ANCHE QUEST’ANNO GLI AMBIENTALISTI RICORRONO AVVERSO IL CALENDARIO VENATORIO

                                   

Comunicato Calendario Venatorio 2022/2023

                         Come da prassi consolidata anche quest’anno le Associazioni Ambientaliste hanno presentato ricorso al Calendario Venatorio della Sicilia  impugnandolo in tutte le sue parti adottando la pratica “del tiro all’urbina” e cioè tirare nel mucchio nella speranza di prenderne qualcuna.

Giusto per citarne qualcuna hanno da ridire sulle date della preapertura e dell’apertura generale peraltro date fissate dalla Legge 157/92 e dalla L.R.33/97, ignorano che per il Coniglio selvatico sono stati fatti due censimenti, ignorano volutamente i dati raccolti dall’Università di Milano sulla telemetria satellitare per la Beccaccia ed il Tordo che sovvertono i  loro dati, di parte, che fissano  la migrazione prenuziale della Beccaccia e del Tordo al 30 dicembre invece che nella terza decade di Marzo.

Ci limitiamo solo a queste osservazioni poiché per tutto il resto ci affidiamo ai nostri legali, Avv.ti Accursio Gagliano ed Accursio Augello, i quali lavorano nel predisporre le memorie difensive per discuterle al TAR Palermo nella seduta del 19 Luglio 2022.

Sappiamo anche che nella seduta del 19 Luglio 2022 si costituiranno anche l’Un.a. ve.s.  (Federazione Siciliana della Caccia, CPA Sicilia ed ASCN)    difesi  dallo Studio dell’Avv. Rubino ed i Liberi Cacciatori Siciliani, A.N.C.A Caccia, Italcaccia e Sicilia Nostra difesi dall’Avv. Alfio Barbagallo.

            ANUUMigratoristi                              F.I.D.C.                            U.N. Enalcaccia P.T.

            Sebastiano Valfrè                    Giuseppe La Russa                Giuseppe Ivan Bruno 

 

 

 

 

FEDERCACCIA CATANIA ORGANIZZA UN CORSO DI FORMAZIONE PER CAPOSQUADRA CINGHIALAI

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA

 

Federcaccia Catania punta alla Formazione dei Caposquadra di Caccia al Cinghiale

 Si è svolto presso il Centro Sociale Karol Wojtyla del Comune di Mascali (CT) un Corso di Formazione per Caposquadra di caccia al cinghiale rivolto ai Cacciatori. L’attività formativa voluta da Federcaccia Catania, ed articolata in due sessioni, ha visto la partecipazione attiva di circa cinquanta cacciatori provenienti da ogni parte della Sicilia, a fare da docente è stato il Dott. Lorenzo Petralia – Tecnico Faunistico, diversi gli argomenti trattati tra cui cenni di biologia, etologia e riconoscimento in natura del Cinghiale, tecnica venatoria, etc. Nella sessione pomeridiana, prima della prosecuzione con gli argomenti in programma, è stato affrontato un tema di fondamentale importanza per quanto riguarda l’ambito della sicurezza, infatti è stato proiettato un video didattico, dove Gisella Marini, Referente per la Regione Puglia del Coordinamento Nazionale delle Cacciatrici di Federcaccia, ha ricordato ai corsisti le regole generali sulla sicurezza da adottare a caccia. Soddisfazione per l’ottima riuscita del Corso di Formazione è stata espressa da Nello Di Bella, Presidente Provinciale di Federcaccia Catania, che ha tenuto a ringraziare per la gentile concessione dei locali l’Amministrazione Comunale di Mascali nella persona del Sindaco Dott. Luigi Messina, nonché, l’Assessore alla Cultura Dott.ssa Veronica Musumeci per il fondamentale supporto messo in atto affinché l’attività si svolgesse nel migliore dei modi.

 

 

DISPUTATA A RAMACCA (CT) LA SEMIFINALE REGIONALE DEL 54° CAMPIONATO ITALIANO A SQUADRE DEL TROFEO S. UBERTO

Con una gara di caccia pratica su quaglie immesse, presso la ZAC “Lo Sparviero” di Contrada Ficuzza in Agro del Comune di Ramacca, sì è disputata, la Semifinale Regionale del 54° Campionato Italiano a Squadre del Trofeo S. Uberto.

A darsi appuntamento sui campi di gara, la scorsa domenica 22 Maggio alle ore 6,30, sono state le diverse squadre provenienti da più Provincie della Sicilia. Ad accogliere i partecipanti è stato Giuseppe La Russa, Presidente Regionale Federcaccia Sicilia, affiancato da Nello Di Bella, Presidente Provinciale Federcaccia Catania e da Franco Perdichizzi, Presidente Provinciale Federcaccia Messina. Giornata intensa ed entusiasmante per tutti i partecipanti. A qualificarsi sono state le squadre Messina 1 composta da: Mario Lo Giudice, Santo Spanò, Emilio Masi, Salvatore Venuti e Messina 2 composta da: Salvatore Da Campo, Matteo Crupi, Cosimo La Fauci, Vincenzo Greco.

A giudicare la prova i giudici Francesco Albana e Carmelo Sugamele, coordinati dal delegato Santino Nastasi.

A fine gara, dopo gli interventi del Presidente di FIDC Catania, Nello Di Bella, e del Presidente Regionale La Russa nonchè dei due Giudici Federali, ha preso la parola Francesco Perdichizzi, Presidente Provinciale FIDC Messina, il quale ha espresso soddisfazione per l’ottimo risultato ottenuto dalle squadre Messinesi.

Presente alla manifestazione anche il Direttore Responsabile delle Guardie di Federcaccia Catania, Giuseppe Scandurra, accompagnato dalle Guardie Francesco Bucolo e Salvatore Scalia, che hanno garantito il servizio di vigilanza.

