non abbiamo inteso minimamente togliere la nostra fiducia all’Assessore Luca Sammartino. Siamo, invece, soltanto rammaricati che altri abbiamo parlato per noi insinuando, in nostra vece, di essere detrattori dell’operato dell’Assessore.

Nel nostro comunicato, a firma di dieci Associazioni Venatorie presenti in Sicilia, abbiamo solo voluto ribadire che le nostre osservazioni alla Bozza, formulate verbalmente e successivamente per iscritto, come richiesto dall’Assessore, non siano state, per come appare, accolte.

Ed infatti, al fine di confrontare la Bozza di Calendario consegnataci in sede di Comitato Faunistico Venatorio con quella inviata all’Ispra, ho richiesto verbalmente agli Uffici preposti di averne copia ma, ahimè, in spregio a qualunque principio di collaborazione e trasparenza la richiesta è rimasta senza alcuna risposta.

La verità è che, se le nostre critiche fossero state un tentativo speculativo, avremmo atteso un ipotetico parere negativo dell’Ispra prima di muoverle nei confronti dell’operato dell’Assessore.

Oltre a questo argomento, ci siamo permessi di ricordare all’Assessore quali preoccupazioni nutriamo per le tante problematiche esistenti. Forse abbiamo sbagliato ad esternarle? Crediamo, invece, di avere tutto il diritto di potere parlare esprimendo le criticità in atto esistenti.

Sappiamo bene che era già stata stanziata la somma di €70.000,00 per il censimento del coniglio selvatico che per la terza volta, impiegando un Progetto fornito gratuitamente dalla mia Associazione, verrà utilizzato. La nostra preoccupazione, invece, va oltre perché guarda a tante altre specie selvatiche.

Vorrei, infine, ricordare che Federazione Italiana della Caccia è stata da sempre disponibile alla collaborazione con gli Uffici, con i vari Assessori che si succedono e non si è mai tirata indietro spendendo magari fondi propri per il bene comune.

Oggi, guarda caso, siamo diventati, assieme alle altre Associazioni con le quali condividiamo un Progetto unitario, solo critici e riceviamo dinieghi e non risposte

In conclusione vorrei esprimere il mio personale rammarico su questa vicenda poiché il tutto serve solo a tentare di spaccare un mondo venatorio siciliano, già abbastanza frastagliato, che sta muovendo i primi passi per un discorso comune. Cosa peraltro auspicata dai Cacciatori siciliani.

Se finalmente oggi dieci Associazioni, ma sicuramente domani ce ne saranno altre ancora, si seggono attorno ad un tavolo per discutere assieme sul problema Caccia, che accomuna tutti, e per cercare di essere più incisivi nel formulare le richieste di tante cose che ci spettano ma che mai abbiamo avuto dà forse fastidio?

Che ben venga il dialogo tra le Associazioni Venatorie. Attenzione, però, ai detrattori.

Cordialmente

                                                                                             Il Presidente

                                                                                      Giuseppe La Russa

CHIESTO INCONTRO ALL’ASSESSORE SAMMARTINO DA PARTE DI DIECI ASSOCIAZIONI VENATORIE.

     

Palermo, 22 Maggio 2023
                                                                                             All’Assessore Regionale all’Agricoltura
                                                                                             On.le Luca Sammartino
                                                                                            PALERMO

 

CALENDARIO VENATORIO 2023/2024

SIAMO ALLE SOLITE PERCHE’ NULLA E’ CAMBIATO

 

Le scriventi Associazioni Venatorie, che rappresentano oltre il 70% dei Cacciatori siciliani,  esaminata la Bozza di Calendario Venatorio 2023-2024 proposta dall’assessorato nella seduta di Comitato Faunistico Venatorio del 19/04/2023, hanno rilevato che questa ricalca pedissequamente quella della precedente annata 2022/23, con qualche ritocco che poco si discosta dalle effettive esigenze inerenti alcune specie.
Nella stessa seduta di Comitato, le Associazioni presenti sono state invitate a formulare via PEC gli eventuali suggerimenti di modifica o integrazioni al Calendario Venatorio, i quali sono stati puntualmente forniti.
Purtroppo, i nostri suggerimenti, scaturiti anche dai recentissimi pareri negativi espressi dall’Ispra sui Calendari Venatori di altre Regioni (Marche, Liguria, Trentino, Lombardia ed Emilia Romagna) non sono stati minimamente tenuti in considerazione.
Riteniamo che le riunioni di Comitato Regionale Faunistico Venatorio dovrebbero servire ad intavolare una fattiva collaborazione tra le Associazioni Venatorie, quelle Ambientaliste ed Agricole, mediate dall’Assessore Regionale ed i Funzionari preposti, per arrivare nello specifico ad una condivisione della proposta di Calendario Venatorio, utile appunto per scongiurare i ricorsi.
Ci dispiace constatare, pertanto, che ancora una volta, sono state disattese le aspettative delle Associazioni Venatorie e, come nel passato, dopo tante belle parole non arrivano i fatti.
Pertanto:
Siamo preoccupati e decisamente stanchi che anche quest’anno – per l’ennesima volta – ci si avvii verso la stagione dei ricorsi ai Tribunali;
Siamo preoccupati che le somme versate dai Cacciatori nelle casse della Regione non vengano utilizzate per i fini di legge;
Siamo preoccupati per la predisposizione del Piano Regionale Faunistico Venatorio di cui non si conosce l’iter ed i tempi per essere definito;
Siamo preoccupati perché sono state smantellate le Ripartizioni Faunistico Venatorie, uffici preposti a gestire e disciplinare la Caccia e non è stato costituito l’Osservatorio Faunistico venatorio Regionale (art.9 L.R.n.33/97);
Siamo preoccupati per i mancati censimenti strutturali della selvaggina stanziale e migratoria;
Siamo preoccupati per il perseverare a non volere istituire i Comitati di Gestione degli AA.TT.CC.
Per i motivi anzidetti, ed altri ancora, Le chiediamo un confronto chiaro, schietto e condivisibile sulle problematiche attuali, che possa dare le giuste risposte ai cacciatori siciliani.

 

AnuuMigratoristi               Sebastiano Valfrè                     ArciCaccia            Leopoldo Vernagallo
A.S.C.N.                              Andrea Notarbartolo                 C.P.A.Sicilia         Vincenzo Nizza
C.P.A. Sport                       Federico Cudia                         C.S.U.                    Carmelo F.sco Alfano
Consiglio Siciliano C.P.A Michele Pizzuto                        FIdC                       Giuseppe La Russa
FSdC                                   Calogero La Porta                    U.N. Enalcaccia    Ivan Bruno

 

 

 

GRANDE PARTECIPAZIONE AL MEMORIAL RENZO TEATINI

 

  Consiglio Regionale della Sicilia e Sezione Provinciale di Trapani

Giorno 07 Maggio 2023 ha avuto luogo, nella Z.A.C. Casal Monaco, agro di Fulgatore (TP), un Memorial in ricordo del compianto Renzo Teatini, già Presidente Provinciale, per oltre trenta anni di FIDC Trapani nonché Vice Presidente Regionale e Responsabile Regionale della Cinofilia.

La manifestazione è stata molto partecipata con quasi 40 turni di gara e con una massiccia presenza di Cacciatori provenienti sia dal Trapanese che da altre provincie.

L’organizzazione della manifestazione è stata impeccabile ed è stata gestita molto bene da parte di tutto il gruppo della Sezione Provinciale di Trapani cui va il merito della riuscita del Memorial.

Grazie all’invito rivolto dal Presidente Provinciale di FIDC Trapani, Antonino Incammisa, e dai compagni di Caccia di Renzo, Rocco Orlando e Carmelo Sugamele, abbiamo avuto la graditissima presenza, per tutta la manifestazione, della Signora Teatini accompagnata dalla figlia e dal genero.

Il Memorial, dopo il barrage finale disputato tra Rocco Orlando, Melchiorre Giglio e Vincenzo Spuches, se lo è aggiudicato quest’ultimo con il suo Setter Inglese “Ettore”.

Grande commozione ha pervaso tutti i presenti nel rendere omaggio all’Amico Renzo che è stato un vero Maestro per tanti attuali Dirigenti e per i Giudici Federali di Federcaccia Sicilia.

Si sono succeduti, quindi, gli interventi del Presidente Provinciale di Trapani, del Presidente Regionale, del Vice Presidente Regionale, del Presidente della Sezione Comunale di Partanna, a cui Renzo era molto legato, e dei Giudici Federali che hanno valutato i concorrenti dell’odierna manifestazione.

A conclusione è intervenuta la Signora Teatini che ha avuto parole di sentito ringraziamento nei confronti di tutti ricordando anche la grande passione che il proprio marito nutriva nei confronti della Caccia e del profondo legame che lo univa alla nostra Associazione. Ha voluto rammentare, infine, come Renzo si sentisse appagato allorquando si trovava immerso nella natura e nelle sue montagne che tanto amava e rispettava.

Personalmente posso dire di avere condiviso con lui e per tanti anni, all’interno del Consiglio Regionale di FIDC Sicilia, una grande passione che si chiama Caccia.