 

IMPORTANTE CONVEGNO SULLA STORIA ANTICA E MODERNA DEL CIRNECO DELL’ETNA

MITOLOGIA, STORIA ANTICA E MODERNA DEL CIRNECO DELL’ETNA

 Organizzato dal Comune di Adrano nell’ambito delle giornate della Cultura, si è svolto al “Palazzo Bianchi”, sede di Rappresentanza dell’Ente, un Convegno sulla “Mitologia, storia antica e moderna del Cirneco dell’Etna, con il patrocinio e la collaborazione della Società Amatori del Cirneco dell’Etna.

A fare gli onori di casa l’avvocato Marika Terranova, Assessore alla Cultura del Comune di Adrano e Pino Veraldi, Presidente della società di razza, che hanno salutato gli intervenuti  e introdotto i lavori. Relatori: Dott. Vincenzo Neri, in rappresentanza dell’Associazione Sicilia Antica e il Dott. Ernesto Del Campo, giudice ENCI e Consigliere regionale della Federazione Italiana della Caccia.

La città di Adrano, situata alle pendici dell’Etna è sede di un importante insediamento archeologico che costituisce l’area più estesa e più evoluta di una città sicula, la città del Mendolito, nata tra l’ottavo e il settimo secolo a.c.. Nella stessa area, nel 400 a.c., fu fondata per volontà di Diodoro Siculo, la città greca di Adranon.

Tra la città di Adrano ed il Cirneco dell’Etna, annoverato dalla Regione Siciliana nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia, le strade si sono incrociate fin da quei tempi remoti. La mitologia, infatti, narra che la città fu consacrata al dio ADRANOS, il cui tempio era custodito da 1000 cirnechi e agli inizi degli anni trenta del secolo scorso proprio da Adrano, a cura prima del Dott. Migneco, veterinario condotto in quella città, e successivamente dalla nobildonna Donna Agata Paternò Castello dei Duchi di Carcaci, titolare del primo allevamento di cirnechi “Aetnensis”, partirono le prime richieste all’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, per la fissazione dello standard e il riconoscimento della razza.

Sulla parte antica ha intrattenuto i numerosi ospiti il Dott. Vincenzo Neri che ha ricostruito la storia del Cirneco dell’Etna, a partire dal periodo dei Faraoni. Pare infatti condivisa la tesi secondo la quale il cirneco derivi dagli antichi cani egizi, portato in Sicilia dai fenici e trovando qui, in particolare sull’Etna, il luogo ideale per la caccia al coniglio in cui nei secoli si è specializzato. Attraverso studi e analisi di testi storici, Il Dott. Neri ha ripercorso le tappe che hanno portato il cirneco in Sicilia,  presentando le affinità rilevate in monete, graffiti e testi che supportano questa ricostruzione.

Una escursione sul cirneco dei tempi moderni è stata sviluppata dal Dott. Ernesto Del Campo, giudice ENCI per le prove di lavoro, che ha ricostruito i passaggi salienti che hanno portato la razza ad essere riconosciuta dall’Ente Nazionale della Cinofilia, che ne ha approvato lo standard, il regolamento delle prove di lavoro e delle esposizioni ed ha riconosciuto la Società Amatori del Cirneco come Società specializzata che tutela e promuove la razza. Da questi passaggi si sono successivamente sviluppate le attività sociali, le prove di lavoro e i raduni di razza, che hanno portato il cirneco ad essere riconosciuto ed apprezzato, oltre che in Sicilia, in tutta Italia e nel mondo, grazie a tanti allevatori ed appassionati della razza.

Dopo il Convegno, a seguire, si è svolto un Raduno di razza presso la Villa Comunale che ha visto in gara un nutrito nucleo di soggetti tipici ed omogenei, giudicati da Domenico Tricomi.

 

FEDERCACCIA CATANIA PARTECIPA ALL’OPERAZIONE PALADINI DEL TERRITORIO 2022

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA

Settore Protezione Civile ed Antincendio
Il Responsabile

 Federcaccia Catania attiva nell’Operazione Paladini del Territorio 2022.

 Federcaccia Catania aderisce al progetto di Fondazione UNA “Paladini del Territorio 2022” e mette in campo i propri uomini nell’attività di ripristino delle aree a verde del territorio della provincia di Catania. Infatti con un’ apposita attività svolta domenica 29 Maggio 2022 presso il Ponte dei Saraceni, nelle adiacenze delle Forre Laviche del Fiume Simeto, in Agro del Comune di Adrano (CT), si è dato inizio all’operazione di pulizia e ripristino di un luogo particolarmente rilevante per l’interesse storico, architettonico e culturale. Sono stati gli uomini di Federcaccia Catania coadiuvati dal personale afferente all’Associazione G. E. P. A. Sicilia ODV ad operare nell’area adiacente il Ponte dei Saraceni al confine tra le province di Catania ed Enna, diversa la tipologia di rifiuti trovata che è stata raccolta per poi essere stata differenziata e stoccata in appositi contenitori, sui luoghi è stato effettuato anche lo sfalcio delle erbe secche. All’iniziativa, patrocinata dalla Presidenza della Regione Siciliana, era presente il Presidente provinciale di Federcaccia Catania, Nello Di Bella, coadiuvato dal Vice Francesco Bucolo e da Giuseppe Scandurra, Direttore Responsabile del Settore Protezione Civile ed Antincendio di Federcaccia Catania, che ha coordinato le operazioni. A conclusione delle attività la classica foto di rito con i partecipanti e l’auspicio di poter ripetere in futuro iniziative simili in altre zone della provincia di Catania.

 

LE PRIME REAZIONI SUL CALENDARIO VENATORIO DA PARTE DELLA CABINA DI REGIA SICILIA

                                   CABINA DI REGIA SICILIA

                                                                      

Palermo, 27 Maggio 2022
Nel riconfermare quanto ribadito il 25 Maggio u.s., in sede di Comitato Regionale Faunistico Venatorio, non possiamo che esprimere viva soddisfazione per l’odierna pubblicazione del Calendario Venatorio 2022/2023.
L’Assessore Toni Scilla, grazie anche alla fattiva collaborazione dei dirigenti e funzionari del Servizio Caccia, è riuscito a pubblicare, per la prima volta in Sicilia, il Calendario Venatorio, molto prima di quanto prevede la nostra Legge Regionale.
Il settore Caccia presenta in Sicilia molte criticità ma, poco alla volta e grazie alla disponibilità dell’Assessore Toni Scilla, che possiede nei confronti della Associazioni Venatorie capacità di ascolto e sintesi, stiamo affrontando tantissime problematiche.
Ci troviamo di fronte ad un Calendario ben strutturato e motivato e precisamente:
  • Ben fatto nell’aver predisposto per la Tortora una pagina web su cui segnare i prelievi. Ci piace ricordare che, nel predisporre questa pagina web, la Regione Emilia Romagna ha ottenuto il parere favorevole dell’ISPRA. Inoltre aver citato il PSR per l’attivazione delle azioni delle Misure agro-ambientali è stata un’altra scelta azzeccata poiché questo è uno strumento di importante valore per realizzare miglioramenti ambientali, previsto dal Green Deal Europeo e dalla Strategia Europea per la Biodiversità.
  • L’aver riportato i dati sulla Telemetria Satellitare per la Beccaccia ed i Tordi è molto utile per poter dimostrare come questi dati inconfutabili servono a discostarsi dal parere ISPRA, che suggerisce come data di chiusura il 10 Gennaio. Si è finalmente investito tanto nella ricerca per dimostrare il discostamento dal parere Ispra.
  • Grazie ad un Progetto sulla Lepre Italica, ben preparato ed organizzato, un gruppo ristretto di Cacciatori, in quanto molti hanno disertato l’invito predisposto e pubblicato (per ben tre volte) dagli Uffici Regionali del Servizio Caccia e rivolto a tutti i Cacciatori, senza colore di Tessera associativa, partecipa alle operazioni di monitoraggio notturno e prelievo sperimentale. Successivamente il Servizio Caccia, con nota del Servizio 3 del Dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale, prot. n.107413 del 15/10/2020, ha accettato di prolungare per altri tre anni detto Progetto.
  • In merito alle date di prelievo della specie Coniglio Selvatico, ci siamo fatti carico, assieme ad altre Associazioni Venatorie di incontrare quanto prima l’Assessore ed i Dirigenti del Servizio per cercare di rivedere, nei limiti dei risultati degli ultimi due Censimenti, di quelli provenienti dalla raccolta dati rilevati dai Tesserini Venatori nonché dal Protocollo di monitoraggio predisposto dalla Regione Siciliana, con il contributo tecnico dell’Ufficio Studi e Ricerche della Federazione Italiana della Caccia.
  • È importante tenere presente che al pari del Coniglio selvatico le attività di monitoraggio e di pianificazione del prelievo sono pratiche necessarie per poter esercitare la caccia alla specie, a prescindere dal Progetto della Federcaccia.
  • L’avvento della pandemia COVID-19 ha purtroppo impedito di indire altri corsi in presenza, ma si spera di poterli riprendere in vista della stagione 2022/2023.
AnuuMigratoristi                    Arcicaccia             Federazione Italiana della Caccia        U.N. Enalcaccia P.T.
Sebastiano Valfrè              Francesco D’Elia              Giuseppe La Russa                            Giuseppe Evola

ATTIVITA’ DI TUTELA AMBIENTALE DA PARTE DELLASEZIONE PROVINCIALE FIDC CATANIA E DEL COORDINAMENTO REGIONALE CACCIATRICI FEDERCACCIA

                                                       

 La Sezione Provinciale di Federcaccia Catania ed il Coordinamento Regionale Cacciatrici Federcaccia hanno aderito al progetto di Fondazione Una al fine di poter effettuare la pulizia ed il ripristino di una parte del territorio che spesso viene deturpato dalla presenza di rifiuti.

Ci ritroveremo, pertanto, presso il Ponte dei Saraceni, in abbigliamento da trekking, e trascorreremo mezza giornata all’insegna della tutela ambientale.

Telemetria Beccacce: la migrazione è in corso.

                                                             

 TELEMETRIA BECCACCE: LA MIGRAZIONE È IN CORSO

 Le beccacce marcate nell’ambito del progetto Scolopax Overland di Amici di Scolopax e Federcaccia sono in viaggio verso i luoghi riproduttivi. Confermato l’inizio delle partenze in marzo

Roma, 6 aprile 2022 – Sono dieci le beccacce marcate con trasmettitore GPS/GSM nel dicembre 2021 che ad oggi hanno inviato segnali dell’inizio della migrazione prenuziale, che le porterà da varie località di svernamento italiane ai luoghi riproduttivi.

Per alcuni soggetti, per i quali si sono scelti intervalli di trasmissione più lunghi, si è in attesa nei prossimi giorni del segnale di localizzazione, molto probabilmente in aree di transito verso i siti di nidificazione.

Il progetto di ricerca svolto in collaborazione fra Università di Milano, Federazione Italiana della Caccia e Amici di Scolopax quest’anno ha spostato a sud la propria attività con marcatura di alcuni individui in Sicilia, in parte in aree dell’Isola e altre a Pantelleria. Le altre aree di marcaggio delle beccacce sono state la Liguria, il Molise, la Puglia, la Sardegna e la Campania.

Sono stati purtroppo persi alcuni soggetti, per predazione e abbattimento durante la stagione venatoria, ma di diversi individui è stato recuperato il trasmettitore, che sarà così disponibile per le attività di dicembre 2022.

Le beccacce si trovano in questi giorni in vari Paesi dell’Europa orientale, come Serbia, Ungheria, Polonia, Romania, Bosnia-Erzegovina, Ucraina e Repubblica Ceca. Per due individui, uno svernante in Liguria e uno in Sardegna si tratta del secondo anno di monitoraggio delle migrazioni, essendo state marcate nel dicembre 2020. Entrambi i soggetti sono tornati a svernare nelle stesse località dell’anno precedente.

Il progetto è giunto al terzo anno dopo la convenzione siglata con l’Università di Milano e sta consentendo una raccolta di dati importanti sia per la fenologia migratoria, sia per l’identificazione degli areali riproduttivi delle beccacce che interessano l’Italia nello svernamento, e che sono quindi oggetto di caccia nel nostro Paese.