Chi ha avuto il piacere di conoscerlo ed apprezzarlo lo ricorderà come un instancabile dirigente della nostra Associazione e come un eccellente Cinofilo, amante dei suoi Kurzhaar con i quali condivideva le giornate di Caccia assieme a quei pochi amici che lo accompagnavano.

A lui mi legava un fraterno rapporto di sincera amicizia acquisita da subito allorquando iniziai a partecipare alle mie prime riunioni di Consiglio Regionale ed in lui trovai un Maestro ed un esempio da seguire formandomi anche grazie ai suoi suggerimenti.

Chi ha avuto il piacere di conoscere Renzo non può che richiamare alla memoria il suo carattere sanguigno, generoso, simpatico, travolgente ma anche un po’ “tedesco” come lui stesso ogni tanto amava definirsi, sicuramente per analogia verso i suoi Bracchi Tedeschi.

 

     

TELEMETRIA SATELLITARE 2023. E’ IN CORSO LA MIGRAZIONE PRENUZIALE DEI TORDI

                                                                                                       

TELEMETRIA SATELLITARE 2023. TORDI BOTTACCI: LA MIGRAZIONE È IN CORSO

Federcaccia, attraverso l’Ufficio Studi e Ricerche, ha proseguito quest’anno la ricerca in collaborazione con l’Università di Milano sulla fenologia migratoria di tordi bottacci svernanti in Italia. Le aree di cattura e marcatura dei tordi sono state la Sardegna, come l’anno scorso, e le Marche; in entrambi i siti le operazioni si sono svolte nel mese di dicembre 2022.

Abbiamo ottenuto nel corso del mese di marzo i primi dati d’inizio migrazione, che è avvenuta in direzione Nord-Est, per tre soggetti. Il tordo chiamato Sirio, svernante nell’area del Parco del Conero (Ancona), è rimasto in area di svernamento fino al 9 marzo, successivamente il giorno 18 ha inviato un segnale dalla Croazia. La partenza è quindi avvenuta in questo intervallo di tempo 9-18 marzo.

Il tordo chiamato Irgoli, ha dato segnali in area di svernamento in Sardegna in provincia di Nuoro fino al 20 febbraio, poi i segnali si sono interrotti fino al 22 marzo, in cui il tordo ha inviato un segnale dall’Ungheria. Anche in questo caso si conferma che la migrazione non è avvenuta prima del 20 febbraio.

Il tordo Shedir, anch’esso marcato in Sardegna in provincia di Nuoro, non ha dato segnali per molto tempo, ma il 16 marzo ha inviato dati di presenza nell’area di svernamento, mentre il 30 marzo ha segnalato la sua presenza in Serbia.

Questi dati si vanno ad aggiungere a quelli ottenuti l’anno scorso, e a quelli ricavati dalla Regione Puglia, che col proprio Osservatorio Faunistico sta svolgendo da due anni la stessa ricerca.

Federcaccia continua nel monitoraggio della migrazione attraverso la metodologia più affidabile per conoscere con precisione gli spostamenti di questa specie nel corso dell’inverno e della primavera.

                   

Tordo Irgoli 2022-23                        Tordo Shedir 2022-23                               Tordo Sirio 2022-23

UFFICIO STUDI E RICERCHE FAUNISTICHE E AGRO AMBIENTALI FEDERCACCIA

 

IL MONDO VENATORIO RISPONDE ALLA RICHIESTA DI INFRAZIONE SOLLECITATA DAGLI ANIMALISTI

Roma, 30 marzo 2023
Egregio Commissario Virginijus Sinkevičius
DGXI Environment Commissione Europea
Rue de la Loi / Wetstraat 200
1049 Brussels – Belgium
On.le Prof. Gilberto Pichetto Fratin Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica
Via Cristoforo Colombo,
44 00144 Roma
On.le Dr. Francesco Lollobrigida Ministro dell’agricoltura, sovranità alimentare e delle foreste
Via XX Settembre, 20
00187 Roma

Prot. 146/2023/PP

Oggetto: richiesta procedura d’infrazione da parte delle associazioni animal-ambientaliste

 Le scriventi Associazioni Nazionali (Federcaccia, Enalcaccia, AnuuMigratoristi, Associazione Nazionale Libera Caccia, Italcaccia) e il Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN) riunite nella CABINA DI REGIA Unitaria del Mondo Venatorio desiderano porre alla Vostra attenzione il fatto che nei giorni scorsi le sigle animaliste e ambientaliste LIPU-ENPA-LAC-LAV-Legambiente-WWF hanno dichiarato di avere inviato alla Commissione Europea DG ENVI una denuncia con richiesta di procedura d’infrazione contro lo Stato italiano per violazione della direttiva 147/2009/CE.