Le attività del progetto sono state realizzate grazie a fondi dell’Associazione Amici di Scolopax, di Federcaccia, che ha contribuito con propri fondi all’acquisto dei trasmettitori, sia come nazionale, sia grazie alle sezioni regionali di Sicilia e Liguria, e anche con il contributo della settoriale UCIM.

Si ringraziano gli ATC Campobasso, Termoli e Isernia per il Molise, gli ATC Foggia e Lecce per la Puglia e l’ATC Genova 1 per la Liguria, che hanno contribuito allo studio scientifico in corso.

Il progetto continua e la collaborazione con Alessandro Tedeschi si dimostra vincente per ottenere i migliori risultati possibili per la conoscenza della specie e la sua gestione.

In allegato alcune cartine che mostrano gli spostamenti di alcuni individui nel mese di marzo e primi giorni di aprile. Nelle prossime settimane daremo aggiornamenti dei movimenti.

Ufficio Studi e ricerche Faunistiche e Agroambientali Federcaccia Amici di Scolopax

LE GUARDIE ITTICHE-VENATORIE-AMBIENTALI DELLA SEZIONE PROVINCIALE FIDC DI CATANIA SEQUESTRANO ATTREZZATURE PER LA CATTURA ILLEGALE DI FAUNA ITTICA.

SEZIONE PROVINCIALE DI CATANIA

Guarde Ittiche-Venatorie-Ambientali
        Il Responsabile

Sono state le Guardie di Federcaccia Catania, in servizio sabato 12 Marzo 2022, durante lo svolgimento dell’attività di vigilanza ad imbattersi nel rinvenimento di attrezzatura per la cattura illegale di fauna ittica, in territorio del Comune di Paternò ed esattamente in zona Ponte Barca nelle adiacenze del Fiume Simeto.

Sui luoghi sono state rinvenute delle nasse comunemente utilizzate per la cattura illegale delle anguille, specie particolarmente protetta, soprattutto nel periodo che va dal 1 Gennaio al 31 Marzo, come stabilisce il Decreto Ministeriale n. 403 del 25 luglio 2019.

Ad effettuare l’attività di sequestro è stata la squadra composta dalle Guardie Francesco Bucolo, Salvatore Scalia ed Andrea Carmelo Bucolo, le operazioni sono state coordinate e sovrintese da Giuseppe Scandurra Direttore Responsabile delle Guardie, e dall’Ispettore Capo Daniela Scuderi del Corpo di Polizia Provinciale della Città Metropolitana di Catania, che coordina l’attività delle Guardie, essendo quest’ultimi in costante contatto telefonico con la squadra.

Una volta espletate le formalità di rito, le attrezzature sono state sottoposte a sequestro a disposizione delle competenti Autorità.

 

La Sicilia venatoria chiede certezze

Giuseppe La Russa, presidente regionale FIDC Sicilia

Come spesso è successo negli scorsi anni, la data dell’apertura in Regione è un terno al lotto: che cosa è accaduto nel 2021? Come si può dare ai cacciatori siciliani la certezza di una data?

Il tutto ha avuto origine dal parere Ispra, che dovrebbe essere non vincolante e dal ricorso presentato dagli ambientalisti in data 30 agosto 2021 al Tar – Sezione staccata di Catania – anziché al Tar Palermo. Il Tar Catania ha ritenuto che sussisteva il presupposto per l’adozione della misura cautelare monocratica in virtù della particolare emergenza causata dagli incendi nel territorio siciliano, per cui, all’indomani del 31 agosto 2021, ha emesso un Decreto con il quale ha bloccato l’attività venatoria. Da considerare a riguardo alcune cose e precisamente: l’Ispra si ostina a suggerire il 2 ottobre come data di apertura generale della cacciain palese contrasto con la Legge quadro nazionale, 157/92, che prevede la terza domenica di settembre come data di apertura. Si tenga presente, inoltre, che il ciclo riproduttivo del coniglio selvatico, già sin da fine luglio, è abbondantemente terminato, pertanto se i dati del censimento danno la possibilità anche della pre-apertura, perché la caccia al coniglio deve essere autorizzata a partire del 2 ottobre? Si prenda atto, infine, che sul coniglio selvatico sono stati effettuati dall’Università di Palermo 2 censimenti in 3 anni, che prevedono periodi e prelievi di caccia diversificati per Atc. Ma non è tutto, sono tanti infatti i quesiti ai quali non riusciamo ad ottenere risposte… Perché viene autorizzata la preapertura al colombaccio e poi, a causa del parere Ispra, la si sposta ad ottobre? Perché periodi e prelievi di caccia diversificati per gli Atc? Gli incendi per la stragrande maggioranza si sono sviluppati all’interno di Parchi, Riserve naturali, Oasi e demani forestali, quindi in territori già di fatto preclusi alla caccia, mentre per tutti gli altri territori colpiti da incendio (stoppie e sterpaglie varie) la legge prevede il divieto di caccia. Ancora: per labeccaccia ogni anno assistiamo al ‘valzer delle date di chiusura’30 dicembre; 10 gennaio; 20 gennaio; 31 gennaio. Quale data avremo per il prossimo calendario venatorio? Perché Ispra si ostina nel parere, non vincolante, ad indicare sempre la data di chiusura al 30 dicembre, ignorando tutti gli studi scientifici più recenti che indicano l’inizio della migrazione pre-nuziale dello scolopacide in ben altri periodi? Per rispondere all’ultimo quesito, riferisco che abbiamo già chiesto all’Assessore Scilladi inviare ad Ispra la proposta di calendario venatorio 2022/23 nei primissimi mesi del 2022, in modo da poter pubblicare lo stesso molto prima del 15 giugno, data prevista dall’art. 18 della nostra L.R. n. 33/97. Rispettando detto termine, eviteremo il ripetersi dell’ormai annuale telenovela sui calendari venatori, dando finalmente delle certezze ai cacciatori siciliani sulle date dell’apertura e chiusura della caccia”.

Anche l’elaborazione del Piano faunistico-venatorio presenta, purtroppo, alcuni ostacoli…

In merito al Piano faunistico-venatorio ci siamo attivati, assieme ad altre Associazioni venatorie, con gli Assessorati competenti (Agricoltura e Territorio) affinché ognuno di loro, per le rispettive competenze, si attivi alla predisposizione, in tempi piuttosto brevi, di tutto ciò che serve per eliminare le molte storture esistenti ed effettuare le opportune correzioni”.

La difesa della caccia, perché non sia solo ideologica, ha bisogno della ricerca e voi avete posto in essere diversi progetti, come quelli sul coniglio selvatico, sulla quaglia e sulla lepre italica. È vero che in Sicilia state pensando a un vostro Centro Studi che si affianchi all’Ufficio nazionale?

Sì, lo confermo. Nell’ultimo Consiglio regionale abbiamo ritenuto necessario creare un nostro Centro Studi regionale, ovviamente collegato a quello nazionale. Lo abbiamo votato all’unanimità e stiamo predisponendo Statuto e Regolamento d’attuazione, da votare per la definitiva approvazione nel prossimo Consiglio regionale che a breve sarà convocato. Abbiamo ideato il nascente Centro Studi in Sicilia, concordato con l’Ufficio nazionale Federcaccia, poiché riteniamo di dover seguire più attività di ricerca necessarie anche per far fronte alla carenza di dati regionali utili alla stesura dei calendari venatori. Visti gli ottimi risultati che sta fornendo il progetto sulla lepre italica, è nostra intenzione organizzare nuovi corsi in modo da estenderlo a più cacciatori e in più province. Nel contempo, stiamo acquisendo delle notizie su come riformulare un nuovo progetto sul coniglio selvatico, che rimane la prima attività di caccia in Sicilia. Stiamo elaborando anche delle idee per riprendere nuovamente il progetto sull’allevamento della quaglia selvatica”.

Uno dei progetti di cui occuperà sarà quello sulla beccaccia?

Sulla beccaccia è da 2 anni che stiamo investendo con l’acquisto e posizionamento di radiocollari sullo scolopacide. Lo scorso anno siamo stati sfortunati poiché i soggetti catturati non sono arrivati a destinazione nei loro siti abitualiNel 2021 sono stati effettuati le catture e i posizionamenti di ben 11 radiocollari su altrettante beccacce. Incrociamo le dita e speriamo bene! Voglio approfittare dello spazio concessomi per ringraziare Federcaccia nazionale e il dottor Michele Sorrenti per la collaborazione fornita e, non per ultimo, l’amico Alessandro Tedeschi che, con la sua bravura e professionalità, ha consentito la riuscita del progetto di cattura e rilascio”.

L’attività del Centro Studi con i suoi censimenti potrà evitare il ridimensionamento della caccia alla tortora, selvatico sul quale si riversa la preferenza dei cacciatori siciliani?

Ad oggi nella vicenda tortora il Centro Studi potrà fare ben poco. Quest’anno, ad esempio, il nostro calendario venatorio, allineandosi a quanto aveva suggerito la Commissione europea sul prelievo della specie, prevedeva mezze giornate di caccia e una riduzione del 50% dei prelievi, con obbligo ai cacciatori di inviare immediatamente, per il tramite dei Comuni di residenza, le schede allegate al Decreto del calendario venatorio per avere conoscenza delle giornate utilizzate e degli eventuali prelievi. Il tutto doveva servire come ulteriore censimento. Questa impostazione è stata suggerita alle Regioni dal Centro Studi di Federcaccia nazionale, sostituendosi di fatto al Mite (Ministero per la Transizione Ecologica – Nda) che non ha messo in atto le indicazioni della Commissione europea. Sulla tortora, pertanto, bisogna dire che l’Ispra e il Ministero non mettono in atto ciò che viene stabilito in sede europea”.

Purtroppo in Sicilia il caldo e la siccità estivi provocano spesso emergenze incendi che mettono a dura prova la fauna locale. L’assessorato all’Agricoltura, retto da Antonino Scilla, ha recentemente pubblicato una mappa con le zone nelle quali è interdetta l’attività venatoria perché si tratta di terreni bruciati. È un provvedimento utile?

Crediamo che se ne potesse fare a meno poichéi terreni colpiti da incendio e fruibili alla caccia sono di fatto preclusi all’attività venatoria. Chi si trova a caccia e vede un terreno bruciato, è consapevole di doversi allontanare dal sito privo di ogni sterpaglia o quant’altro”.

L’estate scorsa, per cercare di contrastare l’allarme incendi, è stato siglato un protocollo d’intesa fra il Governo regionale e le Associazioni venatorie per il potenziamento dell’attività di prevenzione. Si tratta di un provvedimento valido anche per il futuro?

Certamente! Le Associazioni venatorie sono state convocate dall’assessore all’Ambiente, Salvatore Cordaro, per esprimere la volontà di collaborare gratuitamente nella segnalazione di eventuali incendi sul territorio siciliano. Tutti abbiamo aderito con piacere, dando la nostra disponibilità e sottoscrivendo un protocollo d’intesa. Erano presenti quasi tutte le Associazioni venatorie operanti in Sicilia. La ritengo una collaborazione molto utilei cacciatori tengono enormemente alla salvaguardia del territorio. Per noi federcacciatori, e sono sicuro anche per le altre Associazioni venatorie, è molto bello trovarsi di fronte ad un ambiente integro e verde nel quale muoversi per poter praticare anche la nostra passioneCondanniamo pertanto ogni sorta di violenza nei confronti del nostro ambiente e, su tutti, gli incendi quando non sono provocati da eventi naturali”.

I cacciatori per la loro vicinanza al territorio sono spesso coinvolti in iniziative legate ad attività di volontariato a tutela dell’ambiente e non solo. Esistono azioni in tal senso nella vostra bella isola?