In particolare tale denuncia riguarderebbe:

  • date di chiusura della stagione previste nei calendari venatori, in quanto coinvolgerebbero la migrazione prenuziale;
  • piani di gestione delle specie allodola, tortora e coturnice
  • piano antibracconaggio,
  • circolare interpretativa sull’utilizzo del piombo nelle zone umide, recentemente prodotta congiuntamente dai MASE e MASAF.

Ciò posto, si fa presente, in primo luogo, che le sigle LIPU, ENPA, LAV, LAC hanno nel proprio statuto l’obbiettivo di abolire o combattere la caccia, dunque si tratta di associazioni ideologicamente contro l’attività venatoria, le cui argomentazioni sono, quindi, viziate fin dall’origine. Anche, Legambiente e WWF, seppur non prevedano l’abolizione totale della caccia, sono, comunque, da sempre associazioni schierate su posizioni fondamentaliste contro l’attività venatoria che cercano di limitare con richieste che non poggiano su dati scientifici.

Appare inoltre opportuno ricordare che in Italia la revisione del documento Key Concepts, pubblicato nel 2021, non si è svolta secondo le raccomandazioni della Commissione sia per quanto riguarda la necessità di instaurare un processo partecipativo e condiviso, sia per la scala di priorità da utilizzare per i riferimenti scientifici. Ciò ha di fatto determinato che le Regioni Italiane ed il Ministero dell’Agricoltura non siano stati ascoltati nelle loro richieste, nemmeno per una verifica dei dati prima dell’invio degli stessi. Ne consegue che i dati KC 2021, comunque non validi legalmente, non siano condivisi dagli enti che si occupano secondo quanto disciplinato dalla Costituzione Italiana della gestione della fauna.

Tutto ciò premesso, di seguito, si formulano considerazioni specifiche in merito alle argomentazioni addotte dal gruppo di associazioni animal-ambientaliste:

DATE DELLE STAGIONI VENATORIE E MIGRAZIONE PRENUZIALE.

Le specie di uccelli migratori cacciabili in Italia hanno per la maggior parte un dato Key concepts che si colloca nel mese di febbraio.

Per quelle specie, invece, che hanno KC nella terza decade di gennaio, la caccia può chiudere alla fine dello stesso mese attraverso l’utilizzo della decade di sovrapposizione, prevista dai paragrafi 2.7.2 e 2.7.9 della Guida alla Disciplina della Caccia UE e da quest’anno considerata legittima anche da ISPRA. Si tratta delle specie folaga, gallinella d’acqua, canapiglia e codone.

Vi sono poi alcune specie che sono state oggetto di dibattito nel corso del processo di revisione del documento Key concepts, il cui dato KC è oggi collocato, in modo del tutto difforme dagli altri Stati UE, nella prima o nella seconda decade di gennaio, si tratta di tordo bottaccio, tordo sassello, cesena, beccaccia, e alzavola. Come è noto, su dette specie vi era stata la richiesta di modifica da parte delle Regioni italiane e delle associazioni venatorie nel corso della revisione del documento KC, ma l’allora MITE e ISPRA rifiutarono le proposte, agendo in modo autonomo, come già detto. Non è un caso che il documento Key concepts riconosca la discordanza dei dati KC italiani per tutte queste specie e per alcune di esse puntualizzi che possono esservi state confusioni fra movimenti invernali non migratori e inizio della migrazione vera e propria. Addirittura, per la beccaccia e il codone il testo del nuovo documento KC afferma ufficialmente che la migrazione prenuziale abbia inizio in febbraio nelle regioni geografiche trans-nazionali che includono l’Italia.

In merito alle specie beccaccia, tordo bottaccio, tordo sassello, cesena e alzavola, si fa presente che la Guida alla Disciplina della Caccia UE prevede ai paragrafi 2.7.3 e 2.7.10 la possibilità per le regioni degli Stati membri di derogare al dato KC nazionale, se in possesso di studi che supportino una data d’inizio migrazione prenuziale diversa da quella nazionale. Questo è esattamente quanto hanno fatto le Regioni Italiane, in particolare la Regione Veneto e la Regione Puglia, citate nei comunicati LIPU, utilizzando pubblicazioni scientifiche recenti, relative alla propria regione o a macroaree con più regioni limitrofe, che dimostrano un inizio della migrazione in febbraio e non in gennaio.

Da quanto esposto si dimostra che nessuna regione italiana ha autorizzato la caccia durante la migrazione prenuziale.

 PIANI DI GESTIONE

Sono tre le specie per le quali sono stati approvati i piani di gestione: l’allodola, la coturnice e la tortora selvatica. Per l’allodola i prelievi sono stati drasticamente ridotti dal 2018 ad oggi in tutte le regioni a 10 capi giornalieri e 50 annuali. Solo in due regioni si è consentito, sempre in accordo con quanto previsto nel piano nazionale, di aumentare il prelievo, solo per i cacciatori specialisti, a 20 capi al giorno e 100 annuali. Tale possibilità resta comunque legata alla verifica da parte di ISPRA che non sia superato il prelievo totale regionale ottenuto negli anni precedenti il 2018. Nel corso delle ultime riunioni del Tavolo Tecnico Nazionale sui piani di gestione è emersa una efficace raccolta dati sia dei prelievi, sia dei miglioramenti ambientali in atto o pianificati per le tre specie. Si ricorda che alla stesura dei piani hanno comunque sempre partecipato anche le associazioni ambientaliste, che hanno sempre avuto la possibilità di proporre integrazioni e modifiche. Anche la tortora è soggetta a strettissimi limiti di prelievo giornalieri e stagionali (5-15) oltre che a un limite massimo per ogni regione corrispondente al 50% della media dei prelievi delle stagioni 2013-2018. Ciò ha portato a una riduzione di più del 70% del prelievo rispetto agli anni precedenti in Italia. Sono in atto in molte regioni programmi di miglioramento ambientale finanziati dalla PAC e in parte dagli ATC che sono favorevoli alla specie. La coturnice è storicamente una specie gestita correttamente in tutto l’arco alpino. I cacciatori partecipano ai censimenti, i comprensori alpini realizzano miglioramenti ambientali e garantiscono il rispetto dei piani di prelievo, sempre con parere ISPRA al riguardo.

Per quanto sopra esposto non risponde al vero affermare che i piani di gestione delle specie in declino non siano applicati.

PIANO ANTIBRACCONAGGIO

Diversamente da quanto affermato dalle associazioni proponenti la denuncia, nel corso degli ultimi anni in Italia è aumentato in modo importante il controllo sui reati contro la fauna, soprattutto ad opera di un nucleo dei Carabinieri Forestali chiamato SOARDA, acronimo che significa Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno degli Animali, che ha effettuato spedizioni in varie aree del paese identificate come “Black spot” nel Piano Antibracconaggio approvato. Tra queste l’area delle colline bresciane e bergamasche, la pianura padana nel corso della migrazione dell’allodola, il delta del Po e la Laguna di Venezia, l’area del Casertano etc.. A ciò si aggiunge la progressiva riorganizzazione delle Polizie provinciali, dopo la legge Del Rio che ha riportato in capo alle regioni la gestione delle guardie ittico-venatorie.

È quindi non rispondente al vero l’affermazione secondo la quale il Piano Nazionale Antibracconaggio sarebbe inapplicato.

CIRCOLARE INTERPRETATIVA SUL REGOLAMENTO EUROPEO RIGUARDANTE IL DIVIETO DI USO DI MUNIZIONI AL PIOMBO NELLE ZONE UMIDE.

Si fa presente che la scrivente Cabina ha già evidenziato ai competenti Ministeri la necessità di implementare i contenuti del Regolamento europeo sul divieto delle munizioni con piombo nelle aree umide. Tuttavia, la circolare emanata dai Ministeri congiunti MASE e MASAF, non fa che chiarire che non sono comprese nelle aree umide gli allagamenti effimeri dovuti a piogge, secondo quanto già disposto dal Tribunale Europeo. La stessa circolare scrive chiaramente che sono comprese nelle aree a divieto di utilizzo del piombo tutte le zone umide classificabili come aree Ramsar, in completa analogia con quanto disposto dal Regolamento europeo; quindi, non si comprende in quale modo questa circolare avrebbe “fortemente ridotto la portata del divieto attraverso una definizione limitata ed errata delle zone umide“.

Si tratta anche in questo caso di un’affermazione non veritiera.

 CONCLUSIONI

Da quanto sopra esposto si dimostra la pretestuosità della richiesta delle associazioni animal- ambientaliste, che perseguono in realtà un fine ideologico di restrizione o abolizione della caccia, attraverso affermazioni non rispondenti all’assetto normativo della direttiva 148/2009/CE e dei suoi documenti interpretativi

La scrivente Cabina di regia auspica che la Commissione Europea e le autorità nazionali valutino con oggettività i contenuti della richiesta e le delibere dei calendari regionali, che dimostrano la totale adesione ai principi di tutela e “saggio uso” delle popolazioni di uccelli europei.

Con i migliori saluti.