Normalmente le guardie venatorie volontarie svolgono nelle 9 province attività di controllo su tutto il territorio. Con la nostra collaborazione al protocollo d’intesa di cui parlavo precedentemente stiamo preparando delle squadre di cacciatori-volontari che avranno il compito di essere maggiormente presenti sul territorio, cercando così di dare il nostro contributo nella prevenzione degli incendi”.

Intervista di Jacopo Foti

“Caccia&Tiro”, l’omaggio alla Sicilia di Leonardo Sciascia

Il noto magazine dedicato alla caccia e al tiro sportivo, edito da Greentime, dedica un ampio servizio all’iniziativa culturale della Federcaccia

Sul numero di febbraio del noto mensile “Caccia&Tiro”, distribuito in tutt’Italia, un ampio servizio è dedicato ad una iniziativa promossa dalla consiglio regionale Federcaccia Sicilia. Tra le tante iniziative svolte nel 2021 per celebrare il centenario della nascita dello scrittore Leonardo Sciascia, la FIDC Sicilia ha voluto omaggiare la casa-museo dello scrittore, aperta al pubblico nel 2019 grazie al mecenate Pippo Di Falco, di due pannelli dedicati a Sciascia, alla sua infanzia e alla passione per la caccia.

“Abbiamo voluto ricordare Sciascia – ha dichiarato il presidente regionale Giuseppe La Russa – sottolineando questa sua passione per la caccia che ritroviamo in molte pagine dei suoi libri. Molti turisti e studenti visitano la casa dove lo scrittore ha vissuto fino alla fine degli anni Cinquanta e mancava la descrizione della sartoria che era anche, come scriveva Sciascia, una sorta di circolo di cacciatori del paese”.

Il presidente Giuseppe La Russa consegna copie della rivista a Pippo Di Falco, presidente dell’associazione “CasaSciascia”

La casa-museo si trova a Racalmuto, nell’agrigentino, paese natale di Leonardo Sciascia. Qui, tra queste mura, ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza accanto a zie e zii. I due pannelli sono stati collocati in quella che era la sartoria dello zio Salvatore Sciascia, rinomato cacciatore nel paese, e sono stati curati da Salvatore Picone, autore, assieme a Gigi Restivo, del libro Dalle parti di Leonardo Sciascia pubblicato da Zolfo editore.

Il servizio pubblicato su “Caccia&Tiro” (direttore editoriale Marco Ramanzini, direttore responsabile Valeria Bellagamba, redazione Francesca Domenichini) riporta anche alcune citazioni dell’autore del Giorno della civetta sulla passione della caccia: “Mio padre e mio zio, cacciatori e appassionati – scrisse – e i loro amici, mi facevano tirare sempre qualche colpo a bersaglio”.

Uno spazio, all’interno delle pagine, è dedicato alla “Strada degli scrittori”, l’itinerario turistico-culturale ideato dal giornalista Felice Cavallaro. E CasaSciascia è tra le tappe sciasciane più apprezzate dalle migliaia di viaggiatori alla ricerca dei luoghi del grande autore siciliano.

Il nostro omaggio a Leonardo Sciascia

Federcaccia Sicilia ricorda così lo scrittore siciliano, nel centenario della nascita, che si definiva un “buon tiratore”

Lo scrittore in una foto di Nino Catalano tratta da: “Leonardo Sciascia La memoria, il futuro” Almanacco Bompiani 1999

Leonardo Sciascia, cresciuto nella casa di zie e zii, a Racalmuto, oltre a leggere i libri che trovò nella modesta biblioteca di famiglia, trascorse momenti fondamentali per la sua formazione non solo nelle discussioni delle tre zie che raramente uscivano di casa, ma anche nella sartoria dello zio che si trovava, fino agli anni della giovinezza di Sciascia, nel pianterreno della casa di via Regina Margherita (ora via Leonardo Sciascia), recentemente aperta al pubblico grazie ad un privato, Pippo Di Falco, che l’ha acquistata e resa un piccolo museo.

Scrive Sciascia: “Mio padre e mio zio, cacciatori appassionati, e i loro amici,  mi facevano tirare sempre qualche colpo a bersaglio. Sono stato, fino a qualche anno fa, poi non ho più provato, un buin tiratore: con un fuciletto ad aria compressa, a dieci metri, colpivo la capocchia di un fiammifero…”.

Questa curiosa “posa” di Leonardo Sciascia, nella sua campagna di contrada Noce, a Racalmuto, è dell’estate del 1979. È tratta dal catalogo Bompiani dedicato a Sciascia del 1999 e curato da Matteo Collura che scrive: “Può fare impressione questa immagine dello scrittore che della non-violenza e della tolleranza fece le ragioni della sua vita di uomo e di intellettuale. Ma l’abitudine a imbracciare un fucile per lui, racalmutese, risaliva agli anni adolescenziali. Allora, nelle campagne della Sicilia era un brulicare di doppiette; nei circoli e nelle botteghe artigiane era un continuo programmare battute di caccia, un ininterrotto sfidarsi con fucili, cani e furetti”.

Sono tante le pagine dei libri di Sciascia dedicate a battute di caccia e cacciatori. Tra questi ci piace ricordare “Il giorno della civetta” e “A ciascuno il suo“.

In occasione del centenario della nascita di Leonardo Sciascia, nel 2021, FIDC Sicilia donerà alla Casa-museo Sciascia di Racalmuto due pannelli, realizzati dal giornalista Salvatore Picone, dedicati alle citazioni dello scrittore sulla caccia siciliana e nello specifico a immagini e vicende di cacciatori racalmutesi. I pannelli saranno esposti accanto a quelli realizzati dalla “Strada degli scrittori”, l’associazione culturale diretta dal giornalista Felice Cavallaro.

SEZIONE COMUNALE FEDERCACCIA RAMACCA – ASSEMBLEA DI FINE ANNO

 

SEZIONE PROVINCIALE CATANIA

Assemblea di fine anno per la Sezione Comunale di Ramacca.