Cabina di regia unitaria del mondo venatorio

(Federcaccia, Enalcaccia, ANLC, ANUUMigratoristi, Italcaccia, CNCN)

Massimo Buconi – Presidente FIDC

Lamberto Cardia – Presidente Enalcaccia

Marco Castellani – Presidente AnuuMigratoristi

Gianni Corsetti – Presidente Italcaccia

Maurizio Zipponi – Presidente CNCN

Paolo Sparvoli – Presidente ANLC

CACCIA SOSTENIBILE, UNA RISORSA PER LA COMUNITÀ: È PARI A 8,5 MILIARDI DI EURO IL VALORE ECONOMICO E AMBIENTALE COMPLESSIVO DERIVANTE DALL’ATTIVITÀ VENATORIA IN ITALIA

                                                                                 

Ben 1 miliardo la valorizzazione ambientale della caccia: 708 milioni di euro di valore naturale generati dal mantenimento delle aree umide, degli habitat e dalla tutela delle aree naturali protette resi possibili grazie a finanziamenti e gestione del mondo venatorio. 20 milioni di euro di valore agricolo derivanti dai risarcimenti agli agricoltori per danni da selvatici e/o per misure di prevenzione. 75 milioni di euro di risparmi derivanti dalla riduzione dell’impronta ecologica e idrica prodotte dalla filiera della carne. Sono alcuni dei dati emersi dalla presentazione della ricerca sul valore dell’attività venatoria in Italia oggi in Senato

 

Roma, 14 marzo 2023 – Il mondo venatorio, da tempo impegnato in un percorso di rafforzamento del proprio ruolo in chiave più etica e sostenibile, è in grado di generare un valore di circa 8,5 miliardi di euro annui per la collettività in termini economici e ambientali. È quanto emerge dallo studio “Il Valore dell’Attività Venatoria in Italia”, curato da Nomisma e presentato oggi all’interno di un momento di confronto organizzato da Federazione Italiana della Caccia presso il Senato della Repubblica, nella prestigiosa sede di Palazzo della Minerva.

La ricerca prodotta da Nomisma è stata sviluppata partendo dalla necessità di individuare le possibili traiettorie di sviluppo del comparto in un’ottica di maggiore sostenibilità, ma anche di quantificare gli effetti economici, sociali e ambientali generati dall’attività venatoria in Italia. L’indagine ha coinvolto direttamente stakeholders e Comunità per cogliere anche alcuni gap di conoscenza che riguardano il settore.

La percezione dei consumatori italiani

Lo studio propone un approfondimento sui consumi per comporre un quadro di riferimento quanto più possibile completo ed esaustivo, in grado di dimensionare anche le ricadute economiche.

Partendo dai consumi, ad esempio, lo studio rileva che tra i 45 milioni di maggiorenni che si nutrono di carne il 62% consuma anche selvaggina. Nella maggioranza dei casi si tratta di un consumo che avviene prevalentemente fuori casa (nel 39% dei casi al ristorante). Queste interessanti prospettive per la filiera alimentare della selvaggina sono rafforzate dal fatto che ben 23 milioni di consumatori italiani (il 51%) si dichiara pronto ad acquistarla per consumo domestico se fosse di più facile reperimento.

Gli intervistati, inoltre, risultano particolarmente attenti e sensibili nell’attuare comportamenti sostenibili nelle proprie scelte alimentari. Rispetto alla carne acquistata, il 72% ritiene molto importante il fatto che presenti meno rischi per la salute e il 70% che provenga da una filiera tracciabile. Inoltre, il rispetto del benessere degli animali e dell’ambiente è ritenuto condizione imprescindibile dal 64% del campione, così come il 61% degli intervistati è attento al fatto che la carne non provenga da allevamenti intensivi. Il 47% considera importante che la carne acquistata sia naturale e provenga da animali selvatici e non di allevamento.

Rispetto al livello di conoscenze dell’attività venatoria va però sottolineato che di base è presente una forte disinformazione tanto che ben 2 italiani su 3 si dichiarano non sufficientemente informati sulla tematica e solo 1 intervistato su 10 afferma di conoscere appieno norme e disposizioni che ne regolano l’operato. Rispetto ai soggetti dai quali gli italiani vorrebbero ricevere informazioni, il 60% degli intervistati individua gli enti pubblici come realtà autorevole e adeguata a fornire tali informazioni.

La valorizzazione ambientale e sociale della caccia

A partire da una consultazione dei principali stakeholders, lo studio Nomisma ha potuto raccogliere i diversi punti di vista di un ampio parterre, fondamentali per consolidare la fase di valutazione economica, effettuata attraverso analisi, raccolta ed elaborazione dati, finalizzati a determinare anche gli effetti generati e potenzialmente generabili dall’attività venatoria nei confronti dell’ambiente, mondo agricolo e socio-sanitario, comunità ed economia nazionale.