 Si è svolta lo scorso Venerdì 10 Dicembre la consueta Assemblea di fine anno di Federcaccia – Sezione Comunale di Ramacca -.

L’evento, ospitato presso i locali dell’Hotel Paradiso della Zagara di Ramacca (CT), ha visto una folta partecipazione di federcacciatori e simpatizzanti che ritrovatisi in plenaria, sotto la guida del Presidente della Sezione Comunale Francesco Schilirò, hanno potuto fare il punto sulla situazione attuale in ambito venatorio e sulla gestione del territorio, nonché, sull’attività agricola e rurale nella giurisdizione di competenza. Partecipe ai lavori assembleari anche il Presidente di Federcaccia – Sezione Provinciale Catania – Nello Di Bella, accompagnato dal Vice Presidente Giuseppe Scandura e dal Direttore Responsabile delle Guardie Giuseppe Scandurra.

Ospite d’onore, per la vicinanza a Federcaccia ed al mondo venatorio, il Dottor Luigi Giuliano, Medico Veterinario, che opera nel territorio del Calatino.

Ultimati i lavori assembleari, la serata è proseguita con un momento conviviale a base di prodotti tipici locali.

Con il classico taglio della torta e la rituale foto di gruppo i partecipanti si sono congedati auspicandosi di trascorrere le imminenti festività Natalizie in modo sereno e dandosi appuntamento per le attività, che con l’avvento del nuovo anno, verranno poste in essere.

 

 

 

 

CONTINUA IL LAVORO DI STUDIO E DI RICERCA DI FEDERCACCIA SICILIA. OGGI RINGRAZIAMO ALESSANDRO TEDESCHI – AMICI DI SCOLOPAX.

Il presidente di Federcaccia Sicilia, Giuseppe La Russa, con tutto il Consiglio Regionale ha il piacere di comunicare ai cacciatori siciliani che, dopo i Progetti Coniglio Selvatico, Quaglia e Lepre Italica ha rivolto la propria attenzione alla Beccaccia.

Il Consiglio Regionale aveva deliberato l’acquisto di alcuni trasmettitori GPS-GSM da posizionare su altrettante Beccacce da catturare in Sicilia.

Ultimate in più province le operazioni di cattura e posizionamento dei dispositivi, informiamo che ieri sera si è conclusa con successo questa prima fase del Progetto Beccaccia e che complessivamente sono stati posizionati 11 trasmettitori nel territorio siciliano.

La ricerca permetterà di conoscere gli spostamenti degli individui nel periodo di svernamento e durante la migrazione e riproduzione.

Ringraziamo, pertanto, ancora una volta l’amico Alessandro Tedeschi di Amici di Scolopax per tutto quello che ha fatto in Sicilia e ci piace ricordare che lo stesso Alessandro è da 10 anni che collabora con Federcaccia su questo eccezionale Progetto.

Il nostro grazie va anche all’amico Dott. Michele Sorrenti dell’Ufficio Studi e Ricerche Nazionale di Federcaccia per tutto il lavoro e le attenzioni che rivolge alla ricerca scientifica.

Riteniamo che la ricerca sia essenziale anche per la Caccia. Nell’ultimo Consiglio Regionale abbiamo deliberato all’unanimità la creazione in Sicilia di un Centro Studi Regionale, collegato a quello Nazionale, per continuare a lavorare in tal senso anche su altre specie selvatiche.

IL TAR PALERMO CONFERMA LA LEGITTIMITA’ DEL CALENDARIO VENATORIO

                                       

IL TAR PALERMO, CONFERMA LA LEGITTIMITA’ DEL CALENDARIO VENATORIO AD ECCEZIONE DELLA TORTORA SELVATICA, PRELIEVO DELLA BECCACCIA DAL 1° AL 10 GENNAIO ED ALLA PRECLUSIONE DELL’ATTIVITA’ VENATORIA NEI TERRENI COLPITI DAGLI INCENDI.

Il Tar Palermo, Sezione II, ha emesso in data odierna l’ordinanza n.709/2021 sul  ricorso promosso dalle associazioni ambientaliste incoato innanzi al TAR Catania il 30Agosto 2021 e successivamente riassunto davanti ala TAR Palermo volto all’annullamento del calendario venatorio 202021 /22.

Le scriventi Associazioni della Cabina di Regia-Sicilia ( AnuuMigratoristi, Federazione Italiana della Caccia e U.N. Enalcaccia P.T.) si sono costituite con atto di intervento ad opponendum nel summenzionato giudizio con il patrocinio degli  Avvocati, Accursio Augello ed Accursio Gagliano così come l’Unaves, difesa dagli Avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza , i Liberi Cacciatori, ANCA ed Italcaccia, difesi dall’Avv. Alfio Barbagallo ed il Movimento Scelta Etica, difeso dagli Avvocati Giacomo Sgobba e Giuseppe Scaglione.

Co l’ordinanza in esame il Tar Palermo, Sezione II,  ha  accolto le censure delle associazioni ambientaliste limitatamente:

  • alla Tortora selvatica;
  • al prelievo della Beccaccia dal 1° al 10 Gennaio 2022
  • alla preclusione dell’attività venatoria su quei terreni colpiti in maniera diretta da eventi incendiari.

Il TAR Palermo ha pertanto confermato la legittimità del Calendario Venatorio 2020/2021

 UN GRANDE IN BOCCA AL LUPO A TUTTI I CACCIATORI SICILIANI

LA STORIA SI RIPETE

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SICILIA

Racalmuto, 22 Settembre 2021

VENI, …. VIDI, …. VICI !!!!!!!

Sembra proprio di essere ritornati ai tempi di Giulio Cesare per la rapidissima vittoria ottenuta contro Farnace, mentre oggi questa “fulminea vittoria” è servita solo al mondo ambientalista per bloccare ancora una volta il Calendario Venatorio di quest’anno suscitando rabbia e stupore tra i Cacciatori siciliani e magari cercando di metterli l’uno contro l’altro.

Ormai siamo abituati ad osservare come ogni anno si ripetono sempre le stesse cose. Il solito ritornello che parte dal parere ISPRA per arrivare al mondo ambientalista per poi chiudersi, quasi con lo stesso rituale, nelle aule di un Tribunale.

Quest’anno, con stupore, ed al contrario degli altri, il ricorso degli ambientalisti è stato presentato al TAR Catania invece che a Palermo. Nessuno riusciva a darsi una spiegazione logica del perché di questa scelta che vedeva per la prima volta, se non erriamo, presentare il ricorso al TAR Catania e per giunta in data 30 Agosto con immediata ordinanza emessa l’indomani nella serata del 31 Agosto !!!!!!!!!!

La spiegazione, molto chiara ed autorevole, è arrivata successivamente da parte del TAR Palermo con ordinanza del 16/09/2021 alla luce della quale dovremmo dire: SIAMO ALLE SOLITE ED I CONTI NON TORNANO.

Dopo quest’ultima ordinanza riteniamo che ci siano tutti i presupposti per riaprire sin da subito la caccia per il restante periodo del mese di Settembre, a giornate fisse, al Coniglio selvatico, Colombaccio, Merlo, Gazza e Ghiandaia anche perché nessuna contrarietà era stata espressa da parte dell’ISPRA nel parere dato al Calendario Venatorio siciliano.

Riteniamo, altresì, che l’Assessore possa chieder al TAR Catania, vista l’ordinanza del TAR Palermo, la revoca in autotutela dell’originaria ordinanza del

E’ normale che i cittadini Cacciatori, perché sino a prova contraria siamo anche noi dei cittadini che lavorano e che fanno parte della società civile, ognuno con il proprio ruolo, dobbiamo subire le invenzioni dell’anno sui Calendari Venatori?

Anni fa la Sicilia era la prima Regione dove la Caccia si apriva subito dopo il 15 di Agosto mentre oggi, in barba alle Leggi e seguendo furbizie, fantomatici pareri, non vincolanti, o circolari emanate da vari funzionari, ai quali la Caccia non va giù, dobbiamo subire tutto questo?

L’esercizio venatorio è un diritto per i cacciatori, riconosciuto dalla legge, e per questi motivi pretendiamo essere tutelati.

CHIESTA RIAPERTURA DELLA CACCIA MESE DI SETTEMBRE 2021

 

Palermo, 22 Settembre 2021

 

Ill.mo  Assessore Agricoltura Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea

assessore.risorseagricole@regione.sicilia.it

Spett.  Assessorato Regionale dell’Agricoltura dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea

servizio3.svilupporurale@regione.sicilia.it

 Nell’interesse di tutti i cacciatori siciliani e per conto delle Associazioni Venatorie Nazionali Riconosciute in intestazione, la scrivente Cabina di Regia- Sicilia, si rivolge alla Vs. sensibile e cortese attenzione a seguito di una inedita e grave circostanza: quest’anno, per la prima volta nella storia della caccia in Sicilia, non c’è stata l’Apertura Generale della Stagione Venatoria “la terza domenica di settembre” così come previsto dalla L. 157/92, in quanto a seguito del frettoloso D.A. 50/GAB del 10/09/2021 essa viene posticipata al prossimo 2 ottobre.

Considerato che il parere dell’ISPRA così recitava: il Merlo per il quale è accettabile il prelievo venatorio a partire dalla terza domenica di settembre, ancorché  solo da appostamento e con un carniere massimo giornaliero di 5 capi per cacciatore”;  sia le specie Colombaccio, Gazza e Ghiandaia per le quali è possibile prevedere in tutto il mese di settembre alcune giornate fisse solo nella forma dell’appostamento

Considerato, altresì, che per quanto riguarda il coniglio selvatico addirittura, a pagina 10 del provvedimento,  il Presidente del TAR di Catania riteneva che, relativamente al suggerimento ISPRA che testé recita “di limitare il prelievo del Coniglio selvatico nel mese di settembre alle giornate previste per l’anticipazione della caccia alle specie ornitiche migratrici e di escludere il prelievo nelle aree prioritarie per la conservazione di Lepre italica e Coturnice siciliana”,  in  assenza di specifica indicazione della doglianza circa il mancato rispetto del termine da ricollegare a tali specie, ivi non individuate, la censura si dimostra generica e, in quanto tale, non può essere favorevolmente deliberata. Cioè si poteva prevedere la caccia al coniglio, ancorché limitata alle giornate fisse previste per le specie ornitiche migratrici consentite nel mese di settembre.

Vista, infine l’ordinanza del TAR Palermo del 16 Settembre u.s. riteniamo opportuno chiedere, mediante predisposizione di ulteriore Decreto, la riapertura della Caccia per le restanti giornate del mese di Settembre e con le modalità sopra descritte.

Nel ringraziare anticipatamente, porgiamo cordiali saluti.

ANUUMigratoristi          Arcicaccia                   F.I.D.C.                U.N. Enalcaccia P.T.

Sebastiano Valfrè       Francesco D’Elia    Giuseppe La Russa          Giuseppe Evola

 

NUOVA SENTENZA SUL CALENDARIO VENATORIO VIGENTE DA PARTEDEL TAR CATANIA

A seguito dell’l’ultimo decreto n.01366/2021, pubblicato dal TAR Catania in data 07/09/2021, si evidenzia che la Caccia continua per le giornate dell’11 e 12 Settembre alle specie Colombaccio, da appostamento, e Coniglio selvatico in forma vagante.

Successivamente l’attività venatoria viene sospesa e riprende il 02 Ottobre 2021 seguendo ciò che ISPRA aveva espresso nel proprio parere, NON VINCOLANTE, ed accolto dal Tar Catania che di fatto sconvolge quanto stabilito dalla Legge 157/92 che prevede l’apertura generale della caccia alla terza Domenica di Settembre.

Al momento restiamo in attesa di eventuali ulteriori provvedimenti di cui Vi terremo informati.

Resta inteso che Federcaccia Sicilia ha già dato incarico ai propri legali di valutare gli interventi da poter fare nelle sedi che si riterranno opportune.

Racalmuto, 08/09/2021

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