L’attività venatoria, grazie alla salvaguardia di risorse ecosistemiche, complessivamente è in grado di produrre un valore monetario per la società stimabile in quasi 8,5 miliardi di euro. Più nel dettaglio, la caccia è in grado di generare 708 milioni di euro di valore naturale grazie alle attività esercitate per il mantenimento delle aree umide e degli habitat e, in particolare, verso la tutela delle aree naturali protette rese possibili grazie ai finanziamenti del mondo venatorio. A questi si sommano 20 milioni di euro di valore agricolo derivanti dalle spese sostenute dagli Ambiti Territoriali di Caccia per risarcire gli agricoltori dai danni provocati da alcune specie selvatiche e/o per adottare relative misure di prevenzione. Sono invece 75 milioni di euro i risparmi che derivano dalla riduzione dell’impronta ecologica e idrica prodotte dalla filiera della carne grazie alla sostituzione della carne da allevamento intensivo con selvaggina cacciata.

Il valore socio-sanitario del comparto, che corrisponde in termini monetari al danno evitato per minori ospedalizzazioni e decessi legati agli effetti degli antibiotici nelle carni d’allevamento o per incidenti con le specie invasive, è invece stimato in 124 milioni di euro.

Infine, considerando il valore economico correlato al settore armiero e alla domanda di prodotti per l’esercizio dell’attività venatoria, dalla ricognizione della letteratura di settore emerge un valore pari a 7,5 miliardi di euro.

“Per la prima volta il sistema della caccia – dichiara Marco Marcatili, Responsabile Sviluppo di Nomisma decide di aprirsi alla società, ascoltare la comunità e avviare un dialogo aperto e trasparente con il mondo istituzionale, agricolo e ambientale. Il lavoro di Nomisma – spiega Marcatili – è, da un lato, rassicurante perché conferma la non ostilità alla caccia, anzi una inedita apertura della comunità a inserire più selvaggina sostenibile nella propria alimentazione; dall’altro lato, però, induce la Federazione Italiana della Caccia a una responsabilità aumentata in termini di maggiore informazione e disponibilità alla caccia etica e sostenibile. Non sono molte in Italia le attività che danno un contributo annuale di 1 miliardo in termini ambientali – conclude Marcatili –, l’impegno in questa direzione consentirà di traguardare opportunità derivanti dai nuovi scenari climatici, come il presidio dei territori fragili e il rafforzamento delle filiere nazionali sotto il profilo alimentare e occupazionale”.

Elementi di valore e aree di miglioramento dell’attività venatoria

La lettura dei risultati e delle interviste condotte da Nomisma evidenziano alcuni contributi di valore, ma anche aree di miglioramento meritevoli di attenzione.

Abbiamo deciso di affidare a Nomisma un primo bilancio ambientale dell’attività venatoria in Italia al fine di misurare il reale valore generato per Comunità e Ambiente e indagare il percepito delle famiglie italiane sul nostro operato. Siamo certi che favorire una migliore comprensione delle dinamiche che regolano i rapporti tra Caccia e Società possa concorrere a un giusto riconoscimento del nostro ruolo e della nostra attività, alla luce degli effetti positivi derivanti da una caccia etica e sostenibile” – ha dichiarato Massimo Buconi, Presidente nazionale di Federazione Italiana della Caccia.I risultati mostrano un sistema importante già in essere – continua Buconi – testimoniando il nostro potenziale ruolo di attori nel processo di transizione ecologica, ma evidenziano alcune aree di miglioramento, su cui strutturare un percorso di confronto con fruitori, stakeholders e Istituzioni. Intendiamo proseguire in questa direzione di dialogo, in modo costante e incisivo”.

Si segnala che ai cacciatori viene riconosciuto un ruolo di “sentinella del territorio” (o più tecnicamente “citizen as sensor”), in quanto soggetti volontari coinvolti nei programmi di monitoraggio delle risorse naturali per migliorarne la gestione e contribuire alla ricerca.

Così come viene evidenziato il contributo che il mondo venatorio è in grado di rendere alla collettività attraverso programmi di gestione faunistica, tutela ambientale e sorveglianza sanitaria esercitata da cacciatori volontari.

Al contempo, emerge la necessità di sostenere una “caccia etica”, che non solo rispetti i regolamenti ma, soprattutto, favorisca il contenimento e il controllo delle attività illegali, promuovendo e consolidando un ruolo attivo del cacciatore nella tutela di ambiente e habitat.

Altro ambito di miglioramento è rappresentato dalla sensibilizzazione del sistema venatorio nel suo complesso sulle azioni di contenimento degli impatti ambientali e su un maggiore sviluppo di un modello di caccia che sia in equilibrio con la biodiversità.

A livello organizzativo e gestionale, infine, il settore venatorio italiano può mirare a una dimensione adattiva che permetta di modulare prelievi di selvaggina sulla base di un principio di sostenibilità, potenziando il monitoraggio e la programmazione dei piani di caccia e di controllo. Ciò concorrerebbe a consolidare la compatibilità tra attività venatoria e conservazione della fauna e dell’ambiente.

Ufficio Stampa FIdC

Flaminia De Filippi – 06844094.204

Marco Ramanzini – 366 6575797

Ufficio Stampa Nomisma

Edoardo Caprino – 339 5933457

Giulia Fabbri – 345 6156164

         

 

 

                 

 

RICORDANDO UN AMICO

                                                                                                                             

                                                                               CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Racalmuto, 28 dicembre 2022
Nella tarda serata di ieri ho appreso che l’Amico Francesco D’Elia, storico Presidente di Arcicaccia Sicilia, è venuto a mancare.
L’antivigilia di Natale avevo chiamato telefonicamente Ciccio ed ho avuto da un lato il piacere di sentirlo e di conversare con lui anche di problemi riguardanti la Caccia ma dall’altro il disappunto di sentire la sua voce provata.
Personalmente ero legato a Ciccio, anche se appartenenti a due Associazioni Venatorie diverse, da un rapporto particolare basato sulla vera amicizia, sulla sincerità e sulla reciproca stima.
Ricordo piacevolmente la sua presenza, accompagnato dalla sua Signora, quando organizzai alla Fondazione Sciascia di Racalmuto un Convegno su alcuni temi riguardanti il mondo venatorio e con quale entusiasmo vi partecipò.
Quante telefonate, quante riunioni e quante idee nel tentativo di raddrizzare in Sicilia almeno alcune delle tante storture in atto esistenti legate alla miriade di problemi che bloccano la nostra “passione”.
Nel porgere l’ultimo saluto, formuliamo le nostre sentite condoglianze alla Signora D’Elia ed a tutta la famiglia.
                                                                                                                                                                                        Giuseppe La Russa

ANCHE NEL 2022 CONTINUA IN SICILIA IL PROGETTO DI RICERCA SULLE BECCACCE.

 

                                                                                              

 CONTINUA LA RICERCA DI FEDERCACCIA SULLE BECCACCE. ANCHE NEL 2022 PROSEGUE IL PROGETTO IN SICILIA.

Federcaccia e Amici di Scolopax proseguono insieme le attività di campo per andare avanti sullo studio “Scolopax Overland”, coordinato dall’Università di Milano, sulla fenologia migratoria delle beccacce svernanti in Italia.

Dopo le 5 beccacce marcate in Nord Italia è stata la volta della Sicilia, dove sono stati dotati di trasmettitore 4 soggetti che contribuiranno alla conoscenza, iniziata l’anno scorso, delle date di partenza della migrazione e degli areali riproduttivi delle beccacce che svernano in Sicilia.

I trasmettitori sono stati acquistati grazie ai fondi messi a disposizione da Federcaccia Sicilia e Federcaccia Nazionale e le operazioni sono state eseguite, con il consueto impegno, dal consulente dell’Ufficio Studi e Ricerche FIDC Alessandro Tedeschi.

Un ringraziamento alla Regione Sicilia per avere condiviso l’utilità del progetto e a tutti i collaboratori che hanno consentito il successo delle operazioni.

Federcaccia Sicilia e Federcaccia Nazionale continuano a lavorare per consentire la raccolta di dati utili per distaccarsi dai pareri Ispra e consentire il rispetto delle date nei calendari venatori previste dalla Legge 157/92 ( chiusura  al 31 Gennaio).

La campagna 2022 continuerà in altre Regioni e le pagine Federcaccia ne daranno a breve notizia.

 

PUBBLICATO IL CALENDARIO VENATORIO DOPO L’ORDINANZA N. 345/22 DEL CONSIGLIO DI GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA,

A seguito dell’Ordinanza del Consiglio di Giustizia Amministrativa della Sicilia, n. 345 del 08/09/2002, l’Assessore Regionale ha pubblicato il decreto n.33 del 09/09/2022  con il quale regolamenta l’attività venatoria, nel periodo della preapertura, per come appresso:

Colombaccio il 10 e 11 Settembre 2022

Colombaccio e Tortora il 18 Settembre 2022

Coniglio selvatico dal 01 Ottobre 2022

Di seguito pubblichiamo il Decreto assessoriale

DA 33 GAB a seguito ordinanza CGA DEL 09-09-2022 _1

Per tutto il resto rimane vigente il Decreto assessoriale n,17 del 25/05/2